Chiusa con successo la decima edizione. Migliaia di persone per tre giorni di “follie di vento” in Piazza Unità
Quando anche l’ultima girandola è stata accaparrata, erano passati solo una ventina di minuti dall’apertura dell’asta benefica di Boramata. Così domenica in piazza Unità la manifestazione dedicata al vento di Trieste ha stabilito un nuovo record: tutte le girandole sono andate letteralmente “a ruba” in tempi da Guinness, trasformate in gesti concreti di solidarietà per la Fondazione Monticolo&Foti. Un epilogo perfetto per la decima edizione della festa del vento più amata d’Italia, che per tre giorni ha trasformato il salotto buono di Trieste in un caleidoscopio di emozioni, colori e partecipazione straordinaria.
Non era mai stata così rapida la “sparizione” delle iconiche sculture cinetiche che hanno danzato per cinquanta ore ininterrotte al ritmo del borino giuliano. Famiglie triestine, turisti incantati, collezionisti affezionati e nuovi appassionati si sono contesi questi pezzi unici di arte partecipata, consapevoli di portare a casa non solo un souvenir, ma un frammento di quella magia che solo Trieste sa creare quando celebra il suo vento.

Dieci Anni di “Follie di Vento”
Federico Prandi, ideatore e anima di Boramata insieme a Rino Lombardi, traccia il bilancio di questo decennio straordinario: “Salutiamo e ringraziamo tutti per questi dieci anni di follie di vento e solidarietà. Con questa edizione abbiamo raggiunto un traguardo importante: a breve a Opicina aprirà il nuovo Borarium. Grazie ai visitatori, al Comune e a tutti nostri partner, alle tante associazioni con cui abbiamo collaborato. Abbiamo cercato di dare vita ogni anno a piccole follie di vento nella città della Bora: dal BoraBox agli aquiloni, dai podcast che raccontano il vento allo yoga tra le girandole, per concludere sempre all’insegna della solidarietà”. È stata un’edizione da record sotto ogni punto di vista: le girandole sistemate tra Trieste e Opicina, sommate al centinaio pronto per la trasferta di Tarvisio, hanno rappresentato il numero più alto mai raggiunto e anche l’affluenza ha superato ogni aspettativa, con i visitatori che si sono alternati per due giorni tra Piazza Unità e Opicina, dove l’installazione gemella ha anticipato la futura espansione del Museo della Bora.
Solidarietà che Trasforma
Elisabetta Venchiarutti della Fondazione Monticolo&Foti non nasconde una commossa soddisfazione per il risultato dell’asta di domenica: “Sono entusiasta della grandissima partecipazione che c’è stata dal territorio, dalla comunità e anche dai turisti che abbiamo incontrato. Le girandole sono terminate in tempi record e le persone sono state molto felici di conoscere anche le attività della Fondazione”. Il ricavato dell’asta avrà un impatto concreto e innovativo: “Il 100% dei fondi raccolti finanzierà un nuovo progetto di autonomia abitativa per ragazzi con disabilità, mirato a favorire la loro indipendenza nella preparazione dei pasti”, spiega Venchiarutti.

Un’Eredità che Continua
Il successo di questa decima edizione conferma Boramata come uno degli eventi più originali del panorama culturale italiano. In dieci anni, la manifestazione ha sostenuto diverse realtà benefiche – da De Banfield al Burlo, passando per Luchetta, ABC bambini chirurgici, Bambini del Danubio, Oltre quella sedia, Trieste entra in gioco, Astad Rifugio animali, Associazione endometriosi Fvg e Fondazione Carlo Melzi – dimostrando come la cultura possa essere vettore di solidarietà concreta.
Le girandole realizzate in questi dieci anni da Edilmaster sono ormai diventate un simbolo riconoscibile di Trieste nel mondo, ambiti souvenir che portano un pezzo di bora giuliana nelle case di collezionisti da tutta Europa. L’esperienza dello yoga mattutino di sabato, le spettacolari esibizioni di aquilonismo acrobatico di Sara Rizzetto, i podcast live che hanno raccolto storie e testimonianze: ogni elemento ha contribuito a creare un’esperienza multisensoriale che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, cultura e divertimento, arte e solidarietà.
L’Avventura Continua a Tarvisio
Ma l’avventura delle girandole non finisce qui. Dal 5 al 13 luglio, la magia di Boramata si trasferirà a Tarvisio, dove le sculture cinetiche porteranno un soffio di bora triestina tra le montagne del Tarvisiano, grazie alla partnership consolidata con il Comune alpino. Mentre Piazza Unità torna alla sua quotidianità, nelle case dei triestini e dei turisti che hanno partecipato all’asta centinaia di girandole continuano a girare sui balconi, nei giardini, sui davanzali, portando ovunque il ricordo di queste giornate di “follie di vento” e la soddisfazione di aver contribuito a un progetto di inclusione sociale.
Prossimo appuntamento: Tarvisio, 5-13 luglio 2025 Info: https://museobora.org/ Fondazione Monticolo&Foti ETS: progetti di inclusione sociale
