Sarà la Sala del Centro visite del Parco delle Dolomiti Friulane di Forni di Sopra ad ospitare sabato 2 agosto alle ore 18.00 la presentazione del libro “Guide alpine, portatori e portatrici nelle Prealpi Clautane (1874-1915)” di Mario Tomadini, corposo volume di studio e approfondimento storico dedicato al territorio, edito recentemente dalla Storica Società Operaia di Pordenone.
Converserà con l’autore Paola Cosolo Marangon del CAI di Forni di Sopra, che promuove l’eventocon il patrocinio del Comune cittadino, dell’ente Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, di ASCA Associazione delle Sezioni CAI di Carnia, Canal del Ferro e Val Canale, nell’ambito di “LeggiMontagna”. Per la SOMSI Pordenone si tratta di uno degli appuntamenti realizzati nel quadro del più ampio progetto “Montagne senza confini. Julius Kugy e la musica del paesaggio”, sostenuto da Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Pordenone-Capitale Italiana della Cultura 2027, Fondazione Friuli, ITAS Assicurazioni e GSM Gestione Servizi Mobilità.

La pubblicazione, edita con prefazione firmata dal giornalista e scrittore Maurizio Bait,è dedicata alle guide alpine della Val Cellina e Val Vajont che dalla seconda metà dell’Ottocento e fino allo scoppio della Grande Guerra accompagnavano gli alpinisti italiani, tedeschi e austriaci nelle salite sulle vette di quelle che in quell’epoca erano definite Prealpi Clautane, ovvero “Die Clautanischen Voralpen”, poi chiamate Dolomiti d’Oltre Piave e oggi divenute Dolomiti Friulane – Patrimonio Unesco. Cuore del volume, i capitoli dedicati ad alcune note guide locali, primo tra tutte il clautano di Massurìe Alessandro Giordani detto “Sandro Nazio”, il nipote Luigi (Carlo) Giordani “Begarèli” e l’ertano Francesco Filippin “Checo de Costantina”. E quindi, passando al territorio dell’Alto Tagliamento, Giovanni Battista De Santa detto “Barbe”, prima e storica guida di Forni di Sopra. Il libro riserva inoltre un ampio spazio a ricostruire l’apporto dato dai portatori e specialmente dalle portatrici, giovani donne che per poche lire portavano i bagagli degli alpinisti fin sotto le pareti, mentre alcuni capitoli tratteggiano le condizioni socio-economiche di queste vallate, spopolate dall’emigrazione, dove il supporto agli scalatori costituiva comunque una non trascurabile entrata.
L’autore della pubblicazione, che ha richiesto quattro anni di meticolose ricerche, è Mario Tomadini, dal 2002 Consigliere della Storica Società Operaia di Pordenone e già presidente del sodalizio dal 2021 al 2025. Appassionato studioso del territorio e scrittore, ha al suo attivo sedici pubblicazioni, molte delle quali sulla montagna pordenonese. Già collaboratore di “Piancavallo Magazine”, oggi ha una rubrica fissa nel Magazine “Esplora&Ama”. I suoi articoli si trovano anche nel periodico “Le Dolomiti Bellunesi”. Socio dal 1972 della Sezione CAI di Pordenone, oggi è iscritto alla Società Alpina Friulana di Udine.
Con le sue 480 pagine, 105 testi in bibliografia, un indice di 512 nomi e 700 località citate, il volume si propone già come una guida preziosa per la ricostruzione storica di un periodo e di un contesto sociale e paesaggistico, oltre che un omaggio ai valligiani che contribuirono all’esplorazione di queste montagne.
Info: www.somsipn.it / www.caiforni.it o sulle pagine social della SOMSI e del CAI di Forni di Sopra.