Un piacevole “ritrovo” negli spazi luminosi, e brulicanti di vita, di un’istituzione storica di Pordenone, il Centro culturale Casa dello Studente Zanussi, primo riferimento culturale della città, fondato nel 1965 con sguardo lungimirante dal giovane Luciano Padovese insieme a un gruppo di nuove generazioni dell’imprenditoria e del rinnovamento socioculturale. Il Sindaco di Pordenone, Alessandro Basso, ha fatto visita nel pomeriggio di ieri – mercoledì 28 maggio – alla Casa dello Studente di via Concordia, per ritrovare a poche settimane dalla sua elezione un luogo che gli è già ben familiare, accolto dal presidente della Casa dello Studente Gianfranco Favaro e dal direttore don Orioldo Marson, nella sua veste anche di presidente di Presenza e Cultura. A loro si sono aggiunti il Presidente del Centro Iniziative Culturali Pordenone Fulvio Dell’Agnese, il vice presidente Francesco Musolla per l’IRSE-Istituto Regionale di Studi Europei, Giorgio Mucignat, direttivo Università della Terza Età Pordenone, Sergio Chiarotto, direttivo Presenza e Cultura, Maura Verardo, organo di indirizzo per Fondazione Concordia Sette, Sergio Bolzonello Presidente Civitas Scuola di Formazione e don Roberto Tondato in rappresentanza del vescovo mons Pellegrini. Sono state dedicate molte parole e ricordi alla figura di Mons Luciano Padovese, indimenticato fondatore della Casa dello Studente e illuminato uomo di cultura. Ed è stata chiaramente espressa la volontà corale di una collaborazione tra l’Amministrazione cittadina e le realtà di via Concordia, per il ruolo che queste da sempre portano avanti per la città e il suo territorio, ancor di più in vista di Pordenone Capitale della Cultura 2027. «La Casa dello Studente – ha dichiarato il Sindaco Alessandro Basso – rappresenta un’opportunità strategica per la città, soprattutto in relazione allo sviluppo del nuovo Polo Young. È fondamentale che l’amministrazione colga questa occasione, integrandola in un sistema di rete con i centri studi, le realtà culturali cittadine e i giovani stessi, utilizzando i loro linguaggi e strumenti. La vera sfida non è solo logistica o strutturale, ma culturale e comunicativa: costruire un contesto in cui i giovani possano esprimersi e contribuire in modo attivo e significativo. In questo percorso, la musica, la creatività e le iniziative nate dal basso hanno già dimostrato grande valore. Il Comune si dichiara disponibile a collaborare, anche nella memoria di figure come Mons. Luciano Padovese, e si impegna a sostenere sia gli aspetti pratici che quelli progettuali legati alla Casa dello Studente, anche in vista del percorso per Pordenone Capitale della Cultura. Ora inizia la fase più impegnativa: trasformare l’entusiasmo della candidatura in azioni concrete e condivise. L’obiettivo è costruire un progetto che sia realmente della città e del territorio, attraverso una collaborazione attiva tra tutte le realtà coinvolte. Le persone fanno la differenza, e solo attraverso il lavoro comune sarà possibile dare forma a una visione condivisa, innovativa e centrata sui giovani». Il presidente della Casa dello Studente Gianfranco Favaro ha a sua volta sottolineato «l’importanza della giornata per l’istituzione di via Concordia: siamo lieti della visita del sindaco di Pordenone, eletto solo un mese fa – ha dichiarato – Avevamo intrapreso relazioni reciproche già nel tempo del suo mandato come consigliere regionale, ci fa piacere registrare la sua rinnovata sensibilità per la Casa dello Studente, e averlo potuto accogliere in una dimensione “corale” e quindi rappresentativa delle associazioni che fanno riferimento alla nostra realtà. Abbiamo così potuto restituire un’idea articolata dei nostri progetti e del ruolo che la Casa dello Studente potrà avere in vista del 2027, anno di Pordenone Capitale italiana della Cultura. Contiamo di poterci integrare nella attività del Polo Young in fase di progettazione a Pordenone: d’altra parte siamo, di fatto, un “Polo Young”, sin dagli anni Sessanta grazie alla visione lungimirante dei fondatori della Casa, don Padovese e Lino Zanussi. Per questo contiamo adesso di poter avviare un progetto comune». E don Orioldo Marson ha aggiunto: «a 60 anni dalla sua fondazione, Casa Zanussi si conferma luogo di incontro intergenerazionale, di amicizia e di inclusione, e solido riferimento, anche in vista del 2027, per la collaborazione con le istituzioni e con le altre realtà culturali e sociali della città e del territorio. Non siamo un generico contenitore di soggetti e iniziative, ma piuttosto un organismo vivo e articolato, una piattaforma plurale in equilibrio dinamico tra continuità e innovazione, con un Dna che viaggia in profondità: scegliendo percorsi, piuttosto che eventi, e progetti orientati alla formazione di persone e di comunità piuttosto che effetti speciali».
Nel corso della visita, in rappresentanza dei dipendenti Laura Cisi con un toccante saluto, ha espresso la necessità di una sempre maggiore considerazione del lavoro che quotidianamente viene svolto per accogliere migliaia di persone che transitano tra biblioteca, mensa, bar, sale studio e sale per moltelplici attività organizzate anche da enti esterni
La visita in via Concordia ha permesso di ritrovare i luoghi dell’“arte diffusa” e i capolavori dei Maestri di nordest che ogni giorno si possono ammirare sulle pareti di Casa Zanussi e negli spazi della Galleria Sagittaria; e poi lungo gli uffici e la biblioteca, le aule e l’Auditorium, fino alla “celebre” mensa della Casa dello Studente, dove quotidianamente persone di diverse età, nazionalità e provenienza si incontrano. A Casa Zanussi hanno fatto tappa, nel tempo, Diego Valeri e il premio Nobel Ezra Pound, Guido Carli e Romano Prodi, Cesare Romiti e Giovanni Maria Flick, Carlo Bo, Umberto Galimberti e Francesco Profumo. Oggi un ampio team di realtà culturali, religiose e istituzionali si incrocia alla Casa dello Studente: sono l’Associazione Presenza e Cultura, il Centro Iniziative Culturali Pordenone affiancato dalla Fondazione Concordia Sette, l’Istituto Regionale di Studi Europei, l’Università della Terza Età di Pordenone e Civitas – Scuola di Formazione all’impegno puibblico – Pordenone.

