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AL ROSSETTI DI TRIESTE IL TEATRO DANZA DI LUCIANO PADOVANI ESPLORA L’OTELLO DI SHAKESPEARE ATTRAVERSO LE STESSE EMOZIONI E SENTIMENTI CHE IL TANGO OFFRE NEL SUO “OTHELLO TANGO”

Inserito da Paolo Bencich | Apr 19, 2025 | Spettacoli ed Eventi | 0 |

AL ROSSETTI DI TRIESTE IL TEATRO DANZA DI LUCIANO PADOVANI ESPLORA L’OTELLO DI SHAKESPEARE ATTRAVERSO LE STESSE EMOZIONI E SENTIMENTI CHE IL TANGO OFFRE NEL SUO “OTHELLO TANGO”

foto tratte dal sito del Teatro Rossetti: https://www.ilrossetti.it/it/

Abbiamo già potuto ammirare le coreografie e il giusto inquadramento drammatico in “Stella” di Padovani, e ci siamo ritrovati ancora ad ammirare la giusta visione del coreografo e regista per un “Othello” diverso, ma centralmente stabile nella drammaturgia dei sentimenti che lo contraddistinguono: la gelosia, il rancore, l’odio – amore del dramma di Shakespeare con le indiscutibili sensazioni che offre il Tango (argentino); le sue musiche racchiudono proprio anche queste emozioni e sentimenti.

Facciamo una piccola parentesi: fino al 1992 non consideravamo il Tango come una musica con qualcosa di speciale, forse sempre accostatici distrattamente, ma quando abbiamo visto la pellicola “Scent of a Woman” di Martin Brest con Al Pacino, siamo rimasti folgorati da “Tango Por Una Cabeza” di Carlos Gardel: per noi non sarebbero servite nemmeno le scene del film, per quanto questo Tango racchiude in sè nostalgia, melanconia, ripresa da gioia, scoramento cantilenante seguito da passionalità gioiosa e consapevole: lo scorrere di tutta la vita di un essere umano in un solo ballo. Da quel momento ci siamo ripromessi di poter ballare almeno una volta questo Tango, ma non è ancora arrivato questo momento ed allora ci siamo dedicati ad Astor Piazzolla, Carlos Gardel, Angel Villoldo, Mariano Mores, e da tanghi come “El Choclo” allegro e forse il più conoscito da tutti ad “Adios Nonino” di Piazzolla che, con una introduzione quasi jazzistica lo rende un capolavoro: almeno ascoltarli ha lenito un po’ il dispiacere di non saperlo ballare, il Tango.

Mentre questi meravigliosi ballerini di stasera, in scena alla “Sala delle Generali” del “Il Rossetti”, altroché se lo san ballare e reinterpretare tra le varie coreografie d’ottima fattura e bellezza create da Padovani e lo fanno in scene, quadri di danza misti con contrappunti danzanti nello stesso tango e di movimenti danzati moderni, rendendo questo “Othello” un capolavoro a sè stante di musica, di sentimenti reali che riesce a trasmettere questo lavoro di Padovani: un esempio efficace di quanto si possa reinterpretare la danza e porla al “servizio” di classici della letteratura; così facendo si offre allo spettatore nuove successioni di piani di comprensione in questo caso dell’Othello.

Grazie anche alle scenografie di Mauro Zocchetta e Gloria Gandini, i dodici danzatori italiani e argentini hanno potuto offrire il meglio della loro presenza scenica e la loro forza espressiva nel confrontarsi con i protagonisti shakespeariani, cosa molto ben riuscita anche per delle luci ottimamente “orchestrate” da Thomas Heuger che ha dato nel finale il giusto contributo a sottolineare la danza teatrale fatta anche di movimenti violenti e dando risalto al gesto finale di Othello.

Un “Othello Tango” da gustare e da sottolineare sia per l’intuizione geniale di Luciano Padovani che per la espressiva bravura dei ballerini in scena, come Roberta Piazza e Andrea Rizzo, già apprezzati in “Stella” alla “Sala Bartoli” de “Il Rossetti”.

“OTHELLO TANGO”

Ideazione, coreografie e regia Luciano Padovani

Assistente coreografa Jessica D’ Angelo Danzano

Ballerini: Roberto Angelica, Loredana De Brasi, Jessica D’Angelo, Samuele Fragiacomo, Elisa Mucchi, Giuseppe Morello, Roberta Piazza, Ayelen Sanchez, Walter Suquia, Andrea Rizzo

Scene Mauro Zocchetta e Gloria Gandini

Luci Thomas Heuger

Costumi Chiara Defant

Una produzione

Compagnia Naturalis Labor

Coproduzione Festival Estate Teatrale Veronese

Con la collaborazione Centro Servizi Culturali S. Chiara / Camerata Musicale Barese e il sostegno

di Mic / Regione Veneto / Comune di Vicenza

Compagnia Naturalis Labor

Creata nel 1988 da Luciano Padovani e Francesca Mosele, con lo spettacolo Taigà

(1989) vince il primo premio al Concorso Internazionale di Coreografia Città di Cagliari. La sede organizzativa e operativa della compagnia è a Vicenza (Italia). Svolge un continuativo lavoro di ricerca sulla danza contemporanea, sul Tango e sui nuovi linguaggi della danza. Progetta e realizza spettacoli ed eventi unici avvalendosi di collaborazioni con realtà nazionali quali Teatro Olimpico di Vicenza, Festival Oriente Occidente, Operaestate Festival, AbanoDanza, Pergine Spettacolo Aperto, Festival d’Autunno, Segni Barocchi, Concerti in Villa, Festival Lunatica, MilanoOltre. Realizza tournèe in Italia e in Europa. È riconosciuta e sostenuta dal Ministero della Cultura (dal 1997), dalla Regione Veneto, Provincia di Vicenza e Comune di Vicenza.

Promuove rassegne e festival tra questi il festival Visioni di Danza.

www.naturalislabor.it

Biglietti sono ancora disponibili presso i punti vendita e nei circuiti

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Paolo Bencich

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