Il 21 novembre è un giorno che ogni Carabiniere, dal giorno del suo arruolamento, conosce e celebra. La data ha un valore storico, essendo la ricorrenza della battaglia di Culqualber, combattuta in Abissinia tra italiani e britannici nella quale i Carabinieri si distinsero per atti di valore tanto da ricevere l’onore delle armi e meritare la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla bandiera dell’Arma. Ha anche un valore religioso, poiché il 21 novembre 1949 Papa Pio XII con un Breve pontificio riconobbe la “Virgo Fidelis” come patrona dei Carabinieri. La scelta di Maria come patrona dei Carabinieri è profondamente simbolica e si lega al motto dell'Arma: "Nei secoli fedele". La fedeltà, infatti, è una delle virtù principali della Vergine Maria, che ha accolto con umiltà e devozione la volontà di Dio. Questa stessa fedeltà è un valore fondamentale per ogni carabiniere, chiamato a servire la Patria con dedizione e abnegazione.
Infine ha un significato sociale poiché questa è la “Giornata dell’Orfano” che rappresenta per l’Arma e per l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.) un momento di concreta vicinanza alle vedove e figli dei carabinieri caduti.
Anche i Carabinieri di Trieste hanno celebrato la giornata con una funzione religiosa officiata dal Vescovo, Monsignor Enrico Trevisi, tenutasi presso la Cattedrale di San Giusto.
All’evento hanno preso parte numerose Autorità civili e militari, a testimonianza della vicinanza e del riconoscimento dell’operato dell’Arma.
La funzione è stata preceduta dalla deposizione di una corona al cippo consacrato alla memoria dei “Carabinieri caduti in tutte le guerre” presso il Parco della Rimembranza del Parco di San Giusto, da parte del Prefetto di Trieste, S.E. Pietro Signoriello, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Gianluca Migliozzi, dell’Assessore Michele Babuder e da una rappresentanza della A.N.C. – Associazione Nazionale Carabinieri.
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