Quattro concerti a ingresso libero promossi dall’Associazione Musica Libera in collaborazione con Museo della Comunità Ebraica di Trieste, Comunità Ebraica di Trieste e Festival Viktor Ullmann

Si terrà dal 24 giugno al 3 luglio 2025 la XVIII edizione del Festival di musica e cultura ebraica “Erev/Layla” Nuove Tracce verso Gerusalemme organizzato dall’Associazione Musica Libera in collaborazione con Museo della Comunità Ebraica di Trieste, Comunità Ebraica di Trieste e Festival Viktor Ullmann e con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – IO SONO FRIULI VENEZIA GIULIA e de Le Fondazioni Casali.

La rassegna, che sarà ospitata sulla Terrazza del Museo Ebraico “Carlo e Vera Wagner” di via del Monte, 3 Trieste e ha visto finora la presenza di numerosissimi artisti che si sono occupati di musica e cultura ebraica, molti dei quali provenienti anche dall’estero, proporrà anche in questa edizione quattro concerti a ingresso libero.

Ad aprire la ressegna martedì 24 giugno saranno gli allievi del pianista Pierpaolo Levi che nello spettacolo “Giovani Pianisti sul Palco”, svolto in collaborazione con l’Associazione Nives Caetani Buzzai, proporranno una raccolta di musica “degenerata”, composta da musicisti che hanno vissuto la persecuzione durante la Seconda Guerra Mondiale.  Da anni il pianista, stretto collaboratore del Festival Viktor Ullmann, fa studiare ed eseguire ai propri allievi musiche di autori ebrei considerati “degenerati”.

Giovedì 26 giugno sarà la volta del Duo Brandi/Chiarini che, in una serata dal titolo “Lirismo Proibito”, darà vita a un percorso musicale che attraversa il Novecento europeo mettendo al centro la voce del sassofono, simbolo di un’espressione lirica negata o ostacolata e darà voce a compositori che hanno vissuto l’esperienza della censura, dell’emarginazione o dell’esilio. “Lirismo Proibito” è un viaggio attraverso quattro voci differenti, ma unite da una comune ricercar dibellezza, ironia e verità in tempi difficili. Un concerto che invita all’ascolto non solo della musica, ma anche delle storie che essa porta con sé. Il Duo Brandi-Chiarini, composto da Riccardo Brandi ai sassofoni e Giulio Chiarini al pianoforte, nasce nell’estate del 2022 dalla collaborazione artistica e dall’amicizia consolidata durante gli anni di studio presso il Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo. La loro sinergia si propone di esplorare e diffondere la musica per questa formazione, che, grazie alla sua grande versatilità e modernità, spazia con naturalezza tra i più diversi stili musicali, dal classico al contemporaneo.

Martedì 1° luglio il Trio composto da Valeria Mela, mezzosoprano, Valentina Renesto, sax alto e soprano e Giuseppe Bruno, pianoforte accompagnati dalla voce recitante di Delfo Menicucci, offrirà “Un omaggio a Viktor Ullmann 1898-1944”: con questo concerto l’associazione MusicArtemia esplorerà la produzione musicale del geniale e sfortunato compositore, protagonista della straordinaria esplosione creativa del campo-ghetto di Theresienstadt al quale è intitolato il Festival dedicato alla musica degenerata, concentrazionaria e dell’esilio.

Ullmann deve la sua crescente notorietà alla scoperta del “Kaiser von Atlantis”, composto a Terezin e non eseguito fino al 1975; da allora, quest’opera è sempre più presente nei teatri di tutto il mondo, e ha quindi creato una crescente curiosità verso il resto della sua produzione. Allievo di Schönberg, dopo opere decisamente atonali come le “Variationen und Doppelfuge über ein Thema von Arnold Schönberg”, Ullmann produce lavori di taglio decisamente più popolare come la “Rapsodia” per saxofono e orchestra (1940), oggi in programma nella versione con pianoforte.  Le opere composte a Terežin tra il 1942 e la sua deportazione ad Auschwitz del 16 ottobre 1944 mostrano l’evidente necessità di comunicare in maniera chiara e immediata con i compagni di prigionia. Tuttavia, lo stile non diventa mai ovvio, l’espressione è veicolata con mezzi armonici di grande rigore ed eleganza. Il “Melodram” su testo di R.M. Rilke (ispirato al tragico destino di un suo antenato caduto in guerra nel 1663) è una delle composizioni estreme di Ullmann (estate 1944), che la dedicò alla moglie per il suo compleanno. Sicuramente avrebbe voluto produrne una orchestrazione completa, ma la versione pianistica è comunque di grande bellezza ed efficacia. Qu,i come nel Kaiser, i modelli da emulare sembrano Berg e Mahler, i due compositori che forse più di tutti gli altri hanno saputo portare la sofferenza umana nell’espressione musicale.

Il Trio è nato nel 2023 come sviluppo di programmi che incrociano il tipico recital vocale con l’altrettanto tipico concerto da camera strumentale. In particolare ha appurato non solo come e quanto una canzone di Kurt Weill, ad esempio, possa arricchirsi con l’intervento del sax, ma anche come lo strumento a fiato possa creare relazioni con mondi molto lontani, vista la sua possibilità di inglobare i repertori dell’oboe, del clarinetto, del corno oltre, ovviamente, al proprio.

A chiudere la rassegna, giovedì 3 luglio saranno i “Suoni della Murgia” (Maria Moramarco, voce e testi, Luigi Bolognese, chitarra classica e preparate, Francesco Marcello, sette percussioni etniche e Angelo Michele Di Donna, voce recitante) che presenteranno “Il grano il cielo il filo spinato. Visioni e Memoria dei prigionieri del Campo 65”, progetto artistico dedicato all’Assenza della propria libertà dell’innaturale prigionia a cui sono stati sottoposte 12.000 persone provenienti da ogni parte del mondo. Un racconto sottolineato da canzoni di grande impatto evocativo.

Tra il 1941 e il 1942, in piena era fascista, tra le città di Altamura e Gravina, fu ultimato un nuovo campo militare su un’area di 31 ettari. Comprendeva 36 baracche che contenevano fino a 12.000 prigionieri di guerra alleati (britannici, sudafricani, neozelandesi, canadesi, ciprioti e palestinesi) provenienti principalmente dal fronte di guerra del Nord Africa. Esso divenne il più grande campo per prigionieri di guerra Alleati in mano italiana della Seconda Guerra Mondiale. Fino al settembre del 1943 gli internati, poco più che ragazzi spesso volontari, vissero lì in condizioni difficili: cronica mancanza di cibo, acqua e igiene. Nonostante tali difficoltà, i prigionieri riuscivano a trovare il modo e la forza di organizzare attività ricreative che facessero loro dimenticare lo stato di prigionia: incontri di pugilato, spettacoli teatrali e musicali per via di una band musicale costituitasi tra prigionieri “I camposicians”. Nell’autunno del 1943 il Campo 65 fu evacuato. Dopo una breve occupazione nazista, da li a pochi mesi fu rioccupato dalle forze alleate che vi stabilirono un centro di addestramento per partigiani jugoslavi, uomini e donne, da inviare nei Balcani per combattere l’invasore nazista: le famose Brigate d’Oltremare”. Qualche anno dopo la fine della guerra, nel novembre 1950, il campo, fu ceduto al Ministero dell’Interno per essere trasformato in centro raccolta profughi ospitando, dal 1951 al 1962, profughi rimpatriati dall’Africa, Venezia Giulia e dalla costa Dalmata.

“Erev/Layla” Nuove Tracce verso Gerusalemme – commenta il direttore artistico, Davide Casali – è un festival culturalmente molto evoluto, con musiche che abbracciano tutto il mondo ebraico e di rara esecuzioine e che vede la partecipazione di giovani musicisti, uomini e donne provenienti da tutta Europa che eseguono una musica senza confini che ci riporta alla cultura ebraica degli anni passati e quella che ancora oggi si può conoscere attraverso la cultura e la musica. Da anni il Museo “Carlo e Vera Wagner” collabora con noi alla realizzazione di questa manifestazione che assieme alle varie attività della realtà museale Ebraica di via del Monte rendono Trieste uno spazio culturale assolutamente da visitare e conoscere”.                                                                                                                                                                 

L’ingresso ai concerti, che inizieranno tutti alle ore 21.00, è libero e gratuito fino a esaurimento posti.

I concerti si terranno anche in caso di maltempo in una struttura al coperto.

Per informazioni:  [email protected], cell. 3400813203 o www.museoebraicoditrieste.it

Programma

Martedì 24/6 GIOVANI PIANISTI SUL PALCO
Gli allievi del pianista Pierpaolo Levi propongono una raccolta di musica “degenerata”, composta da musicisti che hanno vissuto la persecuzione durante la Seconda Guerra Mondiale

Giovedì 26/6 DUO BRANDI / CHIARINI – LIRISMO PROIBITO
Il Duo propone un percorso musicale che attraversa il Novecento europeo mettendo al centro la voce del saxofono, simbolo di un’espressione lirica negata o ostacolata, e dando voce a compositori che hanno vissuto l’esperienza della censura, dell’emarginazione o dell’esilio.

Martedì 1/7 UN OMAGGIO A VIKTOR ULLMANN
Con questo concerto l’associazione MusicArtemia esplora la produzione musicale di questo geniale e sfortunato compositore, protagonista della straordinaria esplosione creativa del campo-ghetto di Theresienstadt.

Giovedì 3/7 SUONI DELLA MURGIA “IL GRANO IL CIELO IL FILO SPINATO Visioni e Memoria dei prigionieri del Campo 65.”
Il progetto artistico è dedicato all’Assenza della propria libertà dell’innaturale prigionia a cui sono stati sottoposte 12.000 persone provenienti da ogni parte del mondo.