È un consuntivo che parla di grandi risultati quello dell’edizione 2025 del Piccolo Opera Festival, resa speciale dalla concomitanza con l’anno di Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura.

I numeri della rassegna restituiscono il pieno successo di un’operazione culturale che, con la direzione artistica di Gabriele Ribis, ha proposto quest’anno un cartellone particolarmente ricco e molto applaudito da un pubblico sempre numeroso, con una percentuale di occupazione delle varie sale vicina all’85% e molte serate sold-out.

Presenze da record quelle che si contano a fine Festival, con oltre 600 artisti coinvolti e 3000 spettatori presenti nei 22 eventi che sono stati realizzati in 12 location grandi e piccole del territorio, dalla simbolica Piazza Transalpina, oggi finalmente “borderless” tra Gorizia e Nova Gorica, alle tenute vinicole, le chiese e le dimore del Collio, nello spazio di quasi un mese di programmazione. Un’edizione che ha valorizzato al massimo, anche con presenze di gruppi turistici organizzati da Spagna, Germania, Austria e da altre Regioni italiane, l’area transfrontaliera che da sempre connota il Festival, quest’anno resa ancora più attrattiva dalla concomitanza di GO! 2025. In totale sono state oltre 550 le notti prenotate nelle strutture ricettive a Gorizia e dintorni, che si sommano alle quasi 200 trascorse in Slovenia, e questo calcolando solo l’ospitalità dei cast artistici e tecnici.

L’operazione di portare l’Opera fuori dai Teatri si è rivelata ancora una volta vincente, considerando il sold-out di cinque delle sette recite delle produzioni liriche presentate dal Festival: “Il viaggio a Reims” di Rossini in co-produzione per GO! 2025 alla Transalpina con il Teatro nazionale sloveno di Opera e balletto di Lubiana, l’opera-origami per ragazzi “Salt-Ice” creata dal compositore maltese Ruben Zahra, data in première italiana“Così fan tutte” di Mozart e “Rita” di Donizetti, due nuove produzioni del Festival con un cast giovane e di grande valore in allestimenti “site-specific” decisamente originali (la “comune hippy” del 1968 per l’opera di Mozart e il dojo giapponese per “Rita”).

Alla fine sono stati ben 25 i Paesi di provenienza degli artisti (Italia, Russia, Giappone, Kazakhstan, Slovenia, Georgia, Francia, Spagna, Congo, Cile, Russia, Albania, Croazia, Germania, Malta, Bosnia e Herzegovina, Cina, Olanda, Regno Unito, USA, Austria, Serbia, Armenia, Bulgaria, Macedonia del Nord), tra i quali hanno brillato i giovani talentuosi allievi dell’Accademia GO! Borderless Opera Lab, centro di formazione superiore per cantanti e stage manager creato dal Festival a Gorizia con i fondi NextGenerationEU.

Un finanziamento che va ad aggiungersi a quelli degli altri enti pubblici e privati che hanno sostenuto il Festival: la Regione Friuli Venezia Giulia con gli Assessorati alla Cultura, alle Attività Produttive e Turismo e alle Infrastrutture, la Fondazione Friuli, i Comuni di Gorizia e Cormòns e il patrocinio di una decina di Comuni del territorio, gli sponsor Trieste Airport, Gruppo Danieli, Bliz, Best Western Gorizia PalaceUna ventina le collaborazioni tecniche, le media partnership e le sinergie culturali attivate, tra enti regionali, nazionali e internazionali (uno su tutti: EU Japan Fest).

Grande soddisfazione è arrivata dal Ministero della Cultura, che ci ha riconosciuto tra i Festival di Musica nazionali, ammessi per il prossimo Triennio al Fondo nazionale per lo Spettacolo dal vivo” commenta il direttore Ribis. “La qualità artistica della nostra rassegna ci ha portato ai primi posti della graduatoria, con il quarto punteggio assoluto di 20 puntisu soli 52 soggetti finanziati”.

E finita questa edizione, sono già pronte le anticipazioni per il 2026: intorno al tema della “Libertà”, la personalità artistica al centro del Festival sarà quella di Lorenzo Da Ponte, poeta e librettista dai solidissimi rapporti culturali nell’area centro-europea, da Gorizia a Vienna alle maggiori città dell’Impero Asburgico, compresa Trieste. Prestigiose anche le nuove collaborazioni annunciate con l’Accademia Chigiana di Siena e con l’Opéra Grand Avignone, che affiancheranno il Festival nelle prossime produzioni musicali.

Info: www.piccolofestival.org