Chiude con il maggior successo di sempre la 54a edizione del Palio Teatrale Studentesco Città di Udine, la più longeva manifestazione di teatro giovanile in Italia storicamente portata avanti dal Teatro Club Udine.
Oltre 3 mila e 300 persone, infatti, hanno assistito, dal 24 aprile, ai tanti spettacoli proposti dalle scuole di Udine e dell’intera provincia (ma non solo). Ieri, 22 maggio, è andata in scena una delle serate più attese, quella dei “5 minuti”, in cui ogni compagnia ha riproposto in versione parodistica un estratto dello spettacolo di un’altra scuola a cui era stata abbinata. Un modo divertente per salutarsi prima di un altro rito collettivo, quello della maxi torta finale e del brindisi con gli auguri e l’arrivederci al prossimo anno. Una trentina gli spettacoli proposti in tutto e oltre 20 le compagnie delle varie scuole guidate dai coordinatori sotto la regia del direttore artistico del Palio, Paolo Mattotti. Quindici serate in cui sono state raccontate tante storie con l’impegno e la spontaneità che solo i giovani sono capaci di regalare.
Ma la lunga maratona del Palio non è ancora definitivamente terminata. Domani, 24 maggio, infatti, a partire dalle 19, il palcoscenico del Palamostre, storica “casa” della rassegna, ospiterà due spettacoli a ingresso gratuito. Due appuntamenti, prodotti dall’Associazione Espressione-Est, partner di Teatro Club Udine, che per le tematiche di inclusione da loro proposte suscitano un notevole interesse: Destini Disarmati del gruppo Noi Artisti Odv di San Vito al Tagliamento in collaborazione con il Teatro della Sete di Udine, e Il gusto di essere persone “umami”: liberamente ispirato da La filosofia della cura di Borys Groys” del gruppo teatrale “Hope spot” di Trieste.
“Il Palio è un continuo ricambio generazionale di giovani attori, con idee, sollecitazioni, stimoli, provocazioni sempre nuove – commenta la presidente di Teatro Club, Alessandra Pergolese –. Una potenza rigenerativa che contagia tutti, anche noi organizzatori, fuoriusciti dal Palio e cambiati per sempre da questa indimenticabile esperienza e dalla intensità dei legami che l’accompagnano”.



