Già operativa tra Padova e Venezia, è stata sviluppata da Regione del Veneto, CAV e Università di Padova
Una rete di comunicazione all’avanguardia, che garantisce uno scambio sicuro e inviolabile di dati tra istituzioni, aziende e cittadini: si chiama VenQCI (Veneto Quantum Communication Infrastructure) ed è la prima rete quantistica regionale d’Italia. Progettata e realizzata da Regione del Veneto, CAV – Concessioni Autostradali Venete e Università degli Studi di Padova, la rete è già attiva tra le province di Padova e Venezia e punta a rafforzare la sicurezza e l’affidabilità delle comunicazioni digitali.
La presentazione ufficiale si è tenuta oggi presso la sede di CAV, alla presenza dell’Assessore al Bilancio, alla Programmazione e all’Innovazione digitale della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, dell’Amministratore Delegato di CAV, Maria Rosaria Anna Campitelli, della Presidente di VSIX, Eleonora Di Maria, e del professore ordinario di Fisica Sperimentale nonché Direttore del Centro per le tecnologie quantistiche (QTech) dell’Università degli Studi di Padova, Paolo Villoresi, responsabile tecnico del progetto.
VenQCI si basa su tecnologie che sfruttano i principi della meccanica quantistica per generare e distribuire chiavi crittografiche in grado di proteggere le comunicazioni da qualsiasi tentativo di intercettazione o manomissione. Mentre le reti che utilizzano chiavi crittografiche classiche per la cifratura potrebbero essere vulnerabili nel lungo periodo a causa dell’evoluzione della potenza di calcolo, le chiavi quantistiche garantiscono una protezione intrinseca, poiché qualsiasi tentativo di accesso illecito altera irrimediabilmente i dati, rendendo evidente l’attacco. La rete VenQCI è composta da cinque nodi quantistici distribuiti su un’area di circa 40 chilometri tra le province di Padova e Venezia:
- VEGA – sede della Regione del Veneto
- Sede CAV di Marghera
- Casello autostradale di Padova Est
- Centro VSIX – Università di Padova
- Centro QuTech – Università di Padova
Ogni nodo è dotato di dispositivi per la generazione e lo scambio di chiavi quantistiche, forniti dall’azienda veneta ThinkQuantum già integrati con sistemi CISCO pet la cifratura del traffico su reti Layer 2 / 100GE, rendendo la rete operativa e pronta all’uso. Il progetto è solo all’inizio: i prossimi sviluppi prevedono l’estensione della rete quantistica a tutto il territorio regionale, l’estensione interregionale (Sud, Ovest, Nord, Nord/Est) ed internazionale attraverso il segmento Spazio con connessioni satellitari., con l’obiettivo di elevare i livelli di cybersicurezza in tutti i settori strategici dalle pubbliche amministrazioni, ai servizi e all’industria. In un contesto in cui la sicurezza digitale è sempre più cruciale – per la pubblica amministrazione come per le imprese e i cittadini – questa iniziativa rappresenta un passo avanti decisivo. CAV, da sempre attiva nella ricerca e nello sviluppo tecnologico, ha messo a disposizione del progetto la propria competenza nel campo delle smart roads, della guida autonoma e della gestione dei dati, a beneficio dell’intero ecosistema regionale.
“Le comunicazioni digitali affidabili e sicure- commenta l’AD di CAV, Maria Rosaria Anna Campitelli – rivestono un ruolo strategico anche nel settore delle infrastrutture e dei trasporti. Da sempre impegnati nella ricerca e nello sviluppo tecnologico in questi ambiti, abbiamo messo a disposizione del territorio le nostre migliori competenze. Ringrazio la Regione del Veneto e l’Università di Padova, eccellenza nazionale e Internazionale, per la collaborazione dimostrata su una progettualità, oggi realtà, dall’enorme potenziale applicativo”.