Si è trattato di un confronto aperto e concreto sulle opportunità che l’intelligenza artificiale offre in diversi settori interconnessi e oggi alle prese con analoghe sfide: il mondo agricolo, la pubblica amministrazione, il sistema dell’informazione. A proporlo è stata un’iniziativa di approfondimento che si è chiusa oggi, sul tema che ha chiamato a raccolta differenti tipi di pubblico con l’occasione dell’evento formativo “IA in campo: prospettive di un’innovazione presente”. Un’ iniziativa organizzata dall’Autorità di Gestione regionale del PS PAC 23-27 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e conclusasi nella mattinata di oggi, con un ottimo successo di pubblico presente in sala o collegato in streaming da tutta Italia.
“Gli incontri organizzati il 21 e 22 maggio – ha fatto sapere l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier impegnato in incontri istituzionali – forniscono elementi utili per lo scambio di informazioni e di formazione che aiutano il mondo agricolo ed il sistema della PA dedicato al settore primario a progredire tenendo conto che un’innovazione importante come quella dell’intelligenza artificiale può portare ingenti ricadute in termini di sostenibilità non solo ambientale ma anche economica”.
“L’evento di questi giorni – ha aggiunto Zannier – ha inteso favorire la riflessione e il trasferimento della conoscenza alle imprese primarie. Questa iniziativa, conferma la capacità della Regione Friuli Venezia Giulia di farsi promotrice di innovazione e di offrire formazione a pubblici differenti con lo stesso obiettivo: il miglioramento delle condizioni e della sostenibilità del mondo agricolo”.
L’intelligenza artificiale, ha inoltre, sottolineato Zannier , può rappresentare un valido supporto al settore agricolo, ma non deve mai sostituirsi alla capacità decisionale dell’uomo, che implica anche valutazioni etiche. L’Assessore ha ricordato come l’intelligenza artificiale, deve servire a semplificare, a eliminare operazioni ripetitive, ma non può autonomamente prendere decisioni complesse. “Senza formazione anche le tecnologie più avanzate restano un investimento inutile. Solo conoscenza e coscienza ne garantiscono un uso efficace”.
Il 21 maggio ha visto una sessione dedicata all’utilizzo dell’IA nella pubblica amministrazione, moderata dalla giornalista e scrittrice Luana De Francisco con dopo i saluti istituzionali, gli interventi di Monica Palmirani, docente di Informatica giuridica presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna e presidente dell’Associazione Internazionale di Intelligenza Artificiale e Diritto; Salvatore Sapienza, ricercatore nello stesso dipartimento dell’Università di Bologna, Pierluigi Londero, Head of Data Governance della Direzione Generale Agricoltura EU (DG Agri). Le conclusioni sono state di Gabriele Iacolettig, Autorità di Gestione regionale del Piano Strategico PAC 23-27 della Regione Friuli Venezia Giulia che ha anche presentato il progetto di sviluppo della Direzione Agricoltura. Nel pomeriggio, spazio al mondo dell’agricoltura e alle possibilità espresse dall’intelligenza artificiale con un corso di formazione condotto da Federico Quaranta, autore e conduttore radiofonico e televisivo, noto per i suoi programmi legati al mondo rurale e alla sostenibilità, dove Pierluigi Londero ha introdotto le strategie europee in tema di IA attraverso l’AI Act e l’AI Continent Action Plan, Gianluca Brunori, professore ordinario di Economia Agraria all’Università di Pisa e membro del Comitato Consultivo Multidisciplinare dell’Accademia dei Georgofili, ha quindi parlato del valore dei dati nella transizione digitale, e Raffaele Giaffreda, Chief Innovation Scientist presso la Fondazione Bruno Kessler (FBK) e coordinatore del progetto europeo AgrifoodTEF, ha infine, illustrato l’integrazione tra intelligenza artificiale, robotica e validazione in campo. Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti di tre realtà agricole del territorio, che hanno raccontato le nuove applicazioni dell’IA nel settore del vivaismo viticolo e i casi di utilizzo pratico delle tecnologie di intelligenza artificiale in quello delle coltivazioni cerealicole, nell’allevamento avicolo e dei bovini da latte. A conclusione dell’intensa giornata di incontri, Don Andrea Ciucci, coordinatore della sede centrale della Pontificia Accademia per la Vita e segretario generale della Fondazione Vaticana RenAIssance per l’etica dell’intelligenza artificiale, ha introdotto i i dilemmi etici legati al rapporto tra natura e tecnologia.
La giornata di oggi, è stata dedicata da un lato ad un importante incontro tra la Commissione europea, il MASAF e le Autorità di Gestione regionali del PS PAC per analizzare come i fondi FEASR cofinanziati dall’EU possano contribuire alla diffusione delle nuove tecnologie, soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese, e dall’altro alla formazione per giornalisti. In collaborazione con ARGA e l’Ordine dei Giornalisti, il corso condotto da Stefano Polli, vicedirettore dell’Agenzia ANSA, si è aperto con una sua riflessione sull’importanza dell’“intelligenza naturale” nel fare informazione ai tempi dell’IA, seguito da un approfondimento a due voci di Monica Palmirani con Salvatore Sapienza, rispettivamente docente e ricercatore dell’Università di Bologna, che hanno affrontato il bilanciamento tra diritti, obblighi, etica e tecnologia, illustrando i punti chiave dell’AI Act e della governance dell’intelligenza artificiale. A seguire, Andrea Daniele Signorelli, giornalista esperto di innovazione digitale e delle sue implicazioni sociali, ha fatto un’analisi critica sulle potenzialità e i rischi dell’IA nel giornalismo, con esempi pratici di piattaforme attualmente in uso. La mattinata si si è conclusa con le domande del numeroso pubblico in sala e collegato in streaming da tutta Italia.

