Si sono appena realizzati nella zona collinare i primi interventi di manutenzione delle reti di scolo nella zona Alto Friuli e Destra Torre, per un importo di circa 500mila euro finanziati con i fondi incamerati dal Consorzio di bonifica pianura friulana sulla base del nuovo Piano di Classifica per il riparto degli oneri, e già inizia la programmazione per i lavori che si attueranno nel prossimo autunno-inverno.

Con una nota inviata a tutti i Comuni interessati, Consorzio ha trasmesso l’elenco degli interventi di manutenzione ordinaria pianificati per la stagione autunnale/invernale 2025-26 ricadenti sui corsi d’acqua di competenza consortile, finanziati con la nuova contribuenza introdotta con il Piano di Classifica. Si tratta di lavori che concernono sfalci, espurghi, taglio di piante e interventi di riprofilatura dei canali per un importo che, come l’anno scorso, sfiora i 500mila euro, e che saranno realizzati una volta ottenute tutte le autorizzazioni necessarie ed effettuati i sopralluoghi con le autorità competenti. Alle amministrazioni comunali è stato chiesto di segnalare eventuali problematiche idrauliche del territorio, nonché di dare disponibilità a un sopralluogo con tecnici e uffici comunali per ricercare le possibili soluzioni, e valutare quindi la possibilità di inserire gli interventi segnalati fra i programmi di intervento.

“Tali interventi – evidenzia il direttore generale Armando Di Nardo – trovano copertura economica nei canoni di bonifica richiesti nei territori di riferimento, come previsto nel nuovo Piano di Classifica che, efficace dal 2024, ha ridefinito le diverse zone del territorio che beneficiano dell’attività di bonifica per finalità ambientali e idrauliche. Su questi territori il Consorzio, quindi, realizza interventi per i quali, sulla base dei benefici, richiede anche i relativi canoni”. Il progetto di tutti gli interventi interessa i diversi corsi d’acqua ricadenti nei comuni di Buja, Cividale del Friuli, Colloredo di Monte Albano, Faedis, Fagagna, Majano, Moimacco, Moruzzo, Pagnacco, Povoletto, Remanzacco, Rive d’Arcano, San Daniele e Treppo Grande, sulla base delle priorità e delle necessità del territorio. 

“La manutenzione ha la finalità di ristabilire la funzionalità idraulica di rii e canali di scolo, nonché delle reti afferenti, attraverso lavori di sfalcio, taglio piante pericolanti o schiantate nel corpo idrico – spiega il responsabile delle attività manutentorie Massimo Ventulini -. Pur trattandosi generalmente di interventi di manutenzione ordinaria, indispensabili ad assicurare il corretto scolo delle acque, non sono stati trascurati gli aspetti ambientali e paesaggistici dei vari contesti interessati, con particolare attenzione alle modalità di intervento e alla gestione del materiale vegetale di risulta.

“Con questi interventi – conclude la presidente dell’ente consortile Rosanna Clocchiatti – vogliamo offrire alle amministrazioni comunali e ai territori interessati un’attività più puntuale ed efficiente sul territorio che, da un lato lo salvaguardi dai rischi idraulici, all’altro attui tutti gli interventi di natura ambientale di cui si avvertiva la necessità. Il Piano di Classifica recentemente approvato ha costituito per queste finalità uno strumento indispensabile, prevedendo nuovi compiti e funzioni per il Consorzio”.