La survey rivela che Instagram, su tutti, è il maggior alleato degli utenti in materia di moda e shopping. Ben il 79% degli intervistati, infatti, dichiara di utilizzare soprattutto Instagram per trarre ispirazioni, rimanere aggiornati sulle tendenze fashion e fare acquisti, seguito da Facebook con il 49% delle preferenze, TikTok con il 23%, Pinterest con il 19%, Youtube con il 14% e Snapchat con l’1% del panel.

I SOCIAL E LA MODA: UNA FONTE DI INFORMAZIONE E DI ISPIRAZIONE

Le piattaforme social sono utilizzate in prima battuta per trovare offerte e occasioni (47% del panel), ma anche per tenere il passo con le ultime tendenze e con le nuove collezioni dei brand (26%) e per prendere ispirazioni e trarre suggestioni da culture e paesi diversi (17%). Solo l’8% del panel segue influencers e celebrities per scoprire nuovi prodotti e brand. L’11% degli intervistati ha anche fatto acquisti direttamente su Instagram e Tiktok, ma la maggioranza usa i social per scoprire, conoscere e ispirarsi, per poi perfezionare i propri acquisti altrove.

I social hanno sicuramente democratizzato la moda, moltiplicato le tendenze e reso il tutto più diretto e facilmente accessibile, ma non sembrano avere un peso così forte nei comportamenti di acquisto degli intervistati, almeno a detta loro: esistono sicuramente delle dinamiche di influenza inconscia, in cui il consumatore è portato a crearsi una propria opinione leggendo recensioni, commenti ai post e visualizzando stories e reel. Soltanto successivamente sviluppa una decisione di acquisto, generando in sé la percezione di aver agito in totale autonomia: il 54% del panel, infatti, dichiara di prendere decisioni in maniera indipendente e di non farsi influenzare da ciò che vede sui social, il 36% afferma di usare i social come fonte di ispirazione per rimanere aggiornato sugli ultimi trend, ma di non farsi condizionare, e soltanto il 10% ammette di sentirsi condizionato da ciò che vede sui social quanto a moda e trend.

I BRAND E LA CERCHIA DI AMICI/FAMILIARI HANNO MAGGIORE EFFICACIA DEI FASHION CREATOR

E’ iniziata la parabola discendente di fashion creator e infleuncer? Forse. Ciò che emerge dal sondaggio è infatti che la maggioranza delle persone – il 65% degli intervistati – preferisce seguire i profili dei brand amati per trarre idee e suggestioni interessanti, piuttosto che i profili dei cosiddetti “fashion influencer”, delle celebrities (7%) o dei micro-influencer, prevalentemente Tiktokers (8%).

Altro dato interessante è che una buona fetta del panel – il 34% – dichiara di seguire via social i consigli dei propri pari, delle persone di cui si fida, della propria cerchia familiare o di amicizia: dalla survey emerge un quadro dei consumatori più attenti e diffidenti, maggiormente centrati sulle proprie reali esigenze e non facilmente condizionabili da ciò che appare sui social presentato da famosi fashion creator o giovani Tiktokers con migliaia di follower.

INSTAGRAM VS REALITY…

Gli intervistati si dimostrano infatti ben consapevoli del gap esistente tra ciò che mostra loro Instagram (e i social media in generale) e la realtà. Il 45% del panel dichiara di guardare ad Instagram come fonte di ispirazione, ma di essere conscio che ciò che si vede non corrisponde alla vita vera, mentre il 43% arriva ad affermare che Instagram può avere un effetto negativo ed essere addirittura dannoso per le persone, creando in loro un senso di frustrazione; soltanto il 12% invece lo percepisce come un social aspirazionale, che nutre la creatività e consente la libera espressione di sé.

“I social media hanno rivoluzionato la vita delle persone e del sistema moda, senza dubbio, hanno moltiplicato le tendenze, a volte arrivando quasi a bombardare di idee, offerte, suggestioni, consigli, stili di vita e facili promesse. Ma le persone come si comportano? Il nostro sondaggio delinea un profilo di consumatore attento e pronto a intercettare i nuovi trend, senza per questo esserne vittima acritica, ma cogliendo le opportunità che il web presenta,  l’immediatezza e la facilità di accesso alle informazioni, traendone suggestioni e confrontando prezzi e prodotti.” conclude Mario Rimini, Managing Director Italia di Saldi Privati.