Era il 19 luglio 1992 quando l’agente di polizia muggesano Eddie Walter Max Cosina trovò tragicamente la morte assieme agli altri membri della scorta del giudice Paolo Borsellino in via D’Amelio a Palermo. A oltre trent’anni da quel terribile giorno, l’Orchestra a Fiati “Città di Muggia” Amici della Musica APS ha scelto di onorare la sua memoria con uno spettacolo intitolato “Il mio nome è Eddie”, che ha recentemente conlcuso con successo il suo tour regionale. L’evento non intendeva ricordare soltanto Eddie Cosina come agente di polizia caduto in servizio, ma puntava a svelare al pubblico il lato umano, profondo e complesso di un uomo che scelse di dedicare la propria vita alla sicurezza del Paese, affrontando sfide personali e sociali.  L’obiettivo del progetto andava infatti oltre il semplice ricordo di Cosina: intendeva trasmettere i valori di sacrificio e dedizione ai giovani delle scuole medie e superiori della regione. Erano previsti infatti incontri formativi nelle scuole  – l’ultimo dei quali si è svolto il 21 maggio scorso presso la Scuola media “N. Sauro” di Muggia – per approfondire il significato di quella scelta coraggiosa che ha portato Cosina a essere un servitore dello Stato; un sacrificio che, spesso, in un’epoca frenetica, rischia di essere compreso solo superficialmente. A corollario del progetto regionale saranno svolte pertanto delle lezioni-concerto con il musicoterapeuta Giacomo Sfetez e la Rock Band Giovane (già impiegata nello spettacolo), sull’ascolto e l’analisi della non violenza trattata nella grande musicale cantautorale del ‘900 (Bob Dylan, Led Zeppelin, Pink Floyd) inteso quale tramite per la condivisione di considerazioni e riflessioni sul disagio  e la violenza giovanile.

Gli appuntamenti, rivolti agli alunni delle terze medie, ma aperti a tutti i ragazzi e giovani interessati all’argomento sono fissati per le giornate di venerdi 30 maggio e venerdì 6 giugno presso  la sala conferenze del Comprensorio di San Francesco a Muggia con inizio alle ore 18.30 con ingresso libero fino a esaurimento posti. La musica – il linguaggio universale per ha avuto  infatti un ruolo fondamentale nello spettacolo. L’Orchestra a Fiati “Città di Muggia” ha accompagnato un gruppo rock giovanile nell’esecuzione di brani iconici degli anni ’70 e ’80, come quelli di Pink Floyd, The Beatles, Europe, Bob Dylan e Vangelis. La scelta dei pezzi non è casuale: Cosina stesso amava queste sonorità, che lo riportavano ai suoi anni di giovinezza; un periodo in cui, come tanti altri, sognava e cresceva. Un’interpretazione artistica della sua vita che vuole avvicinare i giovani di oggi ai Valori che Cosina difendeva. Il progetto, che si propone come un simbolo della resilienza e della dedizione che Cosina ha saputo incarnare, lasciando un’impronta indelebile, è stato reso possibile grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – bando regionale “Spettacoli dal Vivo”, si avvale del marchio “Io sono Friuli Venezia Giulia”, gode del patrocinio del Comune di Muggia, del partenariato del Comune di Gorizia, della collaborazione del Comune di Udine e del sostegno de Le Fondazioni Casali ETS e di sponsor privati (Samer & Co. Shipping).  

Eddie Walter Max Cosina era un agente di polizia di Muggia, in Friuli Venezia Giulia, che perse la vita il 19 luglio 1992 nell’attentato di via D’Amelio a Palermo, insieme al giudice Paolo Borsellino e agli altri membri della sua scorta. Cosina, come gli altri agenti di scorta, si trovava accanto a Borsellino per proteggerlo nel periodo in cui la mafia colpiva duramente i simboli dello Stato che combattevano il crimine organizzato in Sicilia.

Di Eddie Cosina si ricorda non solo il sacrificio in servizio, ma anche la sua umanità. Cresciuto senza padre, Cosina mostrò fin da giovane una profonda lealtà e dedizione, che lo portarono a scegliere una carriera pericolosa pur di servire lo Stato e proteggere i suoi cittadini. Era noto tra amici e colleghi per il suo carattere amichevole e generoso e la sua passione per la musica degli anni ’70 e ’80. La sua morte ha rappresentato una perdita sentita non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale, perché ha ricordato a tutti il prezzo che alcuni uomini e donne pagano per proteggere la sicurezza e la giustizia.