L’Europa va veloce sulla transizione ecologica: entro il 2030, almeno il 42,5% della produzione per il fabbisogno energetico dovrà provenire da fonti rinnovabili. Un risultato ambizioso che richiede interventi concreti come l’istituzione di “aree di accelerazione” dedicate alle energie rinnovabili, introdotte per snellire l’iter amministrativo per la realizzazione di progetti eolici e solari.

In Italia, dove lungaggini burocratiche e scarsa trasparenza rappresentano spesso un freno all’evoluzione di molti settori industriali, la scommessa della transizione energetica va oltre l’innovazione tecnologica: è prima di tutto una questione culturale e amministrativa. In questo scenario, in cui le imprese possono fare la differenza, si inserisce TABO, realtà fondata in Veneto nel 2022 dal ventiseienne imprenditore Nima Oulomi. Dopo una prima esperienza nel campo delle energie rinnovabili nel 2021, Oulomi ha dato il via a un modello innovativo per il settore, il primo in Italia a offrire un servizio al passo con i principali player internazionali: dalla progettazione all’installazione, ogni passaggio è stato pensato in ottica digitale, rapido, trasparente e orientato all’esperienza del cliente.

Semplificare, digitalizzare ed eliminare inefficienze in un comparto caratterizzato da modelli di vendita tradizionali e con una forte necessità di un cambio di passo: da qui nasce il metodo “all-in-one” di TABO. La digitalizzazione è il primo passo: bando alle scartoffie, la contrattualistica – dalle autorizzazioni alle connessioni con il gestore di rete – vengono gestite da remoto, sollevando l’utente da ogni complessità amministrativa, a favore di una semplificazione burocratica e di una riduzione dei tempi di attivazione dell’impianto a 15 giorni contro i 60 di media del mercato.

Processi rapidi, risposte rapide e azioni rapide. Grazie a un approccio digitale e all’uso di tecnologie mirate, oggi riusciamo a gestire da remoto circa l’80% del processo, riducendo drasticamente tempi e complessità. Un mix che ci permette di ridurre i tempi di installazione a 15 / 20 giorni[1]. “Meno attesa, meno stress” è un risultato che ha un impatto positivo sull’esperienza del cliente e, al tempo stesso, costituisce un fattore chiave in un settore dove ogni ritardo ha un impatto economico, sociale e ambientale”, spiega Nima Oulomi, CEO di TABO.

La semplificazione inizia dalla progettazione poiché TABO, oltre a offrire consulenza qualificata e una rete di tecnici presenti sul territorio, mette a disposizione un tool di configurazione online che consente ai clienti di simulare il proprio impianto fotovoltaico in pochi minuti, senza l’impegno di visita in loco.

Rendere il fotovoltaico accessibile a tutte e tutti è uno dei principali fondamentali del modello TABO. Fin dal primo contatto, l’obiettivo è garantire massima trasparenza su costi e benefici, evitando preventivi poco chiari e guidando la clientela con informazioni utili per una scelta consapevole.

I numeri di TABO, tra crescita aziendale e impatto ambientale

In due anni, TABO ha installato oltre 300 impianti fotovoltaici (di cui 200 nel 2024) tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia con un team di 30 persone (con oltre l’80% dei dipendenti sotto i 30 anni) tutto  senza finanziamenti esterni, in bootstrapping, reinvestendo ogni risorsa generata nella crescita dell’azienda..

L’adozione del fotovoltaico porta con sé impatti concreti e misurabili: grazie agli impianti attivi ad oggi, TABO ha contribuito a generare un autosufficienza energetica media del 91% con un risparmio di circa l’80% sulla bolletta energetica dei propri clienti. In termini di impatto ambientale, invece, le installazioni portate a termine nel 2024 contribuiranno a una riduzione media stimata di oltre 7 mln kg in 10 anni di CO₂ immesse in atmosfera. Questi numeri dimostrano che l’energia solare, se supportata da modelli operativi agili e tecnologicamente avanzati, può essere una risorsa preziosa alla portata di tutte e tutti.

“Semplificare, innovare, fare meglio: è questa la nostra direzione. Nel 2025 puntiamo a espanderci nel mercato B2C su scala nazionale, secondo un modello di crescita sostenibile, replicabile e coerente con il nostro metodo. Sui nostri canali di comunicazione pubblichiamo contenuti per fare informazione, perché per noi la priorità è rendere l’accesso al fotovoltaico semplice e diretto, dando a chiunque la possibilità di installare un impianto senza intermediari, senza burocrazia e con tempi certi. Chi ci segue oggi su Instagram magari non compra un fotovoltaico immediatamente, ma è una persona che stiamo sensibilizzando. Tra qualche anno, quando comprerà casa, avrà in mente TABO come uno dei primi player”, commenta Nima Oulomi, CEO di TABO.

I progetti per il futuro

Tra gli obiettivi principali del 2025, TABO sta lavorando per incrementare del 30% la capacità installata rispetto ai 200 impianti installati nel 2024 e aumentare il personale a 40 persone rafforzando in particolare l’area sales e tecnici per sviluppare il servizio nelle nuove regioni (Lombardia e Piemonte) ed aprire la business unit del settore imprese (B2B) e mantenere inalterata la qualità del servizio e il controllo centralizzato delle fasi progettuali.

A proposito di

TABO è un’azienda italiana (con sede a Silea (TV), in Veneto) fondata nel 2022 dal giovane imprenditore Nima Oulomi, con l’obiettivo di semplificare l’accesso al fotovoltaico attraverso un modello digitale, trasparente e orientato all’esperienza del cliente. Dalla progettazione all’installazione, ogni fase del processo è gestita da remoto, riducendo i tempi di attivazione a 15 giorni contro i 60 di media del mercato. TABO è una realtà in crescita che oggi conta oltre 300 impianti fotovoltaici installati in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, e un team di 30 persone (con oltre l’80% dei dipendenti sotto i 30 anni).


[1] A condizione che l’immobile non sia soggetto a vincoli ambientali.