Gran finale domani, martedì 29 luglio, con il cartellone estate del Teatro Verdi di Pordenone che per tutto il mese di luglio ha proposto sui palcoscenici del teatro un mix di generi e protagonisti. In cartellone alle 21.00 in Sala Grande una performance di particolare fascino e suggestione che restituisce corpo, voce e suono al mito: Metamorfosi, dal poema epico di Ovidio, uno dei capolavori più simbolici della classicità, prende nuova vita sulla scena contemporanea trasformandosi in uno spettacolo sensoriale e rituale.

Sotto la regia visionaria di Andrea Baracco, la scena diventa uno spazio fantastico, dove il tempo si scioglie e ogni metamorfosi — umana, divina, cosmica — viene restituita nella sua forza originaria. A incarnare questa trasfigurazione, la presenza magnetica di Nina Pons, corpo e voce in costante evoluzione, narratrice e incarnazione dei miti. Accanto a lei, i performer e musicisti giapponesi Mugen Yahiro, Naomitsu Yahiro e Tokinari Yahiro intrecciano suoni, ritmi e movimenti in un’esperienza rituale. I loro strumenti, in particolare il Taiko, tamburo tradizionale giapponese, scandiscono il tempo della trasformazione, evocando forze primordiali, vibrazioni antiche e pulsazioni contemporanee. La musica non accompagna, ma genera. Il suono diventa carne, gesto, rito. Metamorfosi non è una semplice trasposizione teatrale: è un viaggio sensoriale tra i miti, un’immersione nel cambiamento perpetuo che governa l’universo e l’anima umana. Ovidio rivive in una lingua altra, quella del corpo che danza, della voce che vibra, del tamburo che chiama.
Con le MetamorfosiOvidio ci ha lasciato un testo di incredibile contemporaneità, una grandiosa rappresentazione del carattere instabile, precario e illusorio della realtà; dove una definizione univoca, della natura, della vita, dell’uomo risulta impossibile. Il mondo, l’umano, va al di là della compattezza e dell’univocità, ma trova la sua essenza più profonda e specifica nell’ambiguo, nel non risolto, nell’ibrido, in definitiva nella complessità. Una sorta di enciclopedia in movimento dei racconti più famosi dell’antichità: risiede proprio qui il tratto universale che gli ha consentito di parlare lungo le epoche e dove si concentrano tutte le passioni e le infelicità che regnano nel mondo degli esseri umani. Uno spettacolo che non si guarda soltanto: si attraversa, si ascolta, si sente.
Una golosa opportunità accompagna anche questa volta il pubblico possessore di biglietto con l’aperitivo-degustazione prima o dopo lo spettacolo al costo speciale di 10euro all’Osteria “All’Ombra” in Viale Martelli 4b, a pochi passi dal Teatro.
Info sui biglietti ancora disponibili a: [email protected]