Presentato questa mattina a Bruxelles nella sede della Casa dell’economia austriaca, il network delle Camere di commercio della Nuova Alpe Adria. Nato nel 2007 su input dell’allora Camera di commercio di Trieste il network è formato da 10 Camere di commercio in rappresentanza di tutti i settori economici, per l’Italia (Friuli Venezia Giulia, Veneto e Alto Adige), per l’Austria (Stiria e Carinzia), dell’intera Slovenia e dell’intera Croazia (anche con la Contea Istriana).
L’obiettivo è quello di supportare le imprese della regione Alpe Adria, contribuendo a creare un ambiente economico favorevole alla collaborazione transfrontaliera e transnazionale. È questa la consolidata Comunità di lavoro che oggi si è presentata a Bruxelles nella Casa dell’Economia austriaca. La presentazione è stata anticipata dall’intervento e il confronto con il direttore dell’unità per le Macro-Regioni e la Cooperazione transnazionale Interregionale ed esterna, Moray Gilland, che ha toccato i temi delle strategie transnazionali che riguardano le regioni Alpine e Adriatiche.
Jürgen Mandl, presidente della capofila Camera per l’Economia della Carinzia e i rappresentanti delle altre Camere del Network hanno rilevato alle istituzioni comunitarie e ai media “la necessità di assicurare un migliore equilibrio fra le normative che regolano le attività economiche ed il concreto esercizio dell’impresa, riducendo gli ostacoli alla realizzazione del Mercato Unico”. Nel corso della conferenza stampa, per la regione Friuli Venezia Giulia sono intervenuti il vicepresidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Massimiliano Ciarrocchi, e per la Camera di commercio Pordenone-Udine, Alessandro Tollon.
Il Network ha evidenziato l’importanza cruciale di promuovere la mobilità e la connettività per rafforzare l’integrazione economica e la sostenibilità in tutta la regione. Particolare riferimento è stato fatto alle infrastrutture e ai Corridoi che attraversano l’Austria e la Slovenia e alla portualità dell’Alto Adriatico con l’importante nodo logistico costituito dal Porto di Trieste. Ottimamente connesso con la rete ferroviaria a tutti i Paesi del Centro Est Europa lo scalo giuliano è integrato nelle reti TEN-T, che consentono la promozione di nuovi progetti volti a diversificare le rotte commerciali tra Europa e Asia, nonché i corridoi di trasporto.
“Un esempio concreto – ha evidenziato Massimiliano Ciarrocchi, vicepresidente della Camera di commercio Venezia Giulia – è l’iniziativa del governo italiano per la creazione di un corridoio di trasporto (la Via del Cotone), per sostenere la crescita della produzione industriale indiana e prevedere di spostare le merci da Mumbai a Dubai e poi su rotaia per 3.000 chilometri attraverso Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Giordania e Israele, prima di ricaricare le merci sulle navi ad Haifa e infine raggiungere Trieste”. In questo contesto, il Porto di Trieste sta svolgendo un ruolo sempre più strategico, data la sua vicinanza a importanti città e centri industriali europei come Milano, Vienna e Monaco, nonché a Svizzera, Austria e parte dell’Europa orientale. “Prova ne è – ha concluso Ciarrocchi – il crescente insediamento di imprese logistiche e industriali nel territorio triestino, come ad esempio la Mediterranean Shipping Company (Msc).