È più scattante, da 0 a 100 chilometri orari in 4 secondi; più leggera, 15 chilogrammi in meno rispetto all’anno scorso; più aerodinamica, grazie a un nuovo alettone posteriore in fibra di carbonio. Garantisce migliori performance e affidabilità “Serena II Evo”, la nuova monoposto elettrica dell’Università di Udine. È il terzo prototipo progettato e realizzato dagli studenti del team multidisciplinare Uniud E-Racing Team, capofila il Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura. La vettura raggiunge i 120 chilometri orari, ha un motore da 80 chilowatt di potenza (circa 100 cavalli) e pesa 295 chilogrammi. Il valore del progetto è di circa 100 mila euro finanziati dall’Ateneo e dalle 33 aziende ed enti che collaborano e lo sostengono con risorse e in componentistica. Invariati i colori della scuderia – bianco, blu e nero –, la piccola “Formula uno” dell’Ateneo friulano è pronta a scendere nuovamente in pista nei circuiti europei del campionato Formula Student. Si tratta della competizione riservata ai prototipi a propulsione elettrica o tradizionale ideati e costruiti da studenti universitari di tutta Europa. La squadra corse dell’Università di Udine è nata nel 2021 all’Uniud Lab Village, il polo di ricerca applicata e integrata con le imprese dell’Ateneo, e ha debuttato nel campionato nel 2023.

La nuova vettura è stata presentata nell’auditorium della Biblioteca scientifica dell’Ateneo. Erano presenti il rettore, Roberto Pinton; il direttore del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, Alessandro Gasparetto, e il responsabile scientifico del progetto, Luca Casarsa. È intervenuto inoltre il team leader della squadra, Francesco Marcato.

Le sfide di Serena II Evo

La stagione 2025 vedrà il team dell’Università di Udine impegnato in tre appuntamenti internazionali: in Ungheria a metà giugno e a fine luglio, in Italia a metà settembre all’autodromo “Riccardo Paletti” di Varano de’ Melegari.

Le novità

Il modello 2025 della monoposto è l’evoluzione tecnica e progettuale dei due prototipi precedenti. È una vettura a trazione posteriore elettrica, è lunga 2 metri e 906 centimetri, larga 1 metro e 56 centimetri, alta 1 metro e 22 centimetri, con un passo di 1 metro e 61 centimetri. Cinque le principali novità tecniche. Il peso è stato ridotto a 295 chilogrammi, 15 in meno rispetto al modello 2024. È stata migliorata l’aerodinamicità con l’introduzione di una nuova ala posteriore in fibra di carbonio. È stato ottimizzato il rapporto di trasmissione (del gruppo riduttore/differenziale, riducendolo) per consentire migliori accelerazioni. Sono stati applicati nuovi sensori utili alla raccolta dati in tempo reale. Sono stati utilizzati modelli digitali avanzati (basati su dati raccolti in prova e tecnologie di machine learning) per simulare il comportamento della batteria e del gruppo propulsore e quindi ottenere in tempo reale previsioni affidabili sullo stato di carica della batteria.

Competizione internazionale

Il campionato Formula Student vede ogni anno un centinaio di atenei di tutto il mondo sfidarsi nello sviluppo di veicoli a propulsione elettrica, o a combustione interna, completamente progettati e costruiti da studenti. Deriva dall’americana Formula Sae, ideata nel 1981 dall’Università di Austin (Texas). L’obiettivo è promuovere l’innovazione e la ricerca in campo automobilistico e fornire agli studenti un’esperienza pratica per acquisire competenze ingegneristiche e imprenditoriali. Le squadre universitarie partecipanti sono giudicate per la loro abilità nel progettare e costruire una monoposto competitiva e per la loro capacità di presentare efficacemente il progetto. Oltre alle ispezioni tecniche che verificano la conformità al regolamento, gli studenti prendono parte a prove statiche – analisi ingegneristiche ed economico-finanziarie – e a prove dinamiche, dove gareggiano con la vettura. La monoposto deve, in particolare, essere sufficientemente manovrabile da poter affrontare una gimcana e avere una autonomia di almeno 22 chilometri. La sfida si svolge d’estate in diversi Paesi, una decina dei quali in Europa.

Gli amici del progetto

Sono 33 le aziende e gli enti partner che sostengono il progetto fornendo risorse, competenze tecniche, materiali e spazi per lo sviluppo della vettura. Si tratta di: Fondazione Gruppo Pittini, Pmp Industries, Blitz Engineering, Flag-Ms, Ralc Italia, Refrion Gruppo Luve, Advantech Time, Compositech, Lapp, TopShop, Gieffe Racing, Norelem, Banca di Udine, Confindustria, Legea, Angeloni, Dzg Srl, Tektronix, Josoft, Canton Colori, Oerlikon, Gefran, Mts, Maxo Moldings, Lama Fvg, Alfatech, Bacci Trasmissioni, Tecno Cmd, Dama Vino, BeanTech, Admo, Fcs, Man.

L’Uniud E-Racing Team

Il progetto di una squadra corse dell’Università di Udine nasce nell’ottobre 2021 da gruppo di studenti appassionati di ingegneria, motorsport e innovazione. L’Uniud E-Racing Team è oggi composto da oltre 50 studenti provenienti da diversi corsi di laurea: ingegneria, informatica, economia e comunicazione. La squadra è suddivisa in sei reparti specializzati – Telaio, Dinamica del Veicolo, Powertrain, Elettronica, Aerodinamica, Business e Marketing – che collaborano per realizzare ogni componente della vettura. Il team ha sede all’Uniud Lab Village, nel Laboratorio Turbomachinery and Energy Systems che fa riferimento al Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura.

Riconoscimenti

Nel 2023 la squadra ha ottenuto il premio “Electronics Development Process Award”, grazie all’introduzione di un linguaggio di programmazione innovativo per la gestione delle centraline. Nel 2024 ha partecipato alla prestigiosa Formula Student Germany, sfidando le migliori università europee sul circuito di Hockenheim.

Hanno detto

«La nuova versione della monoposto elettrica – ha detto il rettore Roberto Pinton – nasce dall’applicazione virtuosa di un percorso di didattica laboratoriale, che vuole stimolare lo spirito innovativo e la passione degli studenti. Un lavoro di squadra, guidato magistralmente dal professor Luca Casarsa, che si avvale di una vasta rete di collaborazioni con aziende del territorio e non solo, che ringraziamo per l’impegno e la fedeltà con cui seguono il progetto della squadra corse dell’Ateneo. “Serena II Evo” è un altro risultato di grande valore originato dall’Uniud Lab Village, il polo di ricerca avanzata in cui università e imprese lavorano assieme».

Il direttore del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, Alessandro Gasparetto, ha evidenziato che «come una vera scuderia di Formula Uno, il nostro Uniud E-racing Team sfrutta i mesi invernali per lo sviluppo di una nuova evoluzione della monoposto da presentare nelle competizioni estive. Ciò testimonia la solidità e l’approccio di lungo termine del progetto coordinato dal professor Casarsa e dai nostri studenti, appartenenti a numerosi diversi corsi di studio di ingegneria (e non solo), il che rispecchia in pieno lo spirito “politecnico” che si ritrova anche nel nome del nostro Dipartimento».

Il responsabile scientifico del progetto Uniud Racing Team, Luca Casarsa, ha sottolineato che «il principale obiettivo di quest’anno è completare con successo tutte le prove dinamiche, incluso l’impegnativo test di Endurance, migliorando le prestazioni rispetto agli anni precedenti. I dati raccolti in gara, grazie alla nuova sensoristica integrata sulla vettura, ci permetteranno di consolidare alcuni aspetti progettuali per la vettura del 2026, a cui parte della squadra sta già lavorando».