Presentato il calendario di performance teatrali e di laboratori che coinvolgeranno le comunità di Cormons, Gradisca d’Isonzo, Romans d’Isonzo, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, Staranzano, Turriaco
FVG – Non tutti i confini dividono. Alcuni uniscono, fanno nascere dialoghi, creano nuove possibilità. È da questa visione che prende slancio la seconda fase di Limitless, il progetto internazionale della Compagnia BRAT – realizzato in collaborazione con Unima Ukraine, con il patrocinio di Unima Italia, il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e di GO!2025, in partenariato con i Comuni di Cormons, Gradisca d’Isonzo, Romans d’Isonzo, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, Staranzano, Turriaco – che farà dell’arte uno strumento per superare barriere e costruire connessioni.
LA SECONDA FASE DEL PROGETTO – Terminata la prima fase del progetto – che ha visto l’organizzazione di un laboratorio destinato a professionisti e artisti in formazione, con la partecipazione di quattro giovani talenti provenienti dalle principali accademie teatrali ucraine – nelle prossime settimane sarà la volta di quattordici eventi di teatro sensoriale e dei relativi laboratori (tre in totale): un programma ricco di esperienze inclusive, sensoriali e partecipate. Come è stato spiegato in occasione della conferenza stampa di presentazione ospitata dal Comune di Gradisca d’Isonzo alla presenza di Marco Zanolla, assessore alla cultura, del Comune di Gradisca d’Isonzo; Eugenia Manià, consigliera del Comune di Turriaco; e dei direttori artistici Agata Garbuio e Claudio Colombo. Per l’occasione sono intervenute, online, anche le registe ucraine Kateryna Lukianenko, ideatrice del progetto “Sixth Sense” e Daria Ivanova-Hololobova, coordinatrice del programma internazionale del progetto.
«Il progetto Limitless, promosso dalla Compagnia BRAT con il patrocinio del Comune di Gradisca d’Isonzo, rappresenta un ulteriore passo nel percorso che la nostra comunità sta compiendo per rendere la cultura sempre più accessibile, inclusiva e aperta alla partecipazione di tutte e tutti – ha precisato Marco Zanolla, Assessore alla Cultura di Gradisca d’Isonzo -. A partire dal programma Zero Gradi di Separazione, inserito nel Festival In\Visible Cities e oggi giunto alla sua terza edizione – ha proseguito Zanolla – Gradisca ha scelto di sostenere con convinzione progettualità che sappiano coniugare arte contemporanea, innovazione e inclusione. Sixth Sense si inserisce pienamente in questa visione. Essere tra i partner di questo progetto conferma l’importanza di costruire reti culturali solide e condivise. In questo senso, Sixth Sense si pone in continuità con il recente riconoscimento del progetto Art Without Borders, ideato e coordinato dal Comune di Farra d’Isonzo e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia: un’esperienza che rafforza il tessuto locale e promuove una cultura senza confini, anche dal punto di vista dell’accessibilità».
«È con grande orgoglio che il Comune di Turriaco accoglie e sostiene la collaborazione con il progetto internazionale Limitless, e in particolare con la sua sezione “Sixth Sense”, dedicata al teatro sensoriale. Questa iniziativa rappresenta molto più di una forma artistica innovativa: è un’esperienza che parla al cuore e ai sensi, capace di superare le barriere linguistiche, culturali e fisiche. “Sixth Sense” invita ogni spettatore a esplorare il teatro da una prospettiva nuova e profondamente inclusiva. Siamo felici di contribuire a dare visibilità a un progetto che promuove una maggiore consapevolezza sulle sfide quotidiane affrontate dalle persone con disabilità visive. Ringraziamo le registe e tutti coloro che rendono possibile questa esperienza unica. La loro presenza a Turriaco è un arricchimento per la nostra comunità e un esempio concreto di come l’arte possa creare connessioni autentiche e inclusive», ha sottolineato Eugenia Manià, consigliere comunale a Turriaco.
«La creazione di spettacoli di questo tipo è particolarmente rilevante – hanno dichiarato Kateryna Lukianenko e Daria Ivanova-Hololobova -, poiché le tematiche legate all’inclusività rivestono oggi un’importanza fondamentale. Il progetto “Sixth Sense” ha obiettivi non solo artistici, ma anche sociali: mira a creare uno spazio sicuro e accogliente per tutti. Si fonda sull’inclusività. L’obiettivo principale del concetto di inclusione è contrastare l’esclusione sociale derivante da atteggiamenti negativi verso la diversità e l’individualità. Poiché molte opportunità tecniche, artistiche e scientifiche rimangono tuttora inaccessibili alle persone con disabilità, le tematiche legate al teatro inclusivo e alla creazione di spettacoli accessibili assumono una rilevanza particolare. Siamo felici di condividere la nostra esperienza con i colleghi italiani».
«Il progetto Limitless rappresenta un’occasione straordinaria per la nostra comunità. In un territorio come il nostro, dove la storia e la geografia ci pongono a cavallo tra culture e lingue diverse, iniziative come questa acquistano un valore simbolico profondo. In particolare, il legame con Gorizia e Nova Gorica – Capitale Europea della Cultura 2025 – rafforza l’importanza di progetti come questo, capaci di anticipare e sostenere lo spirito europeo di dialogo, collaborazione e apertura. Limitless è un esempio concreto di come l’arte possa abbattere i confini fisici e mentali, restituendo centralità alla persona e alla relazione. Un sentito ringraziamento va alla Compagnia BRAT per la visione e la competenza con cui ha ideato questo percorso, coinvolgendo artisti, professionisti e cittadini in un’esperienza che arricchisce non solo chi partecipa, ma l’intero tessuto sociale del nostro territorio», ha fatto sapere in una nota Anna Bortolotti, assessore alla cultura del Comune di Cormons.
«La seconda fase di Limitless continuerà a rivolgere lo sguardo al concetto di confine, inteso non come ostacolo ma come punto di incontro – spiegano i direttori artistici Agata Garbuio e Claudio Colombo –. L’etimologia stessa della parola, cum-fine, “con la stessa fine”, ci suggerisce un luogo di comunione e possibilità. Crediamo che il teatro possa restituire alle comunità un senso di relazione, ascolto reciproco e apertura verso l’altro. In questo spirito, accoglieremo due giovani registe ucraine, che entreranno in dialogo con il territorio: un incontro dal forte valore simbolico in un momento difficile per il loro Paese, ma anche un’occasione preziosa per esplorare nuove forme di arte performativa e promuovere una visione realmente inclusiva della scena».
I LABORATORI E LE PERFORMANCE – I laboratori Limitless puntano a coinvolgere attivamente la cittadinanza. Pertanto saranno aperti a tutti, senza limiti di età o pregressa esperienza teatrale, e gratuiti. A condurli ci saranno le registe ucraine Daria Ivanova e Kateryna Lukianenko. Le prenotazioni sono ancora aperte. Per riservare il proprio posto ai laboratori o chiedere informazioni è sufficiente scrivere a [email protected] oppure telefonare al 340.6096652. In programma ci saranno tre percorsi.
Il primo inizierà il 7 luglio per proseguire fino al 12, nella sala del Consiglio comunale di Gradisca d’Isonzo. Il secondo percorso laboratoriale comincerà il 15 luglio, fino al 19, e si svolgerà nella sala consiliare del Comune di Turriaco. A chiudere il ciclo, sarà il terzo percorso, dal 22 al 26 luglio, nella sala civica Comunale di Cormons.
LE PERFORMANCE “SIXTH SENSE” – Il risultato degli stessi troverà forma nelle performance sensoriali “Sixth Sense” che animeranno il mese di luglio dei sette Comuni dell’isontino coinvolti. In ogni location ci saranno due repliche, alle 16 e alle 19: il 10 luglio, a Gradisca d’Isonzo (nella sala del Consiglio Comunale), l’11 a Ronchi dei Legionari (in Auditorium), il 12 a San Canzian d’Isonzo (nella Casa delle Associazioni, a Pieris), il 18 a Turriaco (nella Sala Consiliare), il 19 a Staranzano (nella Sala Del Bianco), il 25 a Cormons (nella sala civica Comunale), il 26 a Romans d’Isonzo (alla Casa Candussi). Attraverso il coinvolgimento di tatto, udito, olfatto e gusto, gli spettatori verranno accompagnati in un viaggio sensoriale che supererà il linguaggio visivo per dare forma a un teatro accessibile e profondo, capace di parlare a chi vede e a chi non vede. Oltrepassando i limiti imposti dalla sola visione, queste opere offriranno un’arte viva e partecipata, che interrogherà i sensi e li rimetterà in dialogo con il mondo circostante. Limitless si confermerà così un laboratorio di idee e di pratiche condivise, un progetto capace di unire geografie, culture e generazioni. Sarà un invito a superare ogni barriera e a riscoprire il potere dell’arte di costruire ponti tra mondi solo apparentemente distanti.
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