Un evento dedicato alla cultura della sostenibilità, in occasione della Giornata internazionale delle piante, domenica 18 maggio: lo promuove il Comune di Spilimbergo, capofila del progetto “La memoria del legno”, curato da Damatrà onlus e promosso in sinergia con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura. Un intero fine settimana sarà dedicato alla sensibilizzazione sull’importanza delle piante per la vita del pianeta, e ospite d’eccellenza sarà, proprio nella mattinata di domenica 18 maggio, per un incontro pubblico in programma alle 11 nel Palazzo di Sopra di Spilimbergo – Sala Consiliare, il divulgatore e saggista Giorgio Vacchiano, che la rivista Nature ha inserito fra gli 11 scienziati che lasciano il segno nella ricerca, autore del libro La resilienza del bosco (Mondadori). Focalizzato sulla della risposta al cambiamento climatico delle foreste, Vacchiano ci accompagnerà a scoprire i legami invisibili che ci uniscono alle foreste, e su quanto l’uomo sia immerso negli ecosistemi che ci danno la vita. «Gli alberi – spiega – sono un esempio di armonia ed efficienza: comunicano tra loro attraverso le radici, le sostanze volatili emesse dalle foglie, i profumi e i colori dei fiori. E sono naturalmente resilienti: dopo un incendio, un’alluvione, un’eruzione, la vita risorge. Ogni bosco e foresta è un intreccio virtuoso di connessioni: tra alberi e alberi, tra alberi e animali, tra alberi e acqua, aria o fuoco». L’incontro, con ingresso aperto a tutti, è realizzato nell’ambito di Giardini aperti e del percorso Voci dal mondo verde: gli alberi e le foreste come non ve li hanno mai raccontati. I boschi e le foreste hanno una straordinaria capacità di adattamento, che emerge soprattutto quando incontrano quello che in ecologia si definisce «disturbo»: incendi, alluvioni, eruzioni. Giorgio Vacchiano ci racconta questa naturale resilienza, acquisita grazie a milioni di anni di lenta evoluzione, che però potrebbe non bastare di fronte alle pressioni e ai cambiamenti estremamente repentini a cui stiamo sottoponendo la nostra casa comune da un secolo a questa parte. E quindi? Vacchiano indica una strada che parte quando ci renderci conto di come siamo interconnessi con gli ecosistemi che ci danno la vita.
Il giorno prima, sabato 17 maggio, alle 10 presso l’Istituto d’istruzione superiore Il Tagliamento un evento speciale, “Aspettando giardini aperti”, vedrà protagonisti gli studenti della classe 3AG dell’Istituto Tecnico Agrario, che sperimenteranno il ruolo di “divulgatore scientifico” guidando le visite nell’orto botanico dell’Istituto. Un’occasione per visitare l’Aiuola della Pace, dove è piantata un’Aogiri (Firmiana platanifolia, noto anche come albero di parasole cinese), germinata da alcuni semi prodotti da piante sopravvissute al bombardamento atomico del Giappone donati alla scuola dal Memoriale di Hiroshima.
Giorgio Vacchiano è nato a Torino nel 1980, è Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali – Produzione, Territorio, Agroenergia dell’Università Statale di Milano. Si occupa di sistemi forestali, ecologia e selvicoltura e studia modelli di simulazione in supporto alla gestione forestale sostenibile. Ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche ed è membro della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (SISEF), dell’Ecological Society of America (ESA), della Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC) e dell’American Association for the advancement of Science (AAAS). Quando non è fra i boschi, si occupa di divulgazione scientifica intorno al cambiamento climatico, «illustrandone le cause, gli effetti e le possibili soluzioni basate sulla scienza. Al centro della sua attività la gestione forestale, la capacità di resistenza e resilienza delle foreste ai cambiamenti climatici, lo studio delle conseguenze di incendi e altri “disturbi naturali” sulle foreste temperate italiane e europee, collaborando con team di ricerca italiani, europei e nordamericani a numerose ricerche sulla “dinamica” delle foreste. Si occupa dell’uso della modellazione matematica per la gestione forestaleche permette di prevedere la probabilità di diffusione degli incendi, la crescita delle foreste naturali e artificiali e la loro capacità di protezione idrogeologica, temi di cruciale importanza per i responsabili della pianificazione forestale chiamati a prendere le migliori decisioni per il futuro delle nostre foreste e di ciò che queste offrono all’uomo: biodiversità, protezione idrogeologica e materie prime rinnovabili. Ulteriore ambito di studi a cui Giorgio Vacchiano si è avvicinato negli ultimi anni la ricerca sulle relazione tra cambiamenti climatici e produzione di fiori, frutti e semi.
“La memoria del legno” è realizzato con la partnership dell’organizzazione internazionale no profit Fondazione Gariwo – La Foresta dei giusti e di IIS Il Tagliamento, ReGeneration Hub Friuli APS, Wild Routes Associazione di Promozione Sociale, Itaca cooperativa sociale onlus, inoltre con le Biblioteche dei Comuni che partecipano all’iniziativa.