Poker sportivo alla 26^ edizione di pordenonelegge: quattro incontri per sfogliare storie, backstage, aneddoti e avventure sui campi da gioco, formato libro. Un percorso a cura di Massimo Passeri e Antonio Bacci con grandi voci del basket, del tennis e della Formula 1, oltre a un libro che ripercorre un’ “epica” vicenda familiare entrata nel mito dello sport e spiega come “farsi le scarpe in famiglia”, moltiplicando il successo delle proprie idee. Dan Peterson, Riccardo Patrese, Gaia Piccardi con Marco Imarisio sul “caso Sinner” e la giornalistainglese Barbara Smit, per scoprire cosa sta dietro i mitici brand Puma e Adidas. La 26^ edizione di pordenonelegge, Festa del libro e della libertà, è come sempre promossa dalla Fondazione Pordenonelegge.it, presieduta da Michelangelo Agrusti, ed è a cura di Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, per il coordinamento della direttrice della Fondazione Michela Zin.

Pordenonelegge Sport si apre nella giornata inaugurale del festival, mercoledì 17 settembre, alle 20.30 nello Spazio IZC Costruzioni Largo San Giorgio con Formula 1 Backstage: condotto da Massimo Passeri, l’incontro ci proietterà nel libro che Riccardo Patrese ha pubblicato per Rizzoli, rievocando gli inizi sui kart e poi la gloria in F1 con la Williams di Mansell e Newey. Tra un valzer con Grace Kelly e una partita a golf con Ranieri di Monaco, aneddoti sull’amicizia con De Angelis, Senna ed Ecclestone, le liti con Briatore, gli screzi con Niki Lauda e James Hunt e l’occasione sfumata con la Ferrari. Gioie e dolori, come l’incidente del 1978 in cui perse la vita Ronnie Peterson, di cui Patrese fu considerato a torto responsabile.
Si prosegue giovedì 18 settembre, alle 18.30 al PalaFumetto, Parco Galvani, con un’icona del basket internazionale, Dan Peterson, storico coach dell’Olimpia Milano cui ha dedicato il libro La mia Olimpia in 100 storie + 1 (Minerva edizioni), scritto a quattro mani con il giornalista sportivo Umberto Zapelloni. Insieme, in dialogo con Antonio Bacci, racconteranno la storia di unasquadra di basket e di un allenatore nati magicamente lo stesso giorno – il 9 gennaio 1936 – a più di 7 mila chilometri di distanza. Il destino li fa incontrare nel 1978, per nove anni magici, e poi ancora nel 2011. L’Olimpia di Dan Peterson, la mitica Banda Bassotti che conquistò l’Italia e l’Europa, raccontata dall’artefice dei suoi successi fra storie di donne, uomini e segreti di spogliatoio. Postfazione di Ettore Messina e Massimiliano Finazzer Flory.
Si prosegue venerdì 19 settembre, alle 21 a Confindustria Alto Adriatico: il focus è su una storia di sport ma anche di business, di ingegno e creativotà ma anche di legami familiari: quella dei fratelli Dassler, ripercorsa dalla giornalista inglese Barbara Smit, firma del Financial Times, del Time e di Herald Tribune.Con La sfida del secolo. Storia dei fratelli nemici che fondarono Adidas e Puma (Limina), in dialogo con Massimo Passeri l’autriceci riporterà a un secolo fa, quando i fratelli Adolf e Rudolf Dassler cominciavano a lavorare nella piccola fabbrica di calzature del padre, in Baviera. Oggi Adidas e Puma sono l’eredità multimilionaria della loro ambizione. Le intuizioni geniali e le inimmaginabili scorrettezze tramandate da Adi e Rudi ai loro figli, le prime sponsorizzazioni, la nascita del marketing moderno, da Jesse Owens e David Beckham a Pelé e Boris Becker fino all’arrivo di Nike e Reebok. Un affascinante viaggio tra sport e business.
La sera dopo, sabato 20 settembre, alle 21 nella sede di Confindustria Alto Adriatico, gran finale su un nome che è già leggendario: Jannik Sinner: un campione piovuto dal cielo titola il libro scritto dai giornalisti Marco Imarisio e Gaia Piccardi, edito Cairo, con prefazione di Adriano Panatta. Nella conversazione condotta da Antonio Bacci le due grandi firme del Corriere della Sera sfoglieranno la nuova era italiana del tennis. Già, perché uno così non lo avevamo mai avuto. Lo abbiamo aspettato tanto, e finalmente… ecco jannik Sinner. Storia, aneddoti e retroscena sul numero uno del tennis mondiale dall’esordio nello sci al distacco dalla famiglia -a soli 13 anni – e dal rapporto col mentore Piatti alla svolta Vagnozzi-Cahill, poi ancora l’inchiesta per doping e i grandi rivali, da Djokovic ad Alcaraz. Senza dimenticare un episodio che ha emozionato l’Italia, la conquista dell’insalatiera, la desideratissima Coppa Davis, appartenuta all’Italia per l’ultima volta nel 1976.
Info e dettagli: pordenonelegge.it