Il progetto LGNet 3 a cui il Comune di Trieste prende parte per agevolare un graduale percorso verso l’autonomia abitativa per cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti, è stato presentato oggi, venerdì 27 giugno presso la sede dell’Agenzia per l’abitare di via Filzi, 8 a Trieste dall’Assessore alle Politiche Sociali, Massimo Tognolli con la responsabile del Dipartimento Servizi e Politiche Sociali del Comune di Trieste, Chiara Calabria nel corso di una conferenza stampa a cui è seguito lo scoprimento di una targa con i loghi del progetto.

E’ intervenuta, in rappresentanza del Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) costituito tra Lybra – Società Cooperativa Sociale Onlus di Trieste (capofila) e Comunità di San Martino al Campo, Fondazione Diocesana Caritas Trieste Onlus, Duemilauno Agenzia Sociale e International Rescue Committee Italia ETS (IRC), la Presidente di Lybra – Società Cooperativa Sociale Onlus di Trieste, Roberta Milocco.

“Il Comune di Trieste – ha spiegato l’Assessore alle Politiche Sociali, Massimo Tognolli -aderisce con grande convinzione LGNet, giunto ormai alla terza edizione, in quanto questo progetto coniuga perfettamente la nostra idea di integrazione, che si esprime anche attraverso gli strumenti di natura abitativa. Tengo a sottolineare l’importanza simbolica che ha questo luogo, che ho visitato varie volte e rappresenta un esempio di integrazione concreta, che coinvolge mamme e papà con bambini: persone che si trovano in una situazione oggettiva di difficoltà alle quali è nostro preciso dovere – non solo come istituzioni, ma anche dal punto di vista morale – dare il tutto il supporto possibile per fare in modo che possano inserirsi all’interno della società. L’integrazione è l’unica strada da percorrere e l’unico modo per avviare questo processo è dotare queste persone degli strumenti necessari. Dobbiamo essere accoglienti, ma l’accoglienza deve tradursi in qualcosa di pratico, affinché queste persone possano vivere nel miglior modo possibile all’interno della nostra società con benefici reciproci. Ringrazio quindi le strutture coinvolte nel progetto per l’importanza dell’attività che svolgono: la targa che scopriamo oggi è la testimonianza della vicinanza del Comune di Trieste rispetto a questi temi e anche un simbolo per l’intera comunità cittadina”.

“Questa giornata – ha aggiunto la responsabile del Dipartimento Servizi e Politiche Sociali del Comune di Trieste, Chiara Calabria – rappresenta un momento molto importante per il Dipartimento. Il progetto LGNet, diventato quasi una tradizione per il Servizio Sociale del Comune di Trieste, ci vede operare in rete insieme ad altre 22 città italiane per favorire l’integrazione. Il Comune di Trieste ha scelto nello specifico di lavorare sull’asse dell’abitare perché il tema della casa sta diventando centrale, soprattutto per chi opera nel sociale e ha voluto farlo in maniera innovativa. Ci troviamo nella sede dell’Agenzia per l’abitare, dove inizia l’integrazione, perché la casa è il luogo dove le persone costruiscono le relazioni. La casa è fondamentale per sentirsi parte di una comunità e siamo fermamente convinti che questo progetto porterà dei benefici a tutta la cittadinanza”.

“Si tratta – ha concluso la Presidente di Lybra – Società Cooperativa Sociale Onlus di Trieste (capofila del progetto), Roberta Milocco – di un progetto importante, perché importanti sono le risorse investite e le competenze messe in gioco attraverso la creazione di un’equipe composta da operatori di varie realtà del Terzo settore che da anni si occupano di questi temi: da chi opera nella ricerca immobiliare a educatori qualificati a mediatori linguistico-culturali e – particolarità del progetto – anche un gruppo di manutentori.  Un progetto ambizioso, quindi, con un obiettivo molto importante: quello di facilitare l’accesso al bene a casa da parte delle persone straniere, ma che si accompagna alla conoscenza delle regole dell’abitare e della buona convivenza, perché crediamo che una vera integrazione sia possibile solo attraverso la conoscenza reciproca”.

Il Comune di Trieste, quale partner del Ministero dell’Interno, ente capofila, insieme ad ANCI, Fondazione Cittalia e altri 22 Comuni italiani, tra cui le principali città metropolitane, prende parte alla terza edizione del Progetto europeo LGNet, nell’ambito del Programma Nazionale del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027.

Il modello operativo di LGNet, sperimentato a partire dal 2020, ha trovato il suo punto di forza in un partenariato strategico multilivello entro un processo di apprendimento e scambio circolare tra tutti i partner, facilitato dalla regia a livello centrale del capofila. La nuova azione progettuale – è stato spiegato nel corso della conferenza stampa – intende sviluppare ulteriormente l’azione di sistema finora realizzata, attraverso azioni di capacity building rivolte ai Comuni coinvolti e il rafforzamento dei processi di integrazione sociale rivolti ai cittadini di Paesi terzi (CPT) regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale.

Obiettivo prioritario è quello di rafforzare i processi di integrazione e di autonomia socio-economica e abitativa dei migranti regolarmente soggiornanti, unitamente al consolidamento dei servizi territoriali di presa in carico, attraverso la valorizzazione del ruolo degli enti locali situati al centro dei sistemi di welfare territoriale, in ragione dei principi di sussidiarietà e di prossimità.

Nello specifico, sono le città, in questa comunità progettuale, a mettere a fattore comune esperienze, conoscenze e prassi per contrastare il rischio di degrado, marginalizzazione e conflitto nei contesti urbani dov’è alta la presenza di cittadini di Paesi terzi che non hanno ancora raggiunto un sufficiente livello di integrazione sociale, attraverso la tempestiva presa in carico delle situazioni più vulnerabili e complesse.

Il Comune di Trieste con il progetto LGNET 3 intende agevolare un graduale percorso verso l’autonomia abitativa per quei cittadini di Paesi terzi che hanno già raggiunto un buon livello di autosufficienza economica.

Il progetto ha previsto, al fine di rispondere tempestivamente all’emergenza abitativa, la realizzazione di un servizio di accoglienza in co – housing in appartamenti, integrato con un intervento di accompagnamento socio-educativo attuato attraverso la costruzione di progetti individualizzati e l’attivazione di un servizio di supporto all’abitare, rivolto sia alle persone accolte negli alloggi in co- housing che ad altri cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti sul territorio e in carico al Servizio Sociale che, pur con un profilo di stabilità lavorativa, si trovano in situazione di disagio abitativo.

Il servizio è stato affidato con procedura di gara al RTI costituito tra Lybra – Società Cooperativa Sociale Onlus di Trieste (capofila) e Comunità di San Martino al Campo, Fondazione Diocesana Caritas Trieste Onlus, Duemilauno Agenzia Sociale e International Rescue Committee Italia ETS (IRC), che da anni lavorano nell’ambito dell’accoglienza di persone migranti e in condizioni di fragilità.

Il progetto, che si concluderà a gennaio 2027, mira a coinvolgere 50 destinatari e prevede, inoltre, azioni di sensibilizzazione per promuovere le locazioni a favore dei cittadini di Paesi terzi che soggiornano e operano regolarmente sul territorio triestino.