Sono giunti a Gorizia i giovani artisti partecipanti alla seconda edizione della residenza artistica, spazio laboratoriale e di confronto, Open Academy curata dall‘Accademia delle Belle Arti di Venezia con l’associazione culturale goriziana QuiAltrove ETS. Dopo il successo della scorsa edizione, il progetto rinnova il suo impegno nel promuovere un’arte giovane, partecipativa e consapevole in dialogo con il territorio per affrontare le grandi sfide del nostro tempo. Il tema di questa edizione, “Arte per il Pianeta”, è un invito urgente e appassionato a riflettere sul ruolo dell’arte nella transizione ecologica.

Gli otto giovani artisti selezionati dalla prestigiosa Accademia veneziana (Simona Lazzaroni, Giulia Sarpedo, Martina Vittoria Ragozzino, Sonia Cumerlato, Marta Mancuso, Francesca Guerrini, Lucia Floreani e Andrea Patrizio) sono stati accolti lunedì a Gorizia nella sede di QuiAltrove dalla responsabile dei progetti dell’associazione Fabiana Vidoz con il vicedirettore dell’Accademia Stefano Marotta.

L’Academy nasce come spazio per giovani artisti, ma anche come laboratorio di idee e relazioni, dove la creazione artistica si intreccia con la dimensione sociale e ambientale. Questa edizione sarà dedicata interamente ai temi della sostenibilità ambientale, del cambiamento climatico, del consumo responsabile e della rigenerazione urbana. Un’occasione per sperimentare nuovi linguaggi espressivi e nuove forme di impegno, in cui l’arte diventa strumento di consapevolezza e di trasformazione. Il progetto è articolato in tre fasi a partire da quello di residenza e laboratoriale, in programma nella sede di QuiAltrove e in città fino a venerdì 18 luglio dove i giovani artisti e artiste sono coinvolti in un’intensa esperienza di approfondimento, a stretto contatto con docenti di Accademia, studiosi, esperti di sostenibilità e professionisti della cultura. Si passerà alla Creazione dei contenuti dove le idee maturate prenderanno forma attraverso opere visive, installazioni, testi e illustrazioni. Durante questa fase, il confronto con artisti e poeti arricchirà il processo creativo, generando una narrazione corale e polifonica. Infine, la disseminazione: in collaborazione con cittadini, istituzioni, scuole, attività commerciali e spazi pubblici, il prossimo autunno i contenuti artistici verranno rivelati in una mostra diffusa che abiterà fisicamente e digitalmente la città di Gorizia: vetrine, parchi, siti web, social media e bacheche si trasformeranno in gallerie a cielo aperto, creando un dialogo diretto tra arte e comunità. L’obiettivo è trasformare l’arte in un veicolo di cambiamento, capace di parlare a tutti. Il progetto culminerà in un allestimento collettivo presso lo spazio espositivo The Circle di via Rastello dove le opere e il percorso che le ha generate saranno presentate in una visione d’insieme, tra i docenti e relatori che affiancheranno il il percorso formativo, figurano la poetessa e docente di scrittura creativa Isabella Leardini, gli illustratori e docenti di Illustrazione Marilena Nardi e Alessandro Sanna, la progettista culturale e curatrice digitale Gabriella Traviglia, la ricercatrice CNR-ISP, esperta nello studio delle microplastiche Fabiana Corami e l’artista visivo e artigiano della comunicazione Ignazio Romeo.

Open Academy è più di un progetto artistico: è un laboratorio di futuro, un invito ad ascoltare i segnali del presente e a rispondere con creatività, passione e impegno. In un momento storico in cui la crisi ecologica impone scelte coraggiose, l’arte si fa spazio di resistenza e speranza, generando connessioni che durano e comunità che si prendono cura del mondo.