Sarà la giornalista Monica Giandotti, volto noto dell’approfondimento giornalistico della tv italiana, alla conduzione, sabato 28 giugno, della cerimonia di consegna del Premio Hemingway 2025 a Lignano Sabbiadoro. Già alla guida di alcuni tra i più importanti programmi di informazione nel day time, da Unomattina ad Agorà, negli ultimi due anni Monica Giandotti è stata prima al timone di Lineanotte, lo storico contenitore di approfondimento del Tg3, per subentrare nelle ultime settimane alla conduzione di un altro notissimo “daily” dell’informazione tv, Tg2Post, striscia quotidiana nell’access prime time di Rai Due. Appuntamento quindi sabato 28 giugno, alle 20.30 al Cinecity, per una premiazione che si trasformerà in un vero e proprio “talk” di approfondimento, con cinque protagonisti d’eccezione. Sono infatti la scrittrice la scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett per la Letteratura, la giornalista Cecilia Sala nella sezione Testimone del nostro tempo, lo scienziato Premio Nobel Venki Ramakrishnan nella categoria Avventura del pensiero, la scrittrice Felicia Kingsley nella sezione Lignano per il Futuro 2025 e Cesare Gerolimetto  per la Fotografia/Fotolibro i vincitori della 41^ edizione del Premio Hemingway, promosso dal Comune di Lignano Sabbiadoro con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia (Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive e Turismo), in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.it. Insieme ai vincitori, converseranno con Monica Giandotti i componenti della Giuria del Premio: il presidente Alberto Garlini, con Gian Mario Villalta e Italo Zannier. La partecipazione all’evento è libera, con possibilità di prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili, sul sito www.premiohemingway.it

Alla cerimonia conclusiva del 41° Premio Hemingway assisterà anche il nipote di Ernest Hemingway, John Patrick Hemingway, scrittore e giornalista, figlio di Gregory Hemingway. Classe 1960, nato a Miami in Florida, a partire dagli anni ’80 ha vissuto per quasi due decenni a Milano. Nel 2007 aveva pubblicato presso la casa editrice americana Lyon Press il libro “Strange tribe: a family memoir”, edito in Italia come “Una strana tribù. Memorie di famiglia” (Marlin 2018), un amarcord nel quale ha riunito ricordi, aneddoti e riflessioni intorno alle vicissitudini della sua famiglia. Ha poi scritto e pubblicato diversi romanzi: “Bacchanalia: a Pamplona story “, dedicato alle vicende di un gruppo di amici alla Fiesta de San Fermin a Pamplona, set iconico del romanzo “Festa” di Ernest Hemingway; quindi il noir “Murder on the Florida Straits”, ambientato nella Florida hemingwayana di “Avere e non avere”. Lo scorso anno ha firmato il sequel “Ron Echevarría: a Miami story”, sempre a tinte noir, ambientato nella Florida del nostro tempo. John Hemingway seguirà quindi le fasi portanti della 41^ edizione del Premio dedicato a Ernest Hemingway, una tre giorni preceduta dall’evento scenico di mercoledì 25 giugno (ore 20.45, Cinecity), la lettura teatrale de Il vecchio e il mare proposta da uno degli interpreti più noti della scena italiana, l’attore Sebastiano Somma che cura anche la regia dell’evento, e sarà affiancato dall’attore Francesco Gojak e dal flautista Roberto Fabbriciani. Alla fine della sua grande carriera di scrittore, Ernest Hemingway consegnava il capolavoro Il vecchio e il mare, nel quale rileggeva i temi portanti della sua ispirazione, inserendoli nella cornice simbolica di un’epica individuale, impreziosita dall’eco dei grandi modelli letterari, come Moby Dick. Il vecchio pescatore cubano Santiago sfida così le forze incontenibili della natura nella disperata caccia a un enorme pescespada dei Caraibi, e poi nella lotta, quasi letteralmente a mani nude, contro gli squali che, un pezzo alla volta, gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della riuscita nell’impresa.