È andato al centro diurno per persone con disabilità “Le Casette” Azienda Ulss 1 Dolomiti il catalogo omaggio – per iniziativa promossa dall’assessore alla Cultura Raffaele Addamiano – per l’ingresso numero 3000 alla mostra.

In poco più di 3 settimane dall’apertura sono già oltre 3000 gli ingressi a Palazzo Fulcis per la mostra dedicata a Andy Warhol; grandissima richiesta per le visite guidate e ottimi riscontri anche per i laboratori didattici e le attività dedicate alle famiglie.

È una mostra che sta piacendo molto sia agli adulti che ai più piccoli– dichiara il curatore Gianfranco Rosinid’altro canto arrivare in modo diretto a tutti, parlando della vita quotidiana, è l’essenza stessa della Pop Art. In più, questo percorso espositivo è pensato per portare il visitatore non solo di fronte alle opere più iconiche, ma anche dietro le quinte della vita di Andy Warhol, come artista e come essere umano completamente immerso nella sua epoca.”

Preziosissimo, in questo senso, il ruolo delle guide formate dalla Rosini Gutman Collection che, ogni sabato e domenica (infrasettimanale su richiesta), accompagnano i visitatori in percorsi guidati “La mostra è affascinante e chiara anche da percorrere in autonomia, tuttavia, per chi ha voglia di comprendere più da vicino la figura di Warhol c’è la possibilità di apprezzare tutta una serie di documenti che generalmente è più raro trovare in altri contesti espositivi. È una grande soddisfazione – spiega Francesca Benvegnù, responsabile dei rapporti con il pubblico della Rosini Gutman – vedere come le persone restano ogni volta affascinate nel capire che non c’era niente di dissoluto nella vita di Warhol, ma piuttosto una sensibilità straordinaria e una curiosità genuina nel rapportarsi all’altro e ai temi del suo tempo, con uno sguardo sul mondo che è ancora incredibilmente attuale. Basta pensare, ad esempio, tra le opere presenti in mostra, alla sua “VanishingAnimals” che tocca il tema delle specie in via di estinzione, “Electric Chair” che tocca il tema delicatissimo della pena di morte o ai ritratti di “Mildred Sheel” creati in serie e messi in vendita specificatamente con il proposito di raccoglie fondi per la ricerca contro il cancro. Tutti temi, ancora oggi, di perfetta attualità.”

Da non perdere quindi l’occasione, confermata proprio ieri all’unanimità con una delibera di Giunta, l’iniziativa che domenica 18 maggio, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei, aprirà l’ingresso alla mostra al costo di 3€.

Abbiamo ritenuto giusto e doveroso – fa sapere l’assessore alla Cultura, Raffaele Addamianovalorizzare questa giornata con un’iniziativa che renda ancora più esteso e democratico l’accesso a questa mostra e alla totalità delle meravigliose sale di Palazzo Fulcis. Siamo certi che l’iniziativa sarà apprezzata sia dai bellunesi che dai molti visitatori che arriveranno da fuori città.”

Ma chi arriva a Palazzo Fulcis per la mostra sul re della Pop Art?

La lettura dei dati è ovviamente parziale e in continua evoluzione, ma una prima analisi evidenzia che, pur confermandosi una prevalenza di visitatori che arrivano dalla provincia di Belluno, si traccia già una presenza significativa di visitatori da fuori provincia: le regioni più rappresentate, al momento, sono Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino A.A., Piemonte e Toscana. Per l’estero, invece, le presenze sono di turisti provenienti prevalentemente da Francia, Germania e Inghilterra. Da segnalare, come curiosità, ma anche per il pregio dei soggetti, la visita alla mostra degli architetti del Padiglione Giappone della Biennale in corso a Venezia e di alcuni turisti statunitensi.

E di interesse duraturo e che si amplia parla anche il Sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin: “Il traguardo dei 3.000 visitatori è una grandissima soddisfazione per tutta la Città. Il successo della mostra di Andy Warhol – fa sapere attraverso la sua portavoce -non è stato solo un entusiasmo iniziale, ma è un interesse che continua, cresce, si alimenta giorno dopo giorno. Questo ci dice che la proposta culturale è stata forte, centrata, capace di parlare a pubblici diversi e di far arrivare a Belluno persone curiose, appassionate, attente.È anche un’occasione preziosa per riscoprire il nostro Museo Civico, un luogo ricco di storia e di bellezza che, grazie a questa mostra, si offre nuovamente anche ai bellunesi. La cultura è anche questo: un invito a tornare nei luoghi conosciuti, a ritrovarli diversi, più vivi, più vicini.

Belluno si conferma una piccola città con una grande capacità di proporre contenuti di qualità, di costruire occasioni vere di incontro e di confronto. Una città che sa accogliere, che si fa riferimento per la cultura nell’arco alpino e che ha un ruolo importante anche nel turismo di prossimità. Questo risultato ci incoraggia a continuare su questa strada

La mostra, i laboratori per famiglie e le visite guidate continuano fino al 29 giugno prossimo, tutti i dettagli su orari, costo biglietti e prenotazioni sono disponibili alla pagina web dedicata www.andywarholbelluno.it. Per curiosità, racconti, immagini e dietro le quinte, invece, fare riferimento ai canali social dedicati.