PORDENONE, DOMENICA 29 GIUGNO

Si preannuncia come uno degli eventi musicali di spicco della stagione estiva il concerto Del folle amore. Passione secondo Maria per soprano, coro e orchestra, al debutto domenica 29 giugno nel Duomo San Marco di Pordenone (ore 18.30) nell’ambito della 34^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra, diretto dai Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai, promosso da Presenza e Cultura in collaborazione con il Centro Iniziative Culturali Pordenone e la Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, media partners Rai Radio3 e la sede Rai Friuli Venezia Giulia. Prodotto con la collaborazione del Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano, il concerto è a firma del grande compositore Alessandro Solbiati e vedrà protagonista l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, insieme adOrizzonte Vocale (Maddalena De Biasi soprano, Lorenzo Renosi controtenore, Davide Galleano tenore, Paolo Leonardi baritono, Giacomo Pieracci basso), soprano solista Maria Eleonora Caminada, direttrice Mimma Campanale. L’ingresso è libero, informazioni e dettagli sul sito pordenonemusica.it  Sostengono la produzione e il Festival il Ministero della Cultura, il Comune di Pordenone, Bcc Pordenonese e Monsile e la Fondazione Friuli.

Del folle amore. Passione secondo Maria per soprano, coro e orchestra viene qui proposta in una nuova, inedita versione rispetto a quella del 2018, commissione del Maggio Musicale Fiorentino; ora la partitura è per ensemble vocale di sole cinque voci: una straordinaria “Sinfonia del dolore” che l’autore, ha voluto dedicare alla madre di Giulio Regeni e a tutte le madri-coraggio del mondo. Spiega Alessandro Solbiati che «Planctus Mariae (Donna de Paradiso) è la più nota delle laude riunite da Jacopone da Todi nella raccolta Laudi del folle amore. Straordinaria e impressionante fu l’interpretazione che ne fece Franca Rame in Mistero buffo, di Dario Fo: quando la vidi, decenni fa, mi innamorai subito della forza testuale, del suo significato e della enorme potenzialità gestuale e scenica contenuta in quel lungo brano poetico. Quella Madonna – spiega ancora Solbiati – non è la Madonna serena e divina dell’iconografia cristiana: è ogni donna che perde un figlio, è lo stesso, intero dolore umano, quello che può travolgere la mente, quello prodotto dalla violenza, quello dell’amore materno percosso; e penso alle ingiuste carceri del mondo, ai milioni di bambini uccisi dalla fame, dai soprusi e dalle violenze d’ogni tipo, ai desaparecidos, agli occhi delle madri che vedono nascere figli senza alcun futuro…».La Passione e Crocifissione si delineano attraverso mille brandelli di frase pronunciate da mille voci che circondano la mente frastornata di Maria, e vi è qualcosa che ricorda Pasolini nell’affidare al popolo la narrazione, vera cronaca in presa diretta, di ogni fase dell’evento. La conversazione finale di Maria con il Figlio è lontana mille miglia da ogni dogma: Cristo è un figlio morente». Il testo è diviso in ventiquattro numeri che si susseguono senza soluzione di continuità. Nei primi sei, in modo responsoriale si alternano gli interventi di un coro “amico”, di volta in volta femminile, maschile o misto. Ogni scelta musicale va a sottolineare la potenza scenica insita in ogni verso e in ogni intervento. Nei numeri IX-XIII vi è la terribile narrazione delle fasi della crocifissione e la musica si fa cruda, a volte oscura, a volte lacerata e ossessiva. I numeri XVI-XX sono basati su un dialogo nel silenzio tra la madre e il figlio morente in Croce: sullo sfondo l’immagine ispiratrice della Pietà Rondanini, in cui il corpo di Maria e del Figlio sono fusi in un unico volume, tanto che Michelangelo trasformò in corso d’opera una spalla di Maria nel capo di Cristo, la massima unità tra madre e figlio. Sono quindi gli echi corali del canto di Maria a trasformarsi nelle risposte di Cristo, e viceversa.

Il soprano Maria Eleonora Caminada, voce protagonista di questa Passione secondo Maria, svolge la sua attività tra il teatro d’opera di tradizione e le espressioni musicali del ‘900 e contemporanee. Ha interpretato ruoli principali in Così fan tutte e Don Giovanni di Mozart, Clorinda ne La Cenerentola di Rossini (Teatro Coccia di Novara), Didone in Dido & Aeneas di Purcell, Natalia in Una domanda di matrimonio di L. Chailly, Bubikopf in Der Kaiser von Atlantis di Ullmann, Monica ne La Medium di Menotti (Teatro Fraschini di Pavia), Amore in Orfeo ed Euridice di Gluck. Tra le sue recenti esibizioni figurano i Carmina Burana di Orff al Teatro Comunale di Bologna, Alfred Alfred di Donatoni presso il Festival Aperto di Reggio Emilia, l’opera virtuale di Alessandro Solbiati Il silenzio e il canto con il Divertimento Ensemble a Milano e la Ophelia Suite di Stefano Pierini con il GAMO Ensemble a Firenze. I suoi impegni nel 2025 includono tre opere in prima assoluta: My name is Floria di Virginia Guastella per il Festival Aperto 2025, Maxima Immoralia di Orazio Sciortino per il 50° Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano e 89 Seconds to Midnight di Maria Vincenza Cabizza per il Festival Verdi 2025. La direttrice Mimma Campanale, dopo le lauree di I e II livello in direzione d’orchestra, ha all’attivo diverse prime esecuzioni assolute in collaborazione con: la Società dei concerti Barattelli, di cui è direttore in residenza nel 2019; l’Accademia Filarmonica Romana; l’Icarus ensemble, con cui incide Contemporary music Book per Da Vinci Classics. Nel 2023 incide Note di donne per Digressione Music con brani di compositrici contemporanee. Dal 2016 è assistente di Marco Angius e collabora con: Orchestra di Padova e del Veneto, Comunale di Bologna, Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, I Teatri di Reggio Emilia, Festival MilanoMusica. Nel 2024 è assistente di M. Gamba per il 49° Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano e per il dittico Gianni Schicchi/Pierrot Lunaire con l’orchestra Haydn di Bolzano.

L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, fondata nel 2019 e residente del Teatro Mancinelli di Orvieto (TR), collabora con numerose stagioni e Festival italiani e stranieri come Ravenna Musica per il Teatro Alighieri di Ravenna, Emilia-Romagna Festival, Accademia Musicale Chigiana, Est Ovest Festival di Torino, Antecedente Stagione concertistica, Orvieto Festival della Piana del Cavaliere, Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo, Teatro Ilija Kolarac di Belgrado. È stata diretta da direttori di fama nazionale e internazionale che l’hanno accompagnata in molteplici repertori, dal barocco al classico, dal moderno al contemporaneo come Tito Ceccherini, Hossein Pishakar, Nicola Valentini, Pasquale Corrado, Diego Ceretta. Ha collaborato con solisti e interpreti come Giuseppe Gibboni, Carolin Widmann, Maurizio Baglini, Anssi Karttunen, Massimo Mercelli, Guido Barbieri, Michele Marco Rossi. Hanno scritto per l’orchestra Salvatore Sciarrino e Alessandro Solbiati insieme a giovani e promettenti compositori e compositrici come Daria Scia, Michele Sarti, Beste Özçelebi, Livia Malossi Bottignole. Ad aprile 2024 l’Associazione Nazionale Critici Musicali ha assegnato all’Orchestra Calamani, per la sezione Novità per l’Italia, il Premio Abbiati per l’esecuzione di Neroli, concerto per violino e orchestra di Lisa Streich, giovane e talentuosa compositrice svedese. L’ensemble Orizzonte Vocale nasce con l’intento di valorizzare e dare spazio esecutivo al vasto e poco frequentato repertorio vocale per sole voci maschili. Il gruppo, che si esibisce sia a cappella che con accompagnamento strumentale di vario genere, si pone come obiettivo quello di abbracciare il più vasto repertorio possibile, a partire dalla nascita della polifonia di epoca medievale passando attraverso il rinascimento, il repertorio romantico e del Novecento. Il gruppo inoltre pone attenzione all’esecuzione e commissione di musica di autrici ed autori contemporanei, soprattutto italiani come Alessandro Solbiati, Federico Gardella, Maria Vincenza Cabizza, Federica Lo Pinto, Simone Cardini, Edoardo Danone ed altri, ritenendo fondamentale lo sviluppo e la promozione di un nuovo repertorio.

Sono partners del Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone la Fondazione Friuli, ItaliaFestival, FestivalFinder, Festival Musica Sacra di Trento e Bolzano, Ravenna Festival, Piccolo Opera Festival, Associazione Corale Goriziana Seghizzi, Festival Mediterraneo di Musica Sacra, Teatro Verdi di Trieste, Coro FVG, AltoLivenza Festival, la Diocesi di Concordia-Pordenone, la Parrocchia di San Marco Evangelista, Associazione Musicale Orchestra e Coro San Marco, Associazione Vincenzo Colombo, UTEapsPN, Università della Terza Età delle valli del Colvera e del Cellina Maniago-Montereale, Comune di Cordenons, Media Naonis, Liceo artistico Galvani, Comune di San Vito al Tagliamento, Comune di Sesto al Reghena, Istituto Vescovile Guglielmo Marconi, Centro Culturale Casa Antonio Zanussi Pordenone. Sponsor tecnici: Seminario Diocesano Pordenone, Hotel Santin, MPMusica PN e Abruzzese Pizzeria-Ristorante.

Informazioni: https://www.musicapordenone.it