Si è rinnovato nel fine settimana in Val di Zoldo, nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, l’appuntamento con KAILAS FUGA Dolomiti Extreme Trail, l’evento per gli appassionati del trailrunning che si svolge dal 2013 e che di anno in anno ha saputo crescere, raggiungendo in questo 2025 la cifra record di 3.251 iscritti (oltre 30 per cento le donne), richiamando atleti da tutto il pianeta, con tutti i continenti rappresentati e 69 nazioni protagoniste.
Sette le gare programmate tra la giornata di venerdì 6 e quella di domenica 8 giugno, su e giù per i sentieri che si snodano tra vette iconiche, come il Monte Pelmo e il Monte Civetta, e cime meno note ma non per questo meno suggestive, come quelle del Monte Rite (dove è ubicato il Messner Mountain Museum Dolomites), del gruppo del Prampèr, del Moschesin e del Bosconero.
La gara regina era la 103 K, gara di 103 chilometri di sviluppo e oltre 7 mila metri di dislivello. Partenza alle 22 di venerdì per gli oltre 400 iscritti alla gara più massacrante del programma. A vincere è stato, dopo 13 ore 32 minuti e 51 secondi, Nicolas Lemoine, atleta italo francese classe 1996 (è nato a Parigi da padre francese e madre italiana, vive ad Arona con la fidanzata Cloé Laisné, pure lei in gara nella 103 K). Sul secondo e terzo gradino del podio, l’altoatesino Martin Graf (vincitore lo scorso anno), staccato di 24 minuti e 47 secondi, e il trevigiano di Oderzo Andrea Paladin, terzo a 37 minuti e 58 secondi. Tra le donne, vittoria per la francese Kaitlin Allen davanti all’ampezzana Valentina Michielli e alla valdostana Lisa Borzani.
Nella seconda gara per lunghezza e durezza, la 72 K (5 mila metri di dislivello), vittoria per la slovena Tina Satej e per il lombardo – del Team KAILAS – Gionata Cogliati.
Per quanto riguarda la 55 K (3.800 metri di dislivello), la prima nata del programma Dolomiti Extreme Trail, i vincitori sono stati l’olandese Judith Meskers e il bergamasco Luca Arrigoni mentre nella nuova nata, la 35 K 2 mila metri di dislivello), l’hurrà è stato quello della slovacca Michaela Kuchariova e il tedesco Markus Mingo.
Nella giornata di domenica, 8 giugno, KAILAS FUGA Dolomiti Extreme Trail ha vissuto la terza e conclusiva giornata, dedicata alle distanze brevi: 22 K (1.300 metri di dislivello) e 11 K (470 metri di dislivello), oltre che alla Mini DXT per i più piccoli.
Nella 22 K successo per il keniano Benjamin Serem in 1h41’45” e per l’ungherese Kitti Posztos (già vincitrice nel 2024) in 2h04.16. Nella 11 K hurrà per il keniano Ishmael Kalale (53’33” il riscontro cronometrico). e per la bellunese di Auronzo di Cadore Katia Zandegiacomo Mazzon (1h08’33”).
L’edizione 2025 di KAILAS FUGA Dolomiti Extreme Trail, che ha goduto del patrocinio di CONI, Sport & Salute e CIP (Comitato italiano paralimpico), si è confermata una grande, grandissima festa del trailrunning, una festa resa possibile dagli oltre 450 volontari che hanno lavorato in zona partenza e arrivo e lungo il percorso e dalle tante aziende che hanno sostenuto la manifestazione, come Ford che ha rinnovato, ampliandolo, l’impegno in Val di Zoldo, con la fornitura di diversi mezzi per le esigenze logistiche di organizzazione e concorrenti. KAILAS FUGA Dolomiti Extreme Trail è stata una festa del correre in montagna apprezzatissima, una volta di più, dagli stranieri che hanno costituito oltre la metà dei partecipanti. Come detto, 69 i paesi presenti. Il paese più rappresentato è la Francia, con oltre 300 concorrenti, seguita da Spagna, Germania, Olanda e Polonia, con oltre cento concorrenti a testa. Iscritti anche da Arabia Saudita, Thailandia, Réunion, Groenlandia, Costa d’Avorio, Zimbabwe, Libano, Islanda e Cina. Proprio la Cina potrebbe rappresentare un futuro importante per KAILAS FUGA Dolomiti Extreme Trail: non solo perché il title sponsor è (e lo sarà almeno fino al 2027) brand cinese, ma perché si sta lavorando ad ampliare la partecipazione del grande paese orientale in Val di Zoldo e, contestualmente, portare un po’ di Val di Zoldo (e di Italia) negli eventi di trailrunning cinesi: è forte l’interesse di unire sempre più l’Italia alla Cina, costruendo, sulle orme della Via della Seta, la Via dello Sport. «Le Dolomiti e questa gara rappresentano il terreno ideale per la nostra filosofia» commenta Nina Sun, responsabile internazionale di KAILAS. «Queste montagne e Dolomiti Extreme Trail, con le tante condizioni di terreno e ambiente che le caratterizzano, rappresentano qualcosa di sfidante e a noi piacciono le sfide e la ricerca dell’eccellenza. È un legame che vogliamo rafforzare sempre di più».
«Siamo sorpresi dalla grande partecipazione di stranieri, stranieri che rappresentano la metà dei partecipanti e sono, per tutta la Val di Zoldo, un’opportunità di promozione di assoluto interesse» sottolinea Paolo Franchi, coordinatore dello staff organizzativo insieme a Corrado De Rocco. «Si tratta di un successo che ci rende orgogliosi e che vogliamo condividere con ciascuno degli oltre 400 volontari che ci supportano. Da domani saremo già al lavoro per l’edizione 2026, un’edizione che riconfermerà il programma di questo 2025, pur con qualche accorgimento che cercheremo di apportare per rendere ancora più coinvolgente».
Sito ufficiale e classifiche: www.dolomitiextremetrail.com

