In programma domenica 1^ giugno a San Canzian d’Isonzo al Centro civico di via Trieste 12 una serata-omaggio in ricordo della figura di Claudio Puntin, amatissimo cittadino di Pieris, pensatore, inventore ed originale figura politica della sinistra bisiaca, mancato a 84 anni durante la tragica pandemia da Covid, che non aveva ancora ricevuto i saluti dei suoi concittadini ed estimatori.

La serata, fortemente voluta da molti amici e compagni del percorso di vita di Claudio e sostenuto da diverse associazioni, vuole esprimere il grande affetto da cui era circondato e prevede un primo momento, condotto da Carlo Bressan, di ricordo della sua vita,  che ha incrociato i grandi temi dello sviluppo economico di questo territorio, della migrazione e del ritorno, dello suo contributo creativo allo sviluppo dell’automazione industriale, dell’impegno politico dal ‘68 in poi, alle lotte operaie, all’impegno civico e ai tempi più recenti. Ad essa si uniranno diverse voci, di amici, parenti e compagni, tra io quella di Sergio Cosolo per l’ANPI di S. Canzian d’Isonzo, di cui Puntin faceva parte fin dagli inizi. Sarà l’occasione per ricordare una figura che ha saputo attraversare la sua vita con un alto senso di giustizia, consegnando la sua ricerca intellettuale al confronto critico permanente su come realizzare l’uguaglianza, su come realizzare ed applicare i principi del comunismo, quanto più possibile senza cadere nell’ideologia, partendo sempre dal punto di vista degli ultimi. Un uomo molto aperto, profondamente pacifista ed antiautoritario, tra i fondatori di Democrazia proletaria ed attivo in Rifondazione Comunista, mai entrato nelle dinamiche di potere dei partiti e sempre volontariamente lontano da ogni professionalizzazione della politica, con un approccio invece profondamente radicato nella partecipazione dal basso, nella discussione e nel dialogo continui, come antidoto ad ogni forma di autoritarismo e di perversione dei principi del pensiero di sinistra. Un uomo che aveva delle grandi capacità tecniche e creative e che ha fatto per più di mezzo secolo– nella sua officina laboratorio a Pieris – dell’unione tra lavoro manuale ed intellettuale la sua cifra esistenziale. Ma soprattutto un uomo molto positivo, che sapeva giocare, ridere, ed accogliere le persone e la cui casa ed officina era sempre aperta.

La serata sarà l’occasione di leggere alcuni brani del libro da lui scrittoLa fattoria degli animali rossi”, fiaba politica che interroga i grandi temi aperti dall’epilogo del testo di Orwell ovvero perché falliscano le rivoluzioni? E Puntin trova la risposta nella mancanza del superamento della divisione del lavoro, che nessuno di coloro che detengono il potere, riesce ad immaginare. Una fiaba utopistica che fa riflettere e offre un tassello nell’ indagare le grandi domande anche della contemporaneità. La serata sarà accompagnata da alcuni brani selezionati di Gaber, De Andrè, Pietrangeli, Fausto Amodei, ad opera di Roberto Luisa, pianoforte, Adriano Coco violino e voce narrante, del gruppo Barrio Alto e Francesco Gavosto alle percussioni.

L’evento è organizzato da ARCI circolo Curiel, ANPI Sezione di S. Canzian d’Isonzo, Carico Sospeso, Kulturhaus Goerz, Euroafricando.