Un’Italia sempre più attenta alle nuove tecnologie in ambito salute. È quanto emerso dalla ricerca “Tecnologia e Salute”, realizzata e presentata da Havas in occasione degli Healthcare & Pharma Talk, organizzati da RCS Academy. Lo studio, condotto su un campione rappresentativo di 500 cittadini italiani tra i 18 e i 70 anni, offre uno spaccato aggiornato e approfondito sul rapporto tra la popolazione e l’innovazione tecnologica applicata alla salute.
La ricerca racconta un’Italia sempre più aperta alla tecnologia, con il 72% degli intervistati che dichiara di possedere e saper utilizzare diversi dispositivi digitali, e il 71% che afferma di cercare attivamente di aggiornarsi sulle ultime novità. Non manca una quota critica: il 35% ammette di non comprendere sempre l’utilità delle nuove tecnologie, mentre il 21% le considera spesso inutili o addirittura una complicazione.
Il rapporto tra tecnologia e salute è percepito positivamente: l’84% degli italiani ritiene che l’attuale livello tecnologico sia realmente al servizio del cittadino, mentre l’80% riconosce che la digitalizzazione ha contribuito a migliorare e semplificare l’accesso ai servizi sanitari. Tra i servizi più apprezzati figurano le prescrizioni elettroniche, la tessera sanitaria digitale, la consultazione online degli esiti di esami e visite, e la possibilità di prenotare prestazioni sanitarie tramite piattaforme digitali.
“Come Havas Life, crediamo che la trasformazione digitale della sanità debba partire dall’ascolto delle persone. Questa ricerca ci offre una bussola preziosa per costruire soluzioni più vicine ai bisogni reali dei cittadini,” ha commentato Simone Andrea Telloni, CEO di Havas Life. “L’innovazione ha senso solo se è inclusiva, sostenibile e orientata al benessere collettivo.”
In termini di collettività, uno degli strumenti più conosciuti e utilizzati è il Fascicolo Sanitario Digitale: il 94% di chi lo conosce lo considera utile, e ben il 63% lo ha già consultato almeno una volta. La sua diffusione è particolarmente alta tra i 35-54enni e tra i genitori, a conferma della sua rilevanza nella gestione quotidiana della salute.
Grande attenzione è stata dedicata anche al tema dei dispositivi indossabili. Il 90% degli italiani si dice favorevole alla possibilità che questi strumenti – come smartwatch o sensori medici – possano comunicare direttamente con il Sistema Sanitario Nazionale per monitorare in tempo reale lo stato di salute. Tuttavia, il 70% esprime preoccupazioni legate alla gestione dei dati personali e alla tutela della privacy, segno di una consapevolezza crescente e di una richiesta di trasparenza da parte delle istituzioni.
“I dati ci raccontano un’Italia aperta all’innovazione, ma forse poco consapevole di tutte le declinazioni, impatti ed evoluzioni delle diverse tecnologie. Una maggiore conoscenza del valore terapeutico dell’innovazione in tutti i campi consentirebbe, senza dubbio, ai cittadini di effettuare scelte più informate per la propria salute e quella dei propri cari, e fornirebbe maggior supporto politico ai manager e decisori che si impegnano in favore dell’innovazione di qualità. Chi produce, distribuisce e mette a disposizione tecnologie innovative per la salute, dovrebbe porsi l’obiettivo di creare conoscenza e consenso verso questa innovazione nell’utente finale, anche se non è l’utilizzatore o l’acquirente. Perché il sistema funzioni e premi la vera innovazione serve più cultura a tutti i livelli, non solo fra i professionisti del settore” ha dichiarato Corrado Tomassini, Vice Presidente di Havas PR. “Il nostro compito è accompagnare questa trasformazione con una comunicazione chiara, responsabile e di valore per le persone.”
Anche la telemedicina si conferma un ambito in forte crescita: il 60% degli italiani si dichiara favorevole alla possibilità di ricevere visite mediche a distanza, tramite videochiamata. Inoltre, oltre la metà del campione sarebbe disposta a sottoscrivere un’assicurazione privata per accedere a servizi di supporto legati ai trattamenti con farmaci cronici, come l’assistenza domiciliare, la consegna dei farmaci o il supporto psicologico.
I risultati della ricerca confermano, quindi, che l’innovazione tecnologica della salute può trovare un terreno estremamente fertile negli Italiani e rappresenta una straordinaria opportunità per il sistema Paese. Per coglierla appieno, sarà fondamentale investire in infrastrutture, formazione, comunicazione e fiducia. Havas, con il suo approccio integrato e human-centric, si pone come partner strategico per accompagnare istituzioni, aziende e cittadini in questo percorso di evoluzione.
Gruppo Havas
Fondata nel 1835 a Parigi, Havas è uno dei più grandi gruppi di comunicazione al mondo, con quasi 23.000 persone che operano in oltre 100 mercati e che condividono una sola missione: fare una meaningful difference per i brand, le aziende e le persone.
Per rispondere ai bisogni dei clienti, Havas ha sviluppato una strategia e un sistema operativo integrato, Converged, che fonde competenze, strumenti e capacità globali per creare, produrre e distribuire soluzioni di marketing in tempo reale, ottimizzate e personalizzate su larga scala.
Questo modello unico ha al centro idee ispirate dalla creatività e sensibilità dell’uomo, potenziato da dati, tecnologie e intelligenza artificiale. I team lavorano insieme con agilità e in perfetta sinergia all’interno degli Havas Village per offrire ai clienti soluzioni su misura che li supportino nella loro trasformazione e con un impatto positivo.
Havas si impegna a costruire un ambiente di lavoro diversificato, inclusivo ed equo, che dia priorità al benessere e allo sviluppo professionale dei suoi talenti.
Ulteriori informazioni su Havas sono disponibili su havas.com e havas.it
