Comune di Trieste


torna alla homepage


Futuro nido di Roiano: si prospetta
collaborazione con i privati


Mantenimento degli elevati standard qualitativi; totale controllo e gestione della governance da parte dell’Amministrazione; garanzia di servizi di alta qualità, inclusivi e rispettosi delle esigenze dei bambini, delle loro famiglie e degli operatori; ottimizzazione delle risorse investite in termini di efficacia ed efficienza; possibilità di investire eventuali nuove risorse libere per accrescere ulteriormente la qualità dell’offerta.

Sono queste le direttrici adottate dalla Giunta comunale nella seduta del 22 aprile 2024, al termine di un’attenta analisi e ponderazione delle diverse soluzioni e degli interessi in gioco sempre con al centro il benessere dei più piccoli, che caratterizzeranno la futura concessione per la gestione del nuovo nido d’infanzia di Roiano.

Si tratta di un apporto al tempo stesso innovativo e sperimentale per il Comune di Trieste, possibile grazie alle competenze dallo stesso acquisite nell’ultracentenaria gestione dell’imponente offerta di servizi educativi e scolastici che ne fa la principale agenzia educativa del territorio.

Il Comune offre infatti alla cittadinanza 18 nidi d’infanzia, 2 spazi gioco, 2 sezioni primavera, 29 scuole dell’infanzia paritarie articolate in 30 sedi, per un totale di circa 3.500 posti di accoglienza nei servizi di fascia 0-6 anni, a cui si aggiungono 13 ricreatori, 12 SIS e svariati progetti di accoglienza per la fascia 6-18 anni.

I dipendenti di ruolo del Comune sono 2.406 al 31.12.2023, di cui oltre un quarto impiegati direttamente nei servizi educativi e scolastici, cui si aggiungono i consistenti contratti a tempo determinato necessari ogni anno a copertura delle varie assenze.

Nonostante il cospicuo impegno dell’Ente in quest’ambito, permangono ancora liste di attesa nei vari servizi, soprattutto nei nidi d’infanzia. Per continuare a dare risposte positive a tale specifica richiesta, sono stati attivati rilevanti interventi per la realizzazione di nuove strutture destinate ad ampliare l’offerta di accoglienza: a Roiano sono in via di completamento i lavori per la realizzazione di un nido d’infanzia da 66 posti nel nuovo immobile immerso nell’area verde in allestimento nel cuore di questo popoloso quartiere, a cui si affiancheranno due nuovi nidi da ulteriori 66 posti ciascuno nell’ex area della ex caserma Chiarle di San Giovanni.

Il Comune di Trieste ritiene presenti le condizioni per attivare nuovi modelli di collaborazione pubblico-privato, assicurando all’utenza gli elevati standard qualitativi dei servizi già in essere, in un periodo storico in cui le diverse realtà istituzionali, sociali, economiche e culturali chiedono alle Pubbliche Amministrazioni di rafforzarsi con diversificate e nuove professionalità tecniche in grado di gestire le epocali transizioni in essere, in primis la sfida della digitalizzazione e gli interventi prioritari PNRR, per migliorare la qualità di vita in termini generali della Nazione e della propria area di riferimento, garantendo la governance pubblica delle azioni.

L’Amministrazione è determinata ad assicurare anche al nido di Roiano i medesimi elevati standard qualitativi propri della sua tradizione, prevedendo severi criteri per l’individuazione del contraente per la gestione complessiva ed unitaria del servizio e dell’immobile che lo ospita.

Il ruolo di controllo dell’Ente si ravvisa anche nella durata della concessione che sarà di 6 anni, eventualmente rinnovabile, al fine di garantire un sufficiente tempo di implementazione del servizio e di fidelizzazione delle famiglie e degli operatori.

La valutazione delle proposte si focalizzerà sulla qualità dei servizi che verranno offerti. Precise e dettagliate, infatti, sono le richieste dell’Amministrazione per l’attribuzione di specifici punteggi premiali, che si aggiungono alle indicazioni obbligatorie di attività. In questa direzione saranno specificatamente valutate le parti di offerta che declineranno:

la formazione continua degli operatori e trattamenti contrattuali accessori che assicurino nel tempo la fidelizzazione al servizio degli operatori stessi;

la continuità del servizio, attraverso metodi e strumenti di immediato ed efficace intervento in caso di possibili interruzioni delle prestazioni, con particolare riferimento all’attivazione di forme di pronta reperibilità specifiche per ciascuna tipologia di prestazione;

abbattimenti tariffari per l’utenza privata in ragione delle certificazioni ISEE in possesso delle famiglie;

motivati abbattimenti del costo del servizio previsto in sede di gara per ciascun posto nido riservato al Comune;

servizi o apporti aggiuntivi, anche duraturi (beni mobili, attrezzature, ecc.), rispetto a quelli presenti o previsti in sede di gara, con impegno a garantirli per tutta la durata della concessione, lasciando i beni acquisiti nella disponibilità del nido d’infanzia al termine della concessione stessa.

Il Comune chiede inoltre al concessionario l’assunzione di specifiche scontistiche o riduzioni di tariffe da applicare alle rette versate dalle famiglie nei casi di mancato servizio non imputabile alle famiglie stesse; la partecipazione al Coordinamento Pedagogico Territoriale e ai suoi percorsi formativi e la piena adozione delle linee di indirizzo formulate dall’Amministrazione per l’elaborazione dei progetti educativi del nido d’infanzia. Per ogni singolo anno di attività ci dovrà essere l’elaborazione di un progetto educativo in coerenza con le previsioni delle norme di settore, delle linee di indirizzo e delle indicazioni impartite dal Coordinamento Pedagogico Territoriale.

E’ prevista la messa a disposizione dell’Amministrazione del 50% dei posti (33) in modo da essere assegnati in aggiunta agli attuali posti nido comunali, mentre per il restante 50% (33 posti) il gestore dovrà garantire la libera e paritaria fruizione alla cittadinanza, con priorità per i bambini residenti nel territorio del Comune di Trieste e con tempistiche di iscrizione e di fruizione armonizzate con quelle che il Comune attiva nei confronti della propria utenza.

Per i bambini con disabilità si dovranno garantire presenza, disponibilità e fruibilità dei necessari supporti educativi.

Per continuare a dare risposta alle necessità delle famiglie è prevista l’apertura della struttura anche nei mesi estivi di luglio e agosto, con attività dedicate ai bambini di età non superiore ai 3 anni, svolte sulla base di apposito progetto e con priorità di frequenza per i bambini che hanno frequentato la struttura durante l’inverno.

Molta attenzione è riservata anche agli operatori che verranno impiegati. Per garantire il riconoscimento della professionalità, del trattamento economico e della durata dei contratti, il Comune chiede l’applicazione del vigente CCNL per le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario, assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo.

[home page] [lo staff] [meteo]