Mentre i conflitti in corso distruggono i principi fondativi del diritto internazionale umanitario, viviamo un salto d’epoca che mette a dura prova la nostra possibilità di comprendere il nuovo disordine del mondo. Si configurano per il futuro scenari inattesi e sorprendenti, dubitando persino che la scienza politica “occidentale” ancora possa aiutarci a comprendere la direzione della storia. A partire da questa analisi domani, venerdì 9 maggio, a Udine il festival vicino/lontano propone l’incontro (ore 21, Chiesa di San Francesco) “Venti di guerra. Il tempo dell’inaudito”, in collaborazione con Fondazione Diritti Umani. Si confronteranno la giornalista Francesca Mannocchi, a lungo inviata in Ucraina e altri fronti di guerra, la scrittrice Helena Janeczek, Alberto Bradanini già ambasciatore a Teheran e Pechino, oggi Presidente del Centro Studi sulla Cina contemporanea e il docente di filosofia politica e storia delle dottrine politiche Pier Paolo Portinaro, che al festival presenterà in anteprima il nuovo saggio, “La metamorfosi degli imperi”, in uscita per Solferino il prossimo giugno. Conduce la conversazione la giornalista Anna Maria Giordano.
Domani a vicino/lontano si parlerà anche di economia con la lezione di Carlo Cottarelli (ore 21 Teatro Nuovo), in occasione della conclusione della IV edizione dell’Executive Master of Business Administration organizzato dall’Università di Udine; spazio poi a un tema di stretta attualità, quello delle “Materie prime. Tra speculazione, geopolitica e crisi ambientale”, incontro in cui interverrà l’economista e accademico INSEEC Parigi Alessandro Giraudo, docente di Geopolitica delle materie prime e autore di saggi che raccontano l’evoluzione del ruolo strategico dei metalli e le conseguenze geopolitiche della loro scarsità. Con lui converseranno, coordinati dall’economista Antonio Massarutto, l’ingegnere minerario Giovanni Brussato e Laura Cutaia, ingegnera ambientale e ricercatrice all’Enea (ore 19 Torre di Santa Maria). Si parlerà anche di come nascono “I demoni della mente”, o meglio i complottismi in un’epoca di mala informazione, in un dialogo tra Mattia Ferrarese, caporedattore del Domani, la giornalista dell’Agi Marta Allevato e lo storico Tommaso Piffer (ore 18 Palazzo Antonini-Stringher), un appuntamento in collaborazione con Friuli Storia. Spazio poi al tema della “Giustizia riparativa in Italia” con i due coautori del saggio recentissimo “Oltre la vendetta” (Laterza), a firma del giornalista Edoardo Vigna, caporedattore di Pianeta 2030 / Corriere della Sera e del magistrato Marcello Bortolato,presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze, nel dialogo, patrocinato dall’Ordine degli Avvocati della Provincia di Udine e condotto dalla giornalista Luana De Francisco (ore 19.30 Loggia del Lionello).
È dedicato alla missione “impossibile” che doveva salvare i prigionieri italiani della Prima Guerra mondiale in Russia, quella del maggiore dei carabinieri Cosma Manera nel corso della Grande Guerra e della rivoluzione bolscevica (1916/1920) l’incontro che domani alle 21 in Loggia del Lionello vedrà protagonistail giornalista Andrea Pamparana, autore di un libro che ricostruisce questa vicenda. Cosma riuscì a riportare a casa migliaia di soldati trentini, triestini e giuliani mandati a combattere dall’impero asburgico e finiti prigionieri dei russi, il dialogo sarà condotto dal giornalista Toni Capuozzo.
La giornata di vicino/lontano domani si apre alle 8.30 al Teatro nuovo Giovanni da Udine con l’evento conclusivo della XVIII edizione del progetto “Il piacere della legalità? Mondi a confronto”, che offre i risultati del progetto formativo scolastico dedicato quest’anno a Eddie Walter Max Cosina, agente di scorta del giudice Borsellino ucciso nella strage di via D’Amelio. Un itinerario di approfondimento che ha coinvolto quest’anno 14 istituti superiori di Udine, San Daniele, Gemona e Tomezzo. E in serata, alle 20.30 al Palamostre, la Stagione teatrale firmata dal Css Teatro Stabile d’Innovazione propone, insieme al festival, “L’abisso”, di e con il narratore siciliano Davide Enia: per individuare lo “scarto” della storia negli accadimenti di Lampedusa e nelle acque di un Mediterraneo che ingoia migranti e coscienze, ponte tra il mondo che conoscevamo e quello di domani.
LE PROIEZIONI DEL FESTIVAL
Proseguono le proiezioni del ciclo “Borderless” curato da Gioia Meloni: domani alle 20.30 nella Chiesa di San Francesco verrà proposto il documentario di Marco Virgilio e Ivo Pecile “Fauna senza confini”, dedicato agli ambienti naturali tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia. A vicino/lontano arriva in prima nazionale il nuovo lavoro di Massimo Garlatti-Costa “Lingua Mater” (ore 17.30 Chiesa di San Francesco) che esplora i sentimenti linguistici delle persone e la lotta delle comunità per la sopravvivenza delle lingue minoritarie. Infine, alle 18 al Visionario, viene proiettato “Kobane” di Oziem Yasar, storia di guerra, paura, resistenza e tradimento ambientato nella città di curda-siriana di Kobane martoriata dall’Isis. Interviene il geografo e attivista Federico Venturini.