Presentati a Trieste nel Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia i risultati del progetto CrossCare 2.0
Il progetto CrossCare 2.0 giunge al suo culmine con l’evento finale “Invecchiamento: Costruire insieme la comunità del futuro”, il 12 giugno 2025 presso la Sala Biasutti del Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia, Piazza dell’Unità d’Italia 1, a Trieste. Un’occasione per presentare i risultati raggiunti, condividere le buone pratiche sviluppate e tracciare le prospettive future dell’assistenza agli anziani nell’area transfrontaliera.
Avviato il 1° ottobre 2023 e in chiusura il 30 giugno, “CrossCare 2.0 – Strategie integrate e condivise per la capitalizzazione del Modello CrossCare”, guidato dalla Cooperativa sociale Itaca, è co-finanziato dal Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027. Il progetto ha affrontato la sfida dell’invecchiamento della popolazione attraverso la cooperazione tra 15 partner di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia, mirando a rafforzare la governance dei processi decisionali pubblico-privati e a migliorare il coordinamento dei servizi sociosanitari per la cura dell’anziano.
I partner di primo livello, oltre alla capofila Cooperativa Itaca, sono Asp ITIS, Ipab Residenza per Anziani Giuseppe Francescon, DEOS celostna oskrba starostnikov d.o.o., Dom starejših občanov DSO Grosuplje e Azienda speciale Don Moschetta. Partner associati: Azienda sanitaria Friuli Occidentale, Azienda unità locale Socio Sanitaria 4 Veneto Orientale, Comune di Portogruaro, Comune di Sacile, Federsanità ANCI Friuli Venezia Giulia, Servizio Sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo, Združenje koncesionarjev domov za starejše, Zavod Aktivna Starost so.p., Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina.

AGENDA
10:00-11:00, SALUTI DI BENVENUTO:
Riccardo Riccardi, Assessore regionale alla salute, politiche sociali e disabilità, delegato alla Protezione civile, Regione Friuli Venezia Giulia
Suzi Kvas, Segretario Generale, Camera Sociale di Slovenia
Massimo Tuzzato, Vicepresidente Cooperativa sociale Itaca, Lead partner
Aldo Pahor, Presidente Asp ITIS
Claudia Ferluga, Segretariato Congiunto, Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027
11:00-12:30, UN PONTE TRA ITALIA E SLOVENIA PER IL BENESSERE DEGLI ANZIANI:
CrossCare 2.0 – Strategie integrate e condivise per la capitalizzazione del Modello CrossCare, Azzurra Lanfranconi, Project manager, Cooperativa sociale Itaca
Le Linee guida transfrontaliere del Modello CrossCare, Miha Kranic, Direttore DEOS – celostna oskrba starostnikov
I Patti di comunità in Friuli Venezia Giulia e in Veneto, Chiara Perazzolo, Care manager Residenza Francescon
I Patti di comunità in Slovenia, Metka Velepec Šajn, Direttore Dom starejših občanov Grosuplje
L’esperienza del Portierato sociale, Francesco Mosetti, Care manager, Asp ITIS
La ricaduta dei Protocolli: Neuro moto cognitivo, Arco terapeutico/Schema polare, Meditazione trascendentale, Maura Murgia, Care manager, Cooperativa sociale Itaca; Alessandra Parussolo, Assistente sociale, Servizio sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo; Raffaella Barro, Direttore Don Moschetta; Lorenza Fiorentino, Coordinatrice centro diurno Comune di Sacile
12:30-13:00, CONCLUSIONI:
Anna La Diega, Direttrice Generale Cooperativa sociale Itaca
Maria Teresa Agosti, Direttrice Generale Asp ITIS
Claudia Ferluga, Segretariato Congiunto, Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027
IL VALORE AGGIUNTO: INNOVAZIONE E BENEFICI PER LA COMUNITÀ
CrossCare 2.0 si distingue per il suo approccio innovativo all’assistenza agli anziani, centrato sulla creazione di un sistema di cura più efficace, integrato e personalizzato. Il progetto ha introdotto il Modello CrossCare 2.0, che mette al centro la persona anziana e la sua famiglia, promuovendo la collaborazione tra professionisti di diverse discipline e la continuità assistenziale tra i servizi. Un elemento chiave di questa innovazione è la figura del Care Manager, che coordina il percorso di cura e garantisce un supporto su misura per le esigenze di ogni individuo.
Inoltre, CrossCare 2.0 ha promosso la realizzazione di Patti di Comunità, accordi territoriali che coinvolgono una pluralità di attori (enti pubblici, privati, del terzo settore, cittadini) per costruire una rete di sostegno intorno all’anziano e favorire l’invecchiamento attivo. Questo approccio ha generato benefici concreti per gli anziani, migliorando la qualità di vita, promuovendo l’autonomia e contrastando l’isolamento sociale. Allo stesso tempo, il progetto ha rafforzato la capacità delle comunità di prendersi cura dei propri anziani, creando un modello di welfare più partecipativo e sostenibile.
OBIETTIVI E RISULTATI DEL PROGETTO CROSSCARE 2.0
CrossCare 2.0 ha perseguito una serie di obiettivi strategici per migliorare l’assistenza agli anziani nell’area transfrontaliera. I risultati raggiunti nei territori di Sacile, Portogruaro, Caorle, Lubiana e Grosuplje testimoniano l’efficacia dell’approccio adottato e l’impatto positivo del progetto sulle comunità coinvolte.
RAFFORZAMENTO DELLA COOPERAZIONE E DELLA GOVERNANCE. L’obiettivo era rafforzare la cooperazione e la governance dei processi decisionali pubblico-privati tra istituzioni e operatori chiave dei servizi sociosanitari per la cura dell’anziano nell’Area di Programma. I risultati hanno portato alla creazione di una rete transfrontaliera di 15 partner attivi nel settore dell’assistenza agli anziani, all’implementazione di meccanismi di coordinamento e collaborazione tra i diversi livelli istituzionali e organizzativi, alla promozione di un dialogo costante tra enti pubblici, privati e del terzo settore per la definizione di politiche e servizi più efficaci.
SVILUPPO E IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO CROSSCARE 2.0. L’obiettivo prevedeva di sviluppare e implementare un modello di presa in carico integrata e personalizzata dell’anziano e della sua famiglia, in grado di rispondere alle esigenze specifiche di ogni individuo. I risultati hanno condotto alla definizione del Modello CrossCare 2.0, un approccio innovativo che pone al centro la persona anziana e la sua qualità di vita; alla sperimentazione del Modello in diversi contesti territoriali, con il coinvolgimento di operatori, anziani e caregiver; alla valutazione dell’efficacia del Modello e identificazione delle buone pratiche per la sua replicabilità.
REALIZZAZIONE DEI PATTI DI COMUNITÀ. Se l’obiettivo era promuovere la creazione di Patti di Comunità a livello locale per favorire la coesione sociale e costruire una rete di sostegno intorno alla persona anziana, i risultati hanno portato alla stipula di Patti di Comunità in diverse località di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia, con l’adesione di oltre 50 tra enti e organizzazioni. Ma anche all’attivazione di processi partecipativi che hanno coinvolto cittadini, associazioni, servizi sociali e sanitari nella definizione di azioni condivise, ed al miglioramento dell’assistenza domiciliare, promozione dell’invecchiamento attivo, sostegno ai caregiver e contrasto all’isolamento sociale grazie all’azione dei Patti di Comunità.
FORMAZIONE E RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE. L’obiettivo previsto era rafforzare le competenze degli operatori e dei caregiver per garantire un’assistenza di qualità e promuovere l’innovazione nel settore. I risultati raggiunti hanno portato all’organizzazione di corsi di formazione congiunti sui metodi e gli approcci CrossCare®, rivolti a operatori sociosanitari e volontari; alla diffusione di buone pratiche e strumenti innovativi per la cura dell’anziano, attraverso i Protocolli Neuro moto cognitivo, Arco terapeutico/Schema polare, Meditazione trascendentale; all’aumento della consapevolezza sul tema dell’invecchiamento e sulla necessità di un approccio centrato sulla persona.
Il MODELLO CROSSCARE 2.0 si basa su una serie di principi chiave, tra cui la centralità della persona, l’anziano viene posto al centro del processo di cura, tenendo conto dei suoi bisogni, desideri e aspettative; l’approccio multidisciplinare, l’assistenza è fornita da un’équipe di professionisti di diverse discipline (medici, infermieri, assistenti sociali, ecc.) che lavorano in modo coordinato; la continuità assistenziale, viene garantita una presa in carico continuativa dell’anziano, dal domicilio alle strutture residenziali, assicurando un passaggio fluido tra i diversi livelli di cura; il coinvolgimento della famiglia, che è considerata parte integrante del sistema di cura e viene coinvolta attivamente nel processo decisionale; la valorizzazione delle risorse territoriali, vengono attivate e messe in rete le risorse presenti nella comunità (volontariato, associazioni, servizi sociali, ecc.) per fornire un supporto completo all’anziano.
I PATTI DI COMUNITÀ, realizzati nell’ambito di CrossCare 2.0, rappresentano un’innovazione significativa nel panorama dell’assistenza agli anziani. Si tratta di accordi territoriali che coinvolgono una pluralità di attori (enti pubblici, privati, del terzo settore, cittadini) e che mirano a costruire una rete di sostegno intorno alla persona anziana. I Patti hanno favorito la mappatura dei bisogni e delle risorse, sono state individuate le esigenze degli anziani e le risorse disponibili sul territorio per rispondere a tali esigenze; la definizione di azioni condivise, sono state elaborate azioni concrete per migliorare l’assistenza domiciliare, promuovere l’invecchiamento attivo, sostenere i caregiver e prevenire l’isolamento sociale; il rafforzamento della collaborazione, è stata promossa la collaborazione tra i diversi attori coinvolti, creando una rete di sostegno integrata e capillare; la sensibilizzazione della comunità, è stata aumentata la consapevolezza della comunità sul tema dell’invecchiamento e sull’importanza di prendersi cura degli anziani.
L’esperienza del PORTIERATO SOCIALE portata avanti a Trieste è quella di un modello di intervento di comunità che mira a supportare le persone fragili e vulnerabili, in particolare gli anziani, attraverso la creazione di una rete di prossimità e l’offerta di servizi di accompagnamento, ascolto e orientamento. L’esperienza si è concentra sulla presa in carico di anziani fragili residenti nel rione di Barriera Vecchia. Nel corso del progetto, ha registrato circa 600 contatti, costruito una solida rete di volontari con diverse competenze, effettuato una mappatura dettagliata dei bisogni del territorio e implementato una serie di azioni concrete. Tra queste spiccano l’organizzazione di attività ginniche per promuovere il benessere fisico, incontri di socializzazione per contrastare l’isolamento e la definizione di piani di intervento personalizzati per rispondere in modo efficace alle specifiche necessità di ciascun anziano. Al Portierato Sociale si alternano quotidianamente professionisti di enti pubblici che hanno sottoscritto il Patto di Comunità e volontari della rete di prossimità.
CrossCare 2.0 ha dimostrato che è possibile costruire un modello di assistenza più efficace e sostenibile, in grado di rispondere alle sfide dell’invecchiamento della popolazione, i risultati raggiunti sono frutto di un intenso lavoro di collaborazione tra partner italiani e sloveni, che hanno messo a disposizione le proprie competenze e risorse per raggiungere un obiettivo comune: migliorare la qualità di vita degli anziani.
L’evento finale di Trieste rappresenta un momento importante per fare il punto sul lavoro svolto e per guardare al futuro. La sfida dell’invecchiamento della popolazione è destinata a diventare sempre più rilevante nei prossimi anni, e sarà fondamentale continuare a investire in modelli di assistenza innovativi e integrati. CrossCare 2.0 ha posto le basi per un cambiamento positivo, ma è necessario proseguire su questa strada, rafforzando la collaborazione tra i diversi attori e promuovendo una cultura della cura e della solidarietà.
Il Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027 è un programma di cooperazione transfrontaliera europea. Attraverso il finanziamento di progetti di cooperazione tra partner italiani e sloveni, il Programma arricchisce il territorio transfrontaliero con azioni e investimenti congiunti per migliorare la qualità della vita della popolazione, tutelando e promuovendo anche il patrimonio culturale e naturale. Maggiori informazioni: www.ita-slo.eu.
Il progetto CrossCare 2.0. è finanziato dal Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027 del Fondo europeo di sviluppo regionale. Projekt CrossCare 2.0. financira Program Interreg VI-A Italia-Slovenija 2021-2027, iz Evropskega sklada za regionalni razvoj.