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Dino Tamburini ingegnere e architetto a Trieste. 1950 - 2005: proseguono con un convegno e una mostra le celebrazioni del centenario della nascita dell’architetto triestino


La vita e l’eredità di Dino Tamburini (1950–2005), figura visionaria dell’architettura italiana, saranno al centro di un ricco programma di eventi a Trieste nel mese di dicembre, in occasione del centesimo anniversario della sua nascita. Promosse e coordinate da IN/Arch Triveneto, le celebrazioni includono una mostra, un catalogo dedicato, un archivio digitale e un nuovo sito web per valorizzare e conservare il contributo multidisciplinare dell’architetto.

L’iniziativa è stata presentata ufficialmente oggi, sabato 30 novembre, presso il DoubleTree by Hilton di Trieste, da Lucia Krasovec Lucas, Presidente di IN/Arch Triveneto, insieme alla storica dell’architettura Diana Barillari. Durante la presentazione, è stata sottolineata l’importanza dell’opera di Tamburini non solo come architetto, ma anche come designer, artista e intellettuale che ha saputo influenzare il panorama culturale della città e oltre.

"Gli anniversari - hanno osservato i curatori - offrono l’opportunità di ricordare e, al contempo, di rileggere in chiave critica il passato. Il centenario di Tamburini rappresenta un’occasione per riflettere sul lavoro di un protagonista poliedrico dell’architettura triestina, la cui visione umana e professionale ha saputo superare brillantemente i confini della sua città natale".

L’evento celebrativo principale si terrà giovedì 5 dicembre 2024 presso la Biblioteca Statale "Stelio Crise" in Largo Papa Giovanni XXIII, 6 a Trieste. Il pomeriggio si aprirà alle ore 15.00 con il convegno “Dino Tamburini: ingegnere e architetto a Trieste 1950-2005”, che approfondirà la sua carriera e il suo impatto sul territorio. Al termine, alla presenza delle autorità, si terrà l’inaugurazione ufficiale della mostra dedicata alla sua opera.

La mostra "Nel segno di Dino", aperta al pubblico dal 5 dicembre 2024 al 3 febbraio 2025, offre una lettura critica della figura di Tamburini attraverso materiali d’archivio, fotografie, disegni e opere artistiche, frutto del suo rapporto con il mondo dell’arte. La componente comunicativa e artistica dell’esposizione è pensata per coinvolgere non solo esperti del settore, ma anche un pubblico più ampio, mostrando il processo creativo e il metodo di un progettista-artigiano della seconda metà del Novecento. 

L'esposizione sarà visitabile durante gli orari di apertura della Biblioteca Statale "Stelio Crise" dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 18.30 con ingresso libero.

La mostra sarà successivamente riproposta nei luoghi progettati da Tamburini, permettendo un dialogo diretto tra le sue opere e il territorio.

L’iniziativa segue il recente seminario “Il Teatro Verdi e Dino Tamburini: storie e metafore di una scenografia urbana”, svoltosi nell'ambito de "I Lunedì dello Schmidl" e dedicato al rapporto tra l’architetto e la ristrutturazione del Teatro Verdi, un altro esempio del suo approccio innovativo e multidisciplinare.

Il progetto “Dino Tamburini ingegnere e architetto a Trieste. 1950 - 2005" ha l’obiettivo di descrivere e valorizzare il fitto dialogo intercorso tra la città di Trieste e la complessa attività professionale e artistica di Dino Tamburini (1924-2011), di cui quest'anno ricorre il centenario dalla nascita. Ingegnere e architetto, disegnatore, editore, appassionato d’arte e di cultura, Tamburini verrà celebrato attraverso 4 principali attività: la redazione di un catalogo e l'allestimento di una mostra che rappresenteranno la sua attività progettuale e d'arte, la realizzazione di un sito web con archivio opere dedicato per la consultazione gratuita aperta e altre attività parallele per la divulgazione del suo operare, inserito in un contesto culturale prima ancora di quello architettonico, che restituisce identità alla città di Trieste e al suo importante patrimonio storico collettivo del Novecento ancora da rivalutare.

Il progetto si inserisce in una più ampia strategia di valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico di Trieste. Attraverso il catalogo, il sito web e l’archivio digitale, si punta a conservare e diffondere il lascito di Tamburini, ponendo l’accento sul dialogo tra la sua opera e il contesto culturale e storico in cui ha operato.

Il progetto è sostenuto con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione CRTrieste, Fondazioni Benefiche Casali ETS, ANCE Alto Adriatico, Generali e Famiglia Tamburini.

Partner di progetto e collaborazione: Soprintendenza archivistica del Friuli - Venezia Giulia, Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trieste, Ordine degli Ingegneri di Trieste, Società di Minerva, Associazione culturale L’Officina e Università di Trieste – smaTS – Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale.

Hanno concesso il patrocinio: Comune di Trieste, Italia Nostra, Do.Co.Mo.Mo. Italia, Associazione Nazionale Archivi Architettura Contemporanea, Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste, Associazione nazionale degli archivi di architettura contemporanea e Studio Tommaseo Trieste.

DICHIARAZIONI:

Lucia Krasovec Lucas: "Nell'intenso clima culturale del '900, Dino Tamburini ha sviluppato la sua ricerca personale che dichiara apertamente la volontà di sperimentare l'architettura in sequenze libere, le cui forme e linguaggi diventano atti compiuti, in sé, come prodotti di laboratorio quasi inconsapevoli di materie sempre nuove" .

Diana Barillari: "Il Progetto Dino Tamburini si è potuto realizzare grazie alla fondamentale disponibilità degli archivi di architettura, in primis quello dell'ingegnere/architetto conservato e reso disponibile dalla famiglia, ma anche grazie agli apporti dei fondi presso gli Archivi di Stato di Gorizia e Trieste, l'Archivio degli scrittori e della cultura regionale dell'Università di Trieste, l'Archivio generale e disegni del Comune di Trieste e altri fondi privati. Un supporto prezioso per la ricerca storica utile per il catalogo e la mostra".

INFO UTILI

Istituto Nazionale di Architetture
www.facebook.com/inarch.it 
info@gruppopiu.it 
In Arch Triveneto
www.facebook.com/inarchtriveneto 

DINO TAMBURINI (1924-2011) | CELEBRAZIONI DEL 100° ANNIVERSARIO
DINO TAMBURINI INGEGNERE E ARCHITETTO A TRIESTE 1950-2005

Biblioteca Statale Stelio Crise
Largo Papa Giovanni XXIII, 6, Trieste
Ore 15.00 Convegno
Introduce e modera:
Lucia Krasovec-Lucas, Presidente IN/Arch Triveneto
Saluti istituzionali:
Francesca Richetti, Direttore Biblioteca Statale Stelio Crise
Giuseppe Trebbi, Presidente Società di Minerva
Contributori al progetto:
Fondazione CRTrieste, Segretario Generale Paolo Santangelo
Fondazioni Benefiche Casali ETS, Presidente Francesco Slocovich
ANCE Alto Adriatico, Vicepresidente Gianluca Nave
Assicurazioni Generali, Roberta Spada
Collaborazioni e patrocini:
Luca Caburlotto, Soprintendente Archivistico del FVG
Graziella Bloccari, Presidente Ordine Architetti PPC Trieste
Giovanni Basilisco, Presidente Ordine Ingegneri Trieste
Cristina Cocever, Università di Trieste -smaTS - Archivio
degli Scrittori e della Cultura Regionale
Il 900, eredità e ispirazione, sguardi al futuro:
Andrea Margaritelli, Presidente IN/Arch
Alessandra Marin, Vice Presidente Docomomo Italia
Paola Valentini, Presidente IN/Arch Piemonte
Diana Barillari, Rossella Fabiani: Le ragioni di un catalogo
Giovanni Andrea Panizon: Una mostra "Nel segno di Dino"
Tea Tamburini, Daria Mikhaylova: Appunti di famiglia

Conclusioni e dibattito
Ore 18.00
Inaugurazione della mostra

Dino Tamburini
Dino Tamburini (1924-2011) fu un ingegnere e architetto di Trieste, noto per il suo contributo allo sviluppo dell'architettura moderna nella sua regione. Laureato in ingegneria civile nel 1949, e in architettura nel 1982, la sua carriera si sviluppò in sintonia con il Movimento Moderno, con un consistente utilizzo del cemento armato e l'esplorazione di nuove forme strutturali. Tra i primi edifici si ricordano le torri IACP in via Conti con Roberto Costa), il piano regolatore ed edifici scolastici a Grado (con Vigilio De Grassi).
Tra i suoi progetti più noti la chiesa di san Luigi Luigi (1955, segnalata al Premio Inarch1962), esempio di espressionismo strutturale, quindi l'Istituto d'arte Nordio, l'Hotel Europa a Sistiana, il complesso residenziale "Il Giardino". Nel campo del restauro si ricordano il recupero del Teatro comunale "Giuseppe Verdi" e dello storico Caffè Tommaseo.
La sua produzione architettonica equilibrava innovazione e rispetto per il contesto storico, spaziando tra edilizia residenziale, commerciale e interventi di restauro. L'archivio di Tamburini, conservato a Trieste, testimonia la sua vasta produzione, includendo progetti realizzati e non realizzati.


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