Prestigiosa anteprima nazionale domani a Scienza e Virgola, il Festival promosso dal Laboratorio Interdisciplinare della SISSA con la direzione artistica dello scrittore Paolo Giordano, per la cura scientifica di Nico PitrelliAlle 21 al Teatro Miela si presenta per la prima volta il nuovo saggio dello psicoanalista Massimo Recalcati, Uno diviso due, uscito questi giorni per Feltrinelli. Le dinamiche complesse dei rapporti fraterni sono al centro dell’analisi dell’autore che esplora quanto questi legami influenzino profondamente l’identità individuale e il percorso di vita. Recalcati, nel corso di un intenso intervento “one man show” dal palcoscenico del Teatro Miela, affronterà temi come la rivalità fraterna, il senso di protezione, il complesso di Edipo inverso e la trascendenza del legame fraterno oltre la famiglia d’origine. Attraverso esempi letterari e clinici, mostrerà come questi legami possano generare sofferenza ma anche dono e sacrificio reciproco.

Stimolante, avvincente e strettamente legato all’attualità del nostro tempo sarà anche il panel in programma domani alle 17.30 al Teatro Miela, focalizzato sul documentario di Riccardo Cremona e Matteo Keffer Come se non ci fosse un domani, prodotto da Ottavia Virzì e Marco Belardi, dedicato agli attivisti di Ultima Generazione. Un film generoso di racconti ‘dietro le quinte’ e di squarci della vita privata di chi protesta, blocca strade, imbratta opere e colora fontane. Ma chi sono davvero gli attivisti di Ultima Generazione, che si rifiutano di restare a guardare mentre il pianeta crolla? Paolo Giordano, che ha collaborato alla scrittura del film, ne parlerà a Trieste con il regista Matteo Keffer e con il filosofo Paolo Pecere, docente all’Università Roma Tre, autore di pubblicazioni dedicate a natura, coscienza e trasformazione. Seguirà la proiezione del documentario, fra disobbedienza civile non violenta e interventi diretti nelle emergenze ambientali.

Di ricerca intorno all’uomo e alle sue origini tratta un altro saggio uscito nel 2025, L’enigma Denisova (Bollati Boringhieri), firmato con François Savatier dalla paleoantropologa Silvana Condemi, direttrice di ricerca al CNRS del l’Università di Aix-Marseille. L’autrice lo presenterà alle 17 al Caffè San Marco, in dialogo con Rudy Bressa, indagando una storia umana che aggiunge un tassello importante alla consapevolezza delle nostre origini. Nel dicembre 2010, infatti, un DNA umano sconosciuto veniva ritrovato in una grotta siberiana, in località Denisova: una falange sicuramente umana denotava materiale genetico che non apparteneva all’Homo sapiens e nemmeno all’Homo neanderthalensis. Quindi 50.000 anni fa Sapiens, in una vasta area geografica che va dall’altopiano dell’Altai alle Filippine, ha incontrato Neanderthal ma anche un altro umano, il Denisova appunto, una specie definita per la prima volta dai suoi geni e non dai suoi fossili.

Di una cura che ancora non c’è racconterà domani, alle 18 alla Libreria Lovat in dialogo con Giulia Basso, la giornalista scientifica Agnese Codignola, autrice di Alzheimer S.p.A. (Bollati Boringhieri). In Italia 600.000 persone soffrono di Alzheimer, uno ogni cento abitanti. Ma come è possibile che dopo decenni di studi ancora non abbiamo un farmaco efficace, nonostante le cifre astronomiche spese nella ricerca biomedica e il coinvolgimento dei colossi di Big Pharma? Agnese Codignola unisce i puntini in maniera chiara e racconta questa vicenda, una delle peggiori della scienza biomedica e dell’industria farmaceutica degli ultimi anni. Agnese Codignola sarà protagonista anche dell’evento in programma domani alle 15 al Museo LETS Letteratura Trieste, Scrivere di scienza. Scienziati o scrittori? con Michele Bellone e Roberto Trotta, modera Luigi Civalleri. Un’illustre tradizione di scienziati si è cimentata nella produzione di saggi destinati a un pubblico di non specialisti, e a lungo si è pensato che questa fosse l’unica via possibile per raggiungere una platea più vasta. A partire dagli anni Novanta, però, si è affermata la nuova categoria degli science writers, che scrivono di scienza senza essere attivi nella ricerca – una trasformazione che riflette un ripensamento dell’idea stessa di “divulgazione”. In questo incontro ascoltiamo le voci di chi ha lasciato la ricerca e ora scrive per mestiere e di chi invece scrive continuando a praticare scienza, il tutto raffrontato all’esperienza di chi, nel mondo editoriale, decide chi e cosa pubblicare.

Alla volta celeste, ma dal punto di vista dell’analisi geopolitica, è dedicato il libro del divulgatore Emilio Cozzi Geopolitica dello spazio (Il Saggiatore) che si presenta domani alle 17 alla Libreria Lovat: l’autore converserà con Luca Balestrieri, autore di Tecnologie dell’Impero (Luiss)nel dialogo condotto da Francesca Iannelli: la tecnologia, fulcro del potere globale, si spinge oggi nello spazio, dove gli imprenditori più ambiziosi concentrano attenzioni ed enormi investimenti. Di una Matematica fuori dalle regole, domani alle 17 alla Libreria Ubik, ci parlerà invece Daniele Gouthier, matematico e scrittore, direttore editoriale di Scienza Express: il suo libro, edito Feltrinelli, offre a ragazzi, ma anche a insegnanti e genitori, le ragioni per appassionare fuori dal labirinto angusto delle regole e delle procedure, svelando il senso profondo della matematica e le sue infinite potenzialità e applicazioni.

Ultimo appuntamento di Scienza e Virgola on stage, domani al Teatro Miela alle 15: è lo spettacolo ICGEB “Al confine tra pelle e cuore”. In scena la scrittrice e poetessa Alessandra Cotoloni, la scrittrice e sceneggiatrice Sarita Massai, Domenico Prattichizzo, docente di robotica, e Serena Zacchigna, ricercatrice e medica all’ICGEB di Trieste. Partendo dall’evidenza che raramente il cuore sviluppa tumori, i protagonisti raccontano come è possibile sviluppare una nuova terapia antitumorale attraverso robot indossabili capaci di mimare il battito cardiaco. Sul palco ripercorrono le esperienze vissute in questa avventura, miscelando passione e competenza scientifica attraverso parole, gesti e musica. Lo spettacolo è realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per GO!2025.

L’Antico Caffè e Libreria San Marco si conferma ancora una volta crocevia di arte, esperienze sensoriali e scienza con una serie di incontri imperdibili nell’ambito di Scienza e Virgola 2025. Domani alle 19 la serata si tinge di suggestioni sensoriali con “Il cervello in un calice”, un percorso affascinante tra neuroscienza e degustazione. Ugo Faraguna, neuroscienziato e docente all’Università di Pisa, dialogherà con Eugenia Fenzi, sommelier e direttrice del Caffè San Marco, per esplorare il profondo legame tra mente e vino. Perché certi profumi ci riportano a ricordi lontani? Come interagiscono gusto, memoria ed emozioni in un singolo sorso? Una degustazione guidata offrirà ai partecipanti l’opportunità di mettere alla prova i propri sensi e comprendere, attraverso una prospettiva scientifica, il modo in cui il cervello interpreta e valorizza l’esperienza del vino. Info e prenotazioni: [email protected] – 040 2035357

Scienza e Virgola 2025 è organizzato grazie al contributo di Regione Autonoma Friuli VeneziaGiulia, Fondazione CRTrieste, Fondazioni Casali, Fondazione Pezcoller, Fondazione Pietro Pittini e con il sostegno di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, Fondazione Telethon, Festival vicino/lontano, Maker Faire Trieste, Trieste Science+Plus Fiction Festival, ICTP – Centro Internazionale di Fisica Teorica, Comune di Trieste, Comune di Pordenone e Comune di Precenicco.

Sono main partner del festival la Cooperativa Teatro Miela/Bonawentura di Trieste, l’Associazione Casa del Cinema di Trieste, l’Antico Caffè e Libreria San Marco, il Triestebookfest. Partner del festival sono anche il Festival dell’acqua di Staranzano, il Collegio del Mondo Unito – UWC Adriatic, Sonic Pro Aps, Trieste Next.

Nava Press e Distillerie Artigianali Nonino sono partner tecnici dell’iniziativa.

Media partner RAI Friuli Venezia Giulia, RAI Radio3 Scienza e Gruppo nord/est multimedia.