È dedicato a un’artista e docente che ha contribuito a scrivere la storia del Conservatorio Tartini di Trieste il prossimo appuntamento dei Concerti del Conservatorio, in scena domani martedì 13 maggio, alle 20.30: “Per Silvia” titola la serata in memoria di Silvia Tarabocchia, mancata nel giugno 2022, e in scena il pubblico troverà un talento emergente del pianoforte, il giovane musicista macedone Martin Rizov, vincitore della II edizione del Concorso con Borsa di studio indetto per ricordare Silvia Tarabocchia. Musiche di Ludwig van Beethoven, con la Sonata op. 109, e Maurice Ravel di cui sarà proposto il capolavoro Miroirs.
Promosso dall’Associazione Musica per Silvia, il Concorso pianistico per l’assegnazione di una borsa di studio a favore dei giovani e talentuosi pianisti è nato per ricordare una figura presente e attiva per più di quarant’anni presso il Conservatorio Tartini: di Silvia Tarabocchia resta vivissima memoria fra chi tuttora opera al Tartini. La Giuria è presieduta da Reana De Luca e composta da Lorenzo Barzellato, figlio di Silvia Tarabocchia, in rappresentanza della famiglia, e da Lorenzo Baldini, Alessandro Paparo e Irene Russo. Il concerto della serata di dpmani rientra nel cartellone musicale a cura del Direttore del Conservatorio Sandro Torlontano, con il delegato della Produzione artistica Luca Trabucco. I Concerti del Conservatorio sono come sempre a ingresso libero con prenotazione, info e dettagli www.conts.it tel. 040 6724911.
Nato a Valandovo, in Macedonia, Rizov ha iniziato la sua formazione musicale in giovanissima età sotto la guida del padre, flautista. Formatosi al Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste sotto la guida della professoressa Teresa Trevisan, dove si è laureato con il massimo dei voti nel 2022. Rizov ha già all’attivo una brillante carriera concertistica internazionale: si è esibito con la Filarmonica Macedone a Skopje e con l’orchestra DMUC “Sergej Mihajlov” a Shtip, tenendo inoltre numerosi concerti in Italia, Slovenia e Portogallo. Nel 2022 ha vinto il Primo Premio Assoluto al Concorso Internazionale “Ugo Amendola”, seguito nel 2023 da analoghi riconoscimenti al Concorso Internazionale “Città di Cervignano” e al Concorso Musicale Nazionale “Città di Belluno”. Ha inoltre ricevuto il prestigioso premio “Mani d’oro con menzione speciale della giuria” al “Concorso pianistico internazionale Carles & Sofia”. Il suo percorso artistico, sostenuto dalla Fondazione Kathleen Foreman Casali e dalla Williamson Foundation for Music, si è arricchito attraverso masterclass con pianisti di fama internazionale come Roberto Cominati, Maria Grazia Bellocchio e Daniel Rivera. Il 2025 vedrà anche l’uscita del suo CD di debutto dedicato a Ravel per l’etichetta KNS Classical.
Un’amica di Silvia Tarabocchia, la pianista Neva Merlak, così racconta della storica pianista e docente del Tartini: «ho conosciuto Silvia nel 1961, quando entrambe sostenemmo l’Esame di Ammissione al Conservatorio Tartini. Venimmo collocate in classi diverse: Silvia nella Classe della Prof.ssa Pozzetto, con la quale aveva già iniziato il percorso pianistico. Ricordo che la sua anziana Maestra definiva il modo di suonare di Silvia cosi Chopinizieren: profumo del passato, rispetto per la pagina scritta, cantabilità e cura del suono erano racchiuse in questa parola ottocentesca completamente sconosciuta ai pianisti, mai più sentita e ricordata solo da qualche ottuagenario. Questo modo di studiare ha accompagnato Silvia per tutta la vita. Al pensionamento della sua prima insegnante Silvia passò nella classe del noto pianista del Trio di Trieste, M° Dario De Rosa e successivamente in quella della altrettanto nota pianista e docente Maureen Jones, accostandosi alla sacralità della musica. Silvia ha sempre avuto il senso della distanza: infatti desiderava degli sgabelli molto bassi dove noi allieve ascoltavamo le lezioni degli illustri docenti, l’umiltà l’avrebbe sempre accompagnata. Affascinata da Schumann e Schubert, ci regalò al Saggio del suo nono anno una splendida esecuzione della Sonata di Alban Berg, cosi complessa nella scrittura e nel linguaggio ma a lei molto chiara. Si presentò in seguito ad un Concorso Radiofonico e l’esecuzione di questo brano le valse la Finale Nazionale. Prima del Diploma la vidi preoccupata: non ne capivo il motivo, perchè era preparatissima. La risposta fu che temeva il distacco dal Conservatorio, temeva la fine degli studi e l’allontanamento dai propri Maestri. Al Diploma prese il massimo e non ci fu nessun distacco; prima fece il Corso biennale di Tirocinio poi fu supplente indi titolare della Cattedra di Pianoforte complementare. Contemporaneamente svolse gli studi accademici di Canto Gregoriano e si diplomò a Torino. Quando Silvia ricevette la proposta di incarico quale Vicedirettore dall’allora Direttore M° Parovel, ebbe timore della cospicua mole di lavoro ma accettò con l’entusiasmo di sempre. Silvia Tarabocchia ha dato al Conservatorio tutte le sue energie e la sua instancabile laboriosità. Con lei si è spenta una voce sincera, fedele agli ideali di gioventù, appassionata e leale nel suo modo di essere. Doni preziosi per tutti noi».