Ad Adria Shipping Summit vanno in scena le nuove sfide della portualità, tra corridoi logistici, integrazione industriale e nuovi strumenti negoziali di trasporto. Con il titolo “Il futuro dell’Adriatico negli scenari globali”, L’edizione 2025 di Adria pone al centro del dibattito il ruolo strategico dei porti di Venezia nel nuovo contesto geopolitico e geoeconomico

La seconda edizione di Adria Shipping Summit ospiterà una sessione speciale interamente dedicata al rapporto tra portualità e industria, con un focus particolare sul retroporto industriale e logistico della regione economica veneziana. L’appuntamento è fissato per giovedì 3 luglio a partire dalle ore 14.30, presso l’Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Nel cuore dell’Alto Adriatico, Venezia esempio concreto di sinergia tra attività portuali e sviluppo industriale – ha saputo mantenere e anche rafforzare, con ulteriori e nuove recenti iniziative, la propria vocazione industriale, grazie a un retroterra dalla accessibilità completa attraverso una fitta rete di canali portuali, infrastrutture stradali, ferroviarie e fluviali. Un sistema che genera valore, soprattutto ora che la Zona Logistica Semplificata consente di agevolare ulteriormente investimenti anche industriali che puntano al recupero produttivo e occupazionale di vaste aree, grazie alla prossimità tra porto e insediamenti produttivi.

In questo contesto, Porto Marghera emerge come uno dei poli portuali e industriali costieri più estesi d’Europa: oltre 2.000 ettari complessivi, di cui circa 1.400 destinati ad attività industriali, commerciali e terziarie. Una piattaforma logistica e produttiva unica nel suo genere, supportata da 40 km di strade interne, 135 km di binari ferroviari e 18 km di canali portuali. Negli ultimi anni, Porto Marghera ha vissuto una profonda trasformazione: accanto a processi di ristrutturazione, sono emerse nuove traiettorie di sviluppo legate alla riconversione industriale, alla diversificazione imprenditoriale con un nuovo interesse da parte degli investitori istituzionali.

Ad aprire i lavori il professor Stefano Soriani del Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari, che guiderà la discussione tra analisi economiche, scenari logistici e prospettive normative legate all’evoluzione del sistema portuale.

Al centro del dibattito, una riflessione articolata sulle potenzialità dei retroporti come aree strategiche per nuovi insediamenti industriali, sulla struttura del retroterra produttivo a medio e lungo raggio e sul contributo offerto dalla navigazione fluviale nell’integrazione tra porto e manifattura. Si parlerà inoltre di project cargo e cantieristica, due settori nei quali il porto e l’industria possono trovare nuove sinergie grazie a servizi specializzati e capacità logistiche dedicate.

Tra i relatori, Dario Ruggiero, Ricercatore Senior di SRM, presenterà i risultati di una survey sullo stato dell’arte del rapporto tra intermodalità, porti e insediamenti produttivi nell’Alto Adriatico. Seguirà l’intervento di Carlo Merli, Amministratore Delegato del Gruppo Setramar, che approfondirà le prospettive dei corridoi logistici dai porti dell’Alto Adriatico, punto di accesso strategico per le merci e i prodotti del sistema industriale del Nord Italia. Secondo Merli la logistica portuale si fonda su tre pilastri: flessibilità operativa, sostenibilità e resilienza infrastrutturale. Enrico Salvatico, Avvocato dello Studio Legale Mordiglia, chiuderà la sessione con un focus giuridico dedicato alla nuova Convenzione UNCITRAL sui “Negotiable Cargo Documents”, in fase di elaborazione dalle Nazioni Unite. Si tratta di una convenzione per creare un unico strumento negoziabile valido per ogni modalità di trasporto, con funzioni simili alla polizza di carico marittima. Questo cambiamento potrebbe semplificare e velocizzare i traffici internazionali, ma solleva anche questioni tecnico-legali complesse e qualche diffidenza tra gli operatori tradizionali dello shipping. Tra gli altri relatori della sessione, Fabrizio Spagna, Presidente e Amministratore Delegato di Venezia Terminal Passeggeri, offrirà un approfondimento sull’industria croceristica.

Adria Shipping Summit si conferma la piattaforma nazionale di confronto sulle prospettive di sviluppo del sistema portuale dell’Alto Adriatico e sul ruolo che esso è chiamato a svolgere. La seconda edizione è promossa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e da The International Propeller Clubs – Port of Venice, e organizzato da Clickutility Team.

Il 4 luglio sarà dedicato a una visita guidata al Porto di Venezia. Completano il programma, nelle serate del 2 e 3 luglio, i momenti di networking riservati a promotori e partner.

Adria Shipping Summit è l’evento di riferimento per il cluster produttivo-marittimo dell’Alto Adriatico, dedicato ai porti e alle filiere industriali che gravitano attorno ai sistemi portuali di Venezia, Trieste e Ravenna, governati dalle rispettive Autorità di Sistema Portuale. Organizzato da Clickutility, il summit promuove l’incontro tra istituzioni, imprese, operatori logistici e stakeholder del territorio, con l’obiettivo di rafforzare l’integrazione e la cooperazione tra i segmenti produttivi e dello shipping, in una prospettiva europea e globale. Dopo l’edizione inaugurale svoltasi a Ravenna nel 2024, l’appuntamento 2025 si tiene a Venezia, per proseguire il lavoro di costruzione di una visione strategica condivisa per il futuro dell’Alto Adriatico come piattaforma logistica, industriale ed energetica di interesse nazionale.