Venerdì 1 agosto 2025 alle ore 17 nella Sala Leonor Fini, al Magazzino 26 in Porto Vecchio – Porto Vivo verrà inaugurata la mostra “Il segno nel tempo”, un viaggio nel cuore della grafica d’arte, tra tradizione e sperimentazione,con un intervento introduttivo del Maestro Franco Vecchiet.

La mostra è stata programmata dall’Università Popolare di Trieste ed è realizzata in coorganizzazione con il Comune di Trieste e con il sostegno della Regione FVG, per celebrare il 65° anniversario della Scuola Libera dell’Acquaforte.

La mostra ad ingresso libero sarà visitabile dal 2 agosto fino al 24 agosto 2025.

La Scuola Libera dell’Acquaforte fu fondata nel 1960 dall’Ente Morale triestino per l’interessamento diretto del Maestro Carlo Sbisà, artista e docente di straordinaria sensibilità, la Scuola ha continuato il suo percorso formativo e creativo senza soluzione di continuità grazie all’impegno ed all’appassionata attenzione della moglie Mirella Schott Sbisà, figura di spicco nel panorama artistico. Successivamente è stata guidata da Furio De Denaro, esperto incisore e storico dell’arte, e attualmente è condotta da Franco Vecchiet, che prosegue l’insegnamento con grande competenza e forte passione.

Questa storica Istituzione, nata con l’intento di promuovere e tramandare l’arte incisoria, ha offerto per decenni uno spazio aperto alla sperimentazione e alla formazione artistica e ha rappresentato un polo artistico di grande valore, distinguendosi fin dalle origini per l’approccio inclusivo, accogliendo allievi di ogni età e provenienza, e favorendo il dialogo tra tradizione e innovazione.

Nel corso degli anni la Scuola ha saputo rinnovarsi, mantenendo vive le tecniche classiche dell’incisione — acquaforte, puntasecca, acquatinta, xilografia — affiancandole anche a linguaggi contemporanei, così contribuendo a formare generazioni di artisti e a consolidare Trieste come centro vitale per la grafica d’arte.

Oggi, a 65 anni dalla sua fondazione, la Scuola Libera dell’Acquaforte continua a essere un punto di riferimento per chi cerca nell’arte non solo una tecnica, ma una forma di pensiero, un gesto di libertà, una voce nel tempo. In un’epoca dominata dalla velocità digitale, il gesto manuale dell’incisione acquista un valore ancora più significativo: è resistenza poetica, è tempo che si fa pensiero, è materia che racconta.

La mostra “Il segno nel tempo” ripercorre l’evoluzione del linguaggio dell’arte dell’incisione con 77 opere grafiche e una preziosa selezione di libri d’artista, frutto della ricerca e della sensibilità di 42 artisti che hanno partecipato alle attività della Scuola negli ultimi anni e rappresenta un’occasione preziosa per riscoprire l’incisione come segno vivo, memoria stratificata e strumento di esplorazione artistica. Il pubblico sarà accompagnato in un percorso visivo che intreccia tecnica, materia e memoria, in un dialogo tra tradizione e contemporaneità.

Orari di apertura della mostra: giovedì e venerdì: 10_13 e 17_20

Sabato, Domenica e Ferragosto: 10_20

Sono previste due visite guidate a cura della Prof.ssa Paola Estori: 9 e 23 agosto alle ore 18.

L’ingresso è libero.