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PAROLE O_STILI SCRIVE LE PAROLE DEL FUTURO INSIEME ALL’IA: NASCE IL PRIMO MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE PER E CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Inserito da Paolo Bencich | Feb 22, 2025 | Attualità | 0 |

PAROLE O_STILI SCRIVE LE PAROLE DEL FUTURO INSIEME ALL’IA: NASCE IL PRIMO MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE PER E CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Un Manifesto per promuovere un uso consapevole e responsabile dell’Intelligenza Artificiale, scritto con il contributo dell’IA stessa. Nasce così il Primo Manifesto della Comunicazione Non Ostile per e con l’Intelligenza Artificiale, un esperimento innovativo frutto della collaborazione tra Parole O_stili, l’Università di Urbino Carlo Bo e H-FARM College, presentato oggi al Festival della Comunicazione Non Ostile a Trieste di fronte a una platea di oltre 1000 persone il 65% delle quali proveniente da altre parti di Italia (con il 40% di under 30).

Dopo il successo del Manifesto della Comunicazione Non Ostile, che dal 2017 promuove un uso consapevole e rispettoso delle parole in rete, i suoi 10 principi sono stati declinati “al futuro” con l’obiettivo di favorire un’interazione etica con l’Intelligenza Artificiale, evitando distorsioni, bias e usi impropri della tecnologia. Sotto la guida degli esperti di Parole O_stili e del Professor Giovanni Boccia Artieri – sociologo dell’Università di Urbino Carlo Bo – gli studenti di H-FARM hanno lavorato alla stesura del decalogo in un processo di co-creazione con l’Intelligenza Artificiale, riconosciuta non solo come strumento ma anche con come interlocutore con cui stabilire un dialogo costruttivo e rispettoso.

“Una delle sfide più rilevanti che ci attende è quella di imparare a comunicare con l’intelligenza artificiale. La moltiplicazione di oggetti intelligenti nella nostra vita quotidiana – nel lavoro, nell’apprendimento, nell’intrattenimento – richiederà sempre più consapevolezza etica su come relazionarci con e attraverso l’IA” ha dichiarato Giovanni Boccia Artieri, sociologo dell’Università di Urbino Carlo Bo. “Il Manifesto serve a questo, come bussola per orientarci. È frutto del lavoro che le e gli studenti di H-Farm hanno fatto dialogando con diverse IA generative, rielaborando e discutendo i testi, per poi arrivare al Manifesto di Parole O_stili “per” e “con” l’AI, appunto. Adesso sta a noi farlo diventare uno strumento utile a guidarci nel mondo della comunicazione”.

“Le mie parole modellano l’IA, le sue risposte possono influenzare il mio pensiero”, “Non mi affido totalmente alle risposte dell’IA. Esercito il pensiero critico: chiedo, verifico, confronto”. E ancora, “L’IA può creare testi e immagini convincenti, ma non sempre veri. Prima di condividerli, verifico che non contribuiscano alla disinformazione”, recitano alcuni dei principi che puntano a guidare e orientare le interazioni con uno strumento che è ormai sempre più parte integrante della quotidianità. Il Manifesto verrà usato all’interno delle scuole, mentre già diverse aziende hanno espresso l’interesse di attivare percorsi interni di formazione per i collaboratori e le collaboratrici.

Futuro e parole sono stati il filo rosso anche della prima giornata del Festival che ha coinvolto oltre 200 ragazzi e ragazze provenienti dalle scuole di tutta Italia e altrettanti tra docenti, manager aziendali e referenti delle Istituzioni. Insieme hanno dato vita a un processo di creazione collettiva della “parola del futuro”, un neologismo per orientare le relazioni, il modo di vivere in Rete e, ovviamente, il linguaggio del domani, creato insieme proprio a quella generazione, la Gen Z, che sarà chiamata ad abitare il prossimo futuro. Il termine creato e scelto come “parola del futuro” è Netily, una parola che mette insieme “rete” e “famiglia”: “La famiglia che ti scegli, fatta di amici, colleghi e vicini di casa: quella rete di supporto che si crea oltre la famiglia biologica”.

“Un segnale importante – spiega Rosy Russo, founder e presidente di Parole O_Stili – del bisogno dei ragazzi di ritrovare una dimensione familiare. Anche se iperconnessi, i GenZers vivono una solitudine forse più forte di quella sperimentata dalle generazioni precedenti, e un senso di abbandono e spaesamento dentro e fuori la rete. Anche per questo è importante continuare a dare vita a momenti di incontro, confronto per ridare forza a una rete di affetto che non sia solo virtuale, ma reale, concreta e vicina alle persone.”

Tanti i temi che hanno animato il palco di questa settima edizione: dal dialogo intergenerazionale alla salute mentale, dalla pornografia e social, fino appunto all’etica applicata all’Intelligenza Artificiale. Tra gli ospiti: Mara Maionchi, in collegamento; Giovanni Boccia Artieri, professore ordinario di Sociologia dei media digitali e Internet Studies all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, sociologo e saggista; Cecilia Cantarano, content creator da 1,2 milioni di follower su Instagram e 3,5 milioni su Tik Tok; Licia Fertz, influencer 93enne di “Buongiorno nonna”, triestina doc tra le 100 donne più influenti del mondo nel 2023 per la BBC; Aurora Leone dei The Jackal insieme all’avvocata attivista Cathy La Torre; Jody Cecchetto,; Giulia Lizzoli, Head of Music Operations SEU di TikTok; Gabriela Mandiuc, Music & Tech Consultant; gli Zero Assoluto.

E ancora Don Alberto Ravagnani, il sacerdote star dei social; Elisabetta Zurovac, ricercatrice e docente all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo; Stefano Arduini, direttore di Vita magazine e Vita.it; Giulia Milani della Fondazione Fratelli tutti; Pier Luigi Dal Pino, Senior Regional Director Government Affairs Western Europe di Microsoft; Chiara Maiuri, psicoterapeuta; Chiara Bidoli, direttrice delle testate area infanzia del gruppo Rcs MediaGroup; Mariangela Pira di Sky TG 24; Francesco Cancellato, direttore di Fanpage; David Puente, Vice direttore di Open; Bianca Arrighini, co-fondatrice e CEO di Factanza Media; Stefania Crema, avvocata esperta di relazioni familiari e minori; Giulio Pasqui, founder di Webboh; lo scrittore e content creator Riccardo Pedicone. Enrico Marchetto, founder di Noiza; Benedetta Balestri, founder di One Shot Agency; Edoardo Scotti, social media manager di @loziogerry; Francesca Nonino, l’influencer della grappa; Norma Cerletti aka “Norma’s teaching; Benedetta Bitozzi, Associate Director Communication, Advocacy, Policy di Eli Lilly Italia; Aurora Caporossi, founder di Animenta; Edoardo Mocini, medico dietologo specialista in alimentazione; Iris Zani, presidente dell’associazione “Amici obesi”. Insieme a loro anche Bruno Mastroianni, filosofo e autore de “La disputa felice. Litigando si impara”, Carlotta Valitutti, vice direttrice di Voicebookradio e Vincenza Gargiulo, head of social media, digital content & engagement di Eni, Laura Di Raimondo, direttore generale di Asstel, Sara Gentili, Responsabile Formazione e Sviluppo Risorse Umane Crédit Agricole Italia, il manager Walter Ruffinoni e Fabiana Andreani, esperta di orientamento al lavoro e Vera Gheno, linguista e attivista.

Il Festival della Comunicazione non ostile è organizzato da Spaziouau.

Main sponsor sono Gruppo Crédit Agricole in Italia, Eni.

Tra gli altri partner attori di un cambiamento sociale, attraverso eventi di divulgazione come il Festival ci sono: Sky Italia, Lilly, Asstel, Sorgenia, One Shot Agency, Istituto Giuseppe Toniolo, SEC Newgate.

Con il contributo di Fondazione CRTrieste.

Partner dell’evento anche: Calligaris, Pigna, Bazzara, S. Bernardo, Starhotels, Trieste Trasporti, Arriva, CX.

Media partner Rai Radio 1, Rai Friuli Venezia Giulia.

La partecipazione al Festival è gratuita e aperta al pubblico. Per iscriversi e avere maggiori informazioni sul programma https://paroleostili.it/settima-edizione-2025/

Parole O_Stili

Parole O_Stili, l’associazione Parole O_Stili è nata a Trieste nell’agosto 2016 con l’obiettivo di responsabilizzare e educare gli utenti della Rete a scegliere forme di comunicazione non ostile. Promuove i valori espressi nel Manifesto della comunicazione non ostile e si rivolge a tutti i cittadini consapevoli del fatto che «virtuale è reale» e che l’ostilità in Rete ha conseguenze concrete, gravi e permanenti nella vita delle persone. Parole O_Stili lavora con le scuole, le università, le imprese, le associazioni e le istituzioni nazionali e territoriali per diffondere le pratiche virtuose della comunicazione in Rete, e per promuovere una consapevolezza diffusa delle responsabilità individuali.

Per maggiori informazioni su Parole O_Stili è possibile visitare il sito web: https://paroleostili.it/

Seguici su LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/parole-o_stili/
Seguici su Instagram: https://www.instagram.com/paroleostili/
Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/paroleostili

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