Anche l’Ateneo di Udine ha partecipato a Cop 29, la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici in rappresentanza della Rete delle università italiane per lo sviluppo sostenibile (Rus). A Baku, in Azerbaigian, sono stati presentati i principali progetti di sostenibilità degli atenei italiani. Il delegato per la sostenibilità dell’Università di Udine, Salvatore Amaduzzi, ha illustrato il Manifesto della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile, intitolato “Università per lo sviluppo sostenibile del Paese”, messo a punto nell’incontro nazionale all’Ateneo friulano nel giugno scorso.
Obiettivo del Manifesto è aumentare l’impegno accademico verso la sostenibilità promuovendo una maggiore collaborazione tra istituzioni accademiche, enti pubblici, privati e giovani per accelerare l’Agenda 2030. Il documento inoltre evidenzia il ruolo e l’influenza che può e deve svolgere la Rus nel sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle urgenze ambientali.
Il professor Amaduzzi è intervenuto all’evento organizzato dalla Rus nel Padiglione Italia dove sono stati approfonditi il ruolo delle università e dei giovani nella lotta ai cambiamenti climatici, con focus su educazione, mitigazione e adattamento. Sono state illustrate le principali azioni intraprese dal sistema accademico nazionale per contribuire a raggiungimento dell’obiettivo delle emissioni nette zero. Con particolare riguardo ai progetti attivati dagli atenei in collaborazione il sistema produttivo privato e le pubbliche amministrazioni (terza missione).
Amaduzzi ha poi illustrato alcuni fra i principali progetti di sostenibilità dell’Università di Udine: il carpooling, il portale del riuso e il processo di riqualificazione energetica delle sedi.
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