Vent’anni di sport, amicizia e solidarietà. Domenica 1° giugno, a partire dalle 9.30, il campo sportivo di Ciconicco di Fagagna ospiterà la ventesima edizione della “Festa del Benessere”, un evento nato per ricordare Mino Dessi, storico volto della comunità di Cercivento, assieme a sua mamma Nives e i fratelli Daniele e Paolo, attraverso il calcio dei più piccoli. Una giornata che nel tempo si è trasformata in una vera e propria festa di comunità, impegno e memoria condivisa.
Cuore della manifestazione sarà come sempre il “Torneo di calcetto pulcini Mino Dassi”, organizzato in collaborazione con la De Agostini Academy e ospitato con generosità dal Car Ciconicco. Una giornata di sport che vedrà protagonisti i giovanissimi calciatori, accompagnati da grigliate, musica, convivialità e soprattutto da un obiettivo solidale. Il ricavato dell’iniziativa sarà infatti interamente devoluto all’Associazione Oncologica Alto Friuli Odv, da anni impegnata nell’assistenza domiciliare ai malati oncologici che vivono nelle aree montane della Carnia. La cucina aprirà alle 11, mentre il chiosco sarà aperto già dalle 10.
L’associazione promotrice della Festa del Benessere, “Il Sole di Mino”, è attiva dal 2007 e ha sempre posto al centro della sua attività la sensibilizzazione sul tema delle cure palliative e il sostegno a realtà associative che operano concretamente sul territorio. In passato ha collaborato anche con la Lilt, ma da diversi anni ha scelto di concentrare il proprio aiuto sull’Associazione Oncologica Alto Friuli, il cui operato si lega fortemente ai valori che hanno ispirato la nascita del torneo.
Questa ventesima edizione avrà un significato ancora più intenso: oltre a Mino Dassi, verranno ricordati anche altri amici scomparsi nel corso di questi vent’anni, a cui saranno dedicati tre trofei speciali: “Rudi”, “il Cecia” e “il Curra”, nomi che evocano legami forti, storie condivise e la volontà di non dimenticare chi ha lasciato un segno.
La scelta di coinvolgere i bambini in un torneo di calcetto non è casuale. Lo sport, soprattutto quello giovanile, è uno strumento potente di educazione ai valori della partecipazione, del rispetto e della solidarietà. Farlo nel nome di chi ha creduto in questi valori è un modo concreto per trasmetterli alle nuove generazioni.
“Quella che era nata come una giornata per ricordare Mino – spiegano gli organizzatori – è diventata negli anni una festa sentita da tutta la comunità, un’occasione per ritrovarsi, per sostenere una buona causa e per raccontare attraverso il gioco e la convivialità il senso più autentico del benessere: quello che nasce dal prendersi cura degli altri”.

