Proseguono in Friuli Venezia Giulia le riprese della terza stagione della serie TV “I casi di Teresa Battaglia – Figlia della cenere”, una co-produzione Rai Fiction e Publispei, con il contributo della Friuli Venezia Giulia Film Commission – PromoTurismoFVG.
Oggi, lunedì 8 luglio, all’Hotel Astoria di Udine, si è tenuto l’incontro stampa con la partecipazione del regista Kiko Rosati, dei protagonisti Elena Sofia Ricci, Gianluca Gobbi, Giuseppe Spata, della produttrice Verdiana Bixio (Publispei), dell’Assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini e moderato da Chiara Valenti Omero, coordinatrice della FVG Film Commission.
Il set, attivo per un totale di 38 giorni di riprese, è ospitato interamente sul territorio regionale, tra Aquileia, Cividale del Friuli, Udine e dintorni, con il coinvolgimento di circa 25 maestranze locali. Le riprese, iniziate lo scorso 9 giugno, proseguiranno in Friuli Venezia Giulia fino al 1° agosto 2025.
Dopo Fiori sopra l’inferno e Ninfa dormiente, entrambi girati in regione, Figlia della cenere rappresenta il terzo capitolo della saga crime tratta dai romanzi di Ilaria Tuti, best seller editi da Longanesi.
Confermata la presenza di Elena Sofia Ricci, che prosegue la sua interpretazione da protagonista nel ruolo della profiler Teresa Battaglia, affiancata da Gianluca Gobbi e Giuseppe Spata nei ruoli principali.
«Sono davvero molto felice di essere ritornata in Friuli Venezia Giulia, è una terra meravigliosa. Quanto ho saputo che saremmo rimasti due mesi a Udine è stata una festa; mi piace osservare la Loggia, le luci, le strade, le biciclette, la gente, così come non potevo staccare gli occhi da Aquileia, o uscire da quella Basilica quando abbiamo finito di girare; è stata ancora una volta un’occasione per conoscere alcuni dei luoghi meravigliosi che non avevo ancora avuto modo di conoscere. Luoghi di pura bellezza, dei quali mi soffermo a cogliere anche i più piccoli dettagli, luoghi emozionanti, che spesso ci portano a fare riflessioni sulla nostra storia.
Che dire del personaggio? Teresa mi ha cambiata. Interpretarla ha trasformato qualcosa in me, mi ha costretta a fare spazio a una forza e a una libertà che io stessa, all’inizio, non avevo. Confesso che inizialmente non volevo interpretarla, poi appena letto il copione avrei fatto carte false per essere lei. Oggi, a distanza di anni, capisco che avevo qualcosa da imparare da Teresa.
Con Ilaria Tuti ho un rapporto di affetto e profonda gratitudine. Anche se ci siamo discostati dalla descrizione fisica della Teresa Battaglia dei libri, quello che abbiamo restituito è forse ancora più iconico. Ilaria stessa mi ha detto che ormai, quando pensa a Teresa, la immagina con la treccia da amazzone.
Teresa è una donna che ha sepolto il suo lato femminile nella sua parte più profonda. È dura, solitaria, ruvida. Ma proprio in quella ruvidità c’è il suo modo personale di amare: un amore che non accarezza, ma che consegna la verità all’altro, anche se fa male. È una donna che si arroga il diritto di essere vera, di dire quello che pensa. E ha un’arma potentissima: la mente. Il dono dell’empatia. Sa entrare nel trauma dell’altro, persino di chi ha ucciso. E proprio per questo riesce a trovarli. È un viaggio intenso. E sì, oggi posso dirlo: grazie a Teresa, sta cambiando anche chi la interpreta» queste le parole di Elena Sofia Ricci.
La regia è affidata a Kiko Rosati, che ha già firmato Ninfa dormiente girata nel 2023. In quella occasione, il Friuli Venezia Giulia è stato protagonista del racconto: dai boschi di Tarvisio fino al centro storico di Udine, la regione ha offerto scenari suggestivi ed eterogenei che hanno contribuito in modo determinante alla costruzione dell’atmosfera narrativa. Con Figlia della cenere, Rosati prosegue il suo percorso nella narrazione ideata da Ilaria Tuti, con una regia capace di restituire intensità emotiva, profondità psicologica e coerenza visiva alle indagini della profiler Teresa Battaglia.
«È la seconda volta che dirigo Teresa Battaglia. Abbiamo raccontato molto del centro cittadino di Udine, oltre a spingerci nei dintorni ed esplorare altre aree del Friuli Venezia Giulia e valorizzare anche il territorio. Ogni luogo in cui siamo stati ha saputo offrirci qualcosa di unico — e di questo dobbiamo ringraziare i Sindaci e le amministrazioni locali, che ci hanno accolto con entusiasmo e una disponibilità rara – non scontata – assecondando anche le esigenze e i cambiamenti dell’ultimo minuto che una produzione spesso richiede» ha dichiarato il regista Kiko Rosati.
SINOSSI BREVE
Teresa Battaglia torna protagonista in un nuovo, avvincente capitolo. In questa terza stagione, la profiler si troverà ad affrontare uno dei casi più complessi della sua carriera: un serial killer dal passato oscuro, che semina indizi inquietanti e mutilazioni rituali lungo un misterioso percorso simbolico. Accanto all’indagine, la vita personale di Teresa sarà scossa dal ritorno di un fantasma del passato, in un intreccio di tensione, emozione e rivelazioni. Sullo sfondo, la squadra si muove tra paesaggi urbani e luoghi carichi di storia, tra Udine, Aquileia e Cividale del Friuli, in un racconto dove il confine tra giustizia e verità si fa sempre più sottile.
«È la quinta volta come Publispei che torniamo in Friuli Venezia Giulia, fieri di far parte di una comunità che ci accoglie con calore e professionalità; rapporti umani che negli anni si consolidano e diventano un valore aggiunto per tutti. In questa stagione abbiamo esplorato tanto territorio, tanta natura e le location scelte arricchiscono il racconto — non solo per il pubblico italiano, ma anche per quello internazionale: le serie precedenti sono state vendute infatti in diversi paesi del mondo, con un ritorno importante in termine di immagine. Posso condividere anche un po’ di numeri: oltre 100 persone impegnate sul territorio e 400 figurazioni oltre il grande sostegno di tutte le istituzioni e dei territori. Un grande lavoro corale. Sono orgogliosa di questo team, che ho visto crescere insieme alla serie. Secondo me Elena è ancora una volta iconica in questo ruolo dove ha saputo portare la sua grande sensibilità, il suo carisma, la sua forza e la sua empatia. Kiko sta facendo un lavoro eccezionale anche questa volta: ho visto alcune immagini e posso dire che l’impatto visivo sarà ancora più forte. Con Ilaria Tuti ci siamo conosciute anni fa: mi innamorai subito del suo primo romanzo, e da lì è iniziato un percorso entusiasmante che ha portato a questa trilogia anche se puntiamo ad andare oltre. Rai 1 è innamorata di questa serie — e lo siamo anche noi. Infine, c’è un impegno etico che voglio rimarcare. Abbiamo adottato, infatti, un protocollo green: le istituzioni ci hanno stimolato a fare una riflessione concreta e la squadra ha risposto con entusiasmo» ha dichiarato la produttrice, Owner and CEO Publispei Verdiana Bixio.
“Come Regione, siamo onorati di accogliere per la terza volta in Friuli Venezia Giulia la produzione di Rai Fiction, Publispei e un cast d’eccezione. Ci riempie d’orgoglio che questa fiction sia non solo ambientata e girata, ma anche nata in Friuli Venezia Giulia, dalla penna della gemonese Ilaria Tuti. I risultati raggiunti dalle precedenti stagioni in termini di share e apprezzamento di pubblico sono stati a dir poco lusinghieri (nel dettaglio 4.834.000 milioni di telespettatori e 24,8% di share per la prima stagione e 3.776.000 milioni di telespettatori e uno share del 22,4%) e hanno contribuito a far conoscere le meravigliose località della nostra Regione. Il cinema è a tutti gli effetti un formidabile veicolo di promozione turistica ed è per questo che la Regione Friuli Venezia Giulia, tramite la FVG Film Commission, sostiene convintamente le produzioni cinematografiche e mette loro a disposizione un eccellente sistema locale fatto di accoglienza e operatori altamente qualificati”, il commento dell’Assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini.
Le riprese in Friuli Venezia Giulia si inseriscono nel più ampio percorso di valorizzazione del territorio attraverso il cinema e l’audiovisivo, reso possibile grazie alla collaborazione tra produzioni nazionali e FVG Film Commission – PromoTurismoFVG.
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Bio Regista
Kiko Rosati, inizia la sua carriera nel 2000, destreggiandosi tra la regia di corti, backstage e video istituzionali. Fondamentale sarà per lui l’incontro con Stefano Sollima, con il quale inizia a collaborare su diversi progetti, come aiuto regista e regista di II° Unità. Progetti soprattutto seriali, come Romanzo Criminale o Gomorra, che hanno contribuito in modo determinante nell’evoluzione della sua carriera come regista. Oltre alla TV, nel corso degli anni, Kiko Rosati, ha anche curato la regia di pubblicità, videoclip e documentari. Nell’Agosto 2017 è in concorso a Venezia con Gomorra VR “ We own the streets”. Nel 2023 ha diretto Ninfa dormiente – I casi di Teresa Battaglia, seconda stagione della saga ispirata ai romanzi di Ilaria Tuti, portando sullo schermo un racconto fortemente radicato nel territorio del Friuli Venezia Giulia.
Bio Casa di Produzione
Publispei è una storica casa di produzione televisiva italiana, attiva da oltre cinquant’anni. Guidata da Verdiana Bixio, l’azienda ha firmato alcune delle serie più amate dal pubblico, tra cui Un Medico in Famiglia, I Cesaroni, Tutti pazzi per amore ed È arrivata la felicità.
Negli ultimi anni Publispei ha continuato a rinnovarsi con titoli originali e adattamenti di successo, come Io ti cercherò, Eppure cadiamo felici e la saga crime tratta dai romanzi di Ilaria Tuti I casi di Teresa Battaglia, di cui Figlia della cenere rappresenta la terza stagione.
La società è membro dell’APA – Associazione Produttori Audiovisivi – ed è impegnata nella promozione di contenuti di qualità per la televisione generalista e le nuove piattaforme.