Ad Auronzo di Cadore (Belluno) si rinnova, com’è tradizione da ormai oltre quindici anni, l’appuntamento estivo con la storia locale, e in particolare con avvenimenti e personaggi poco conosciuti ma di fondamentale importanza per comprendere la complessità dell’impatto delle guerre mondiali in Val d’Ansiei. Cicerone in questo viaggio nel tempo, che si svilupperà in due tappe lunedì 4 e lunedì 18 agosto nella sala consiliare del Municipio di Auronzo di Cadore alle 21.00, sarà come da tradizione Walter Musizza*, professore triestino e grande appassionato e studioso di storia cadorina: con lui si approfondiranno le vicende di due soldati, l’uno della Prima e l’altro della Seconda guerra mondiale, giunti ad Auronzo con compiti e finalità molto diverse.
“Ogni estate c’è grande attesa per gli appuntamenti curati dal professor Walter Musizza, – commenta Anna Zandegiacomo De Zorzi, consigliere con delega alla cultura del Comune di Auronzo – occasioni preziose peraddentrarsi in avvincenti pagine di storia locale, tra curiosità e vere e proprie scoperte. Le due vicende che verranno approfondite quest’anno sono due dimostrazioni d’amore in tempo di guerra per il nostro territorio: entrambi i protagonisti, seppure in modo diverso, hanno messo a disposizione le proprie abilità per scrivere un nuovo capitolo di pace”.
“Il primo appuntamento, lunedì 4 agosto,– anticipa Walter Musizza – è intitolato “Vittorio Somenzi, 007 in missione ad Auronzo e dintorni” ed è dedicato al fisico mantovano e agente dell’americano OSS – Office of Strategic Services, paracadutato nella primavera del 1945 nel Bellunese per aiutare i partigiani e protagonista di importanti azioni ad Auronzo, Cortina e Braies”.


Somenzi, classe 1918, nel 1941 si arruolò nella Regia Aeronautica e nel 1943 passò allo Stato Maggiore dell’Aeronautica. Con una falsa carta d’identità, combatté nazisti e fascisti come ‘aggregato agli alleati’, essendosi arruolato nell’OSS – Office of Strategic Services, il servizio segreto d’informazioni dell’esercito americano. Atterrato in un bosco delle Prealpi Bellunesi, fu inviato al Comando della Divisione Garibaldi “Belluno” per raggiungere poi in Cadore la Brigata “Pietro Fortunato Calvi”, con la quale il 1° maggio 1945 organizzò un colpo di mano a Braies, contribuendo a liberare molti illustri personaggi dell’antifascismo europeo e alti ufficiali delle forze armate alleateostaggio dai nazisti. Tra questi c’erano il presunto nipote del ministro degli esteri sovietico Molotov, l’ex capo del governo francese Léon Blum, il figlio del maresciallo d’Italia Pietro Badoglio e il generale Sante Garibaldi, nipote dell’Eroe dei due mondi. Nel dopoguerra si divise tra la carriera militare e quella accademica, divenendo titolare della cattedra di Filosofia della Scienza all’Università degli Studi di Roma.
La seconda serata, lunedì 18 agosto, sarà invece intitolata “Don Romolo Tressino, cappellano fotografo inVal d’Ansiei” e ricostruirà le vicende di un giovane sacerdote di Roverchiaretta (Verona), nato nel 1889 e nominato sacerdote nel 1914.
“Don Tressino – chiarisce Musizza – durante la Grande Guerra fu cappellano nei servizi di Sanità e autore di un’eccezionale raccolta di oltre 100 fotografie, scattate ad Auronzo e in altre località della Val d’Ansiei. Le foto immortalano ambienti e attimi di vita militare e civile ai piedi delle Tre Cime, raccontando un territorio profondamente diverso da quello attuale e svelando non poche curiosità, come, ad esempio, la presenza in loco di ben tre ospedaletti militari”.
La raccolta fotografica è venuta alla luce grazie ad una mostra recentemente proposta nel Comune di Bonavigo (Verona) per ricordare l’amato parroco, scomparso nel 1966. Da lì è nata una felice collaborazione con i curatori dell’esposizione per individuare località, persone e situazioni presenti nelle foto ma rimaste per un secolo indefinite o del tutto sconosciute: un’importante e piacevole scoperta, dunque, sia per i veronesi sia per i bellunesi.
Vittorio Somenzi e di Don Romolo Tressino: due piccole storie, due piccoli grandi eroi che hanno il merito di riportare l’attenzione sulla loro umanità, al di là delle operazioni militari e delle vicende belliche.
Ingresso libero e gratuito.
Info:Auronzo.info
*Walter Musizza è nato a Trieste nel 1951 e risiede a Gorizia, pur frequentando da molti anni Auronzo di Cadore. Ha insegnato lettere italiane nelle scuole superiori fino al 2009. Appassionato di storia cadorina, è autore di molti libri, dedicati in particolare agli eventi del primo conflitto mondiale e alle fortificazioni italiane del periodo 1866-1915.
Tra i riconoscimenti ottenuti, si ricordano il Premio ANA Cadore nel 2002, il Premio Pelmo d’Oro (Sezione Cultura Alpina) nel 2013 e il Premio Auronzo nel 2015.