Il Museo delle Farfalle, Falene e Forme Alatecresce e si apre al mondoarricchito nel tempo da importanti donazioni di privati e collezionisti. Conservati decine di migliaia di esemplariappartenenti in particolare agli ordini dei lepidotteri e dei coleotteri, provenienti da tutto il mondo.

Sabato 10 maggio sarà inaugurata ufficialmente la nuova sede del Museo Entomologico MUFFFA allinterno della Casa delle Farfalle di Bordano. L’evento segna un momento fondamentale per l’istituzione scientifica, punto di riferimento unico in Friuli Venezia Giulia per la conservazione, lo studio e la divulgazione del mondo degli insetti, in particolare farfalle e falene.

Il nuovo allestimento è il frutto di un lungo lavoro reso possibile dalla sinergia tra amministratori locali, Regione Fvg e istituzioni museali italiane, tra cui il Museo di Storia Naturale di Venezia, che ha donato al MUFFFA armadi entomologici professionali, migliorando la conservazione e l’accessibilità delle collezioni.

A impreziosire l’inaugurazione sarà la presenza del professor Alessandro Minelli, entomologo e zoologo di fama internazionale dell’Università di Padova, tra i massimi esperti in museologia scientifica. Accanto a lui, interverranno docenti e ricercatori delle università di Padova, Trieste, Udine e conservatori dei musei di Venezia, Trieste e Pordenone.

Nato nel 2020, il MUFFFA (Museo delle Farfalle, Falene e Forme Alate) custodisce oggi decine di migliaia di esemplariappartenenti in particolare agli ordini dei lepidotteri e dei coleotteri, provenienti da tutto il mondo. Il nucleo principale della collezione è costituito dall’importante collezione di farfalle tropicali, frutto dell’instancabile lavoro del direttore, l’entomologo Francesco Barbieri, arricchito nel tempo da importanti donazioni di privati e collezionisti, come le raccolte Bruno Infanti, Benedetto Giandolfo, Flavio Sassi e Andrea Marsiaj. “Queste donazioni rappresentano un patrimonio non solo per il loro valore scientifico naturalistico – afferma il presidente della cooperativa Farfalle nella testa, che gestisce la struttura di Bordano, Stefano Dal Secco -, ma anche per quello storico e culturale, testimoniando una passione diffusa e spesso silenziosa per il mondo degli insetti. Le collezioni sono un patrimonio unico a livello regionale, sia per la quantità di reperti, per il loro eccellente stato di conservazione, sia per la loro varietà geografica e tassonomica”.

Oltre alla conservazione scientifica, il museo si distingue per l’attenzione alla divulgazione. Le sue quattro sezioni espositive – che accolgono ogni anno quasi 50mila visitatori – raccontano dai cicli vitali delle farfalle tropicali “4 vite, 1000 storie”, alle sorprendenti strategie di sopravvivenza delle “Farfalle del Friuli Venezia Giulia”, passando per la meraviglia estetica di “Gioielli a sei zampe” e la riflessione sul ruolo dei musei in “MUFFFA: storia naturale di un museo”, ogni percorso offre un’immersione nel mondo degli insetti, coniugando rigore scientifico e suggestione narrativa.

“Il MUFFFA -conclude Dal Secco- non è solo un archivio naturale, ma anche un ponte tra scienza e società. Un luogo dove la memoria dei collezionisti diventa sapere condiviso, e dove lavorando insieme, musei, università e appassionati possono rendere la conoscenza della natura un bene comune”.

L’elenco completo e tutti i dettagli sulla visita alla Casa delle farfalle e dintorni è disponibile sul sito www.bordanofarfalle.it. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero: 344 2345406. Per approfondimenti: Stefano Dal Secco, presidente cooperativa Farfalle nella testa, scrivendo a [email protected] o chiamando il numero 346 5804750.