Partita la raccolta del Pinot Grigio nella più estesa DOC italiana: un’annata promettente dal punto di vista qualitativo con una quantità in lieve aumento, segnata da sperimentazioni strategiche per rispondere alla crescente domanda di vini a bassa gradazione alcolica

Parte con prospettive positive la vendemmia del Pinot Grigio DOC Delle Venezie. La denominazione nordestina, unica per ampiezza e integrazione interregionale – che comprende i territori amministrativi delle Regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento –, mostra segnali promettenti sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo.

“Siamo entusiasti di dar corso a una vendemmia che vede il nostro Consorzio impegnato su più fronti: qualità, innovazione e sostenibilità – ha dichiaratoLuca Rigotti, Presidente del Consorzio DOC Delle Venezie La stagione produttiva 2025 segna un momento importante soprattutto per le attività di sperimentazione avviate per la produzione di Pinot Grigio a bassa gradazione alcolica. Crediamo fortemente in questo progetto, che punta a garantire un futuro sostenibile al settore, rispondendo ai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori sempre più consapevoli e attenti a uno stile di vita salutistico, a partire da vini più leggeri e a ridotto impatto calorico. Si tratta di un percorso innovativo e strategico, perfettamente in linea tra l’altro con il nostro impegno nella partnership con Wine in Moderation avviata lo scorso anno – ha proseguito il Presidente Rigotti, e conclude – Siamo convinti che l’innovazione rappresenti la chiave per valorizzare la nostra denominazione e affrontare con successo le sfide emergenti del mercato”. 


Luca Rigotti, Presidente del Consorzio DOC Delle Venezie

Le stime quantitative mostrano una leggera crescita rispetto alle due ultime annate più contenute, mentre il clima stabile previsto nei prossimi giorni dovrebbe favorire un positivo completamento della vendemmia, già avviata in alcune zone con un leggero anticipo rispetto al 2024. 

Rispetto alle differenti aree viticole, i Presidenti Assoenologi delle sedi territoriali che rientrano nell’areale di produzione della DOC Delle Venezie hanno portato valutazioni di maggiore dettaglio.

In Friuli Venezia Giulia, Matteo Lovo, Presidente Assoenologi regionale, precisa: “Quella del 2025 è una delle migliori stagioni degli ultimi anni sotto il profilo fitosanitario: la pressione delle malattie è stata molto contenuta e ben gestibile, grazie a un’alternanza favorevole tra piogge e periodi asciutti. Le escursioni termiche di luglio hanno ulteriormente favorito la qualità delle uve. Solo in alcune aree limitate si sono registrati danni da grandine, ma si tratta di casi circoscritti. L’avvio della vendemmia è previsto a partire da questa settimana, con una raccolta che in genere si completa in una decina di giorni. Le aspettative sono molto buone: qualità in crescita rispetto al 2024 e un aumento produttivo stimato tra il 5 e il 10%. Per quanto riguarda le vinificazioni a basso grado, il nostro territorio si sta già muovendo in questa direzione: in alcune aree sarà fisiologico ottenere gradazioni più contenute, anche in virtù dell’anticipo della raccolta”.

Dal Trentino, Furio Battelini, nuovo Presidente Assoenologi regionale, commenta: “L’inverno mite e umido ha anticipato il ciclo vegetativo, senza gelate tardive, e le piogge regolari in primavera hanno favorito lo sviluppo di una buona vegetazione limitando peronospora e oidio. Le precipitazioni di fine luglio/inizio agosto hanno suscitato qualche apprensione per la botrite nei grappoli compatti, ma il caldo ha stabilizzato la situazione: ora lo stato sanitario è in netto miglioramento. I campioni di maturazione mostrano zuccheri in crescita rapida e un buon contenuto acidico, soprattutto malico, grazie alle escursioni termiche. La vendemmia partirà in questi giorni, con le prime partite destinate alla bassa gradazione, e proseguirà fino a metà settembre. Quantitativamente, si prevede poco più del 5 % rispetto al 2024, sebbene ancora sotto la media storica; qualitativamente si auspicano punte d’eccellenza. Possiamo dire in ultimo che la nostra regione è apripista rispetto alle vinificazioni di Pinot Grigio a bassa gradazione alcolica, non solo sotto il cappello della DOC Delle Venezie”. 

Infine, in Veneto, la stagione produttiva ha mostrato un trend complessivamente regolare, con un decorso favorevole che ha garantito condizioni sanitarie molto buone del vigneto e dell’uva. Nello specifico, da est a ovest della regione, l’andamento climatico ha permesso un’evoluzione vegetativa equilibrata. “Nel Veneto Orientale – spiega Michele Zanardo, Presidente Assoenologi di zonadopo un germogliamento leggermente anticipato, le condizioni primaverili e le piogge hanno favorito un’evoluzione vegetativa regolare; la difesa fitosanitaria è stata efficace. L’inizio della vendemmia è previsto nell’ultima settimana di agosto. La quantità si prevede in media, con qualità in linea alla norma”. Alberto Marchisio, Presidente Assoenologi del Veneto Occidentale, aggiunge: “La stagione è stata positiva anche nel nostro areale, con un buono stato sanitario delle uve. Le ultime settimane hanno visto un’accelerazione delle fasi di maturazione, più rapida rispetto allo scorso anno. La raccolta è iniziata questa settimana e si prevede possa concludersi intorno alla metà di settembre, soprattutto nelle aree collinari. Qualità e quantità si mantengono sui livelli delle ultime annate, con un miglioramento delle maturazioni sul piano polifenolico”.

Per quanto riguarda le misure di gestione dell’offerta, per la campagna vendemmiale 2025 sono state approvate le azioni richieste dal Consorzio DOC Delle Venezie, con particolare riferimento alla riduzione della resa massima (da 180 a 170 quintali di uva/ettaro) e allo stoccaggio di 20 quintali/ettaro, con l’obiettivo di garantire l’equilibrio del mercato e una più efficace regolazione del potenziale produttivo e del valore. 

Con la proroga della sospensione dell’iscrizione dei vigneti di Pinot Grigio allo schedario vitivinicolo ai fini dell’idoneità alla rivendicazione a DOC Delle Venezie e la disciplina che consente di regolamentare le riclassificazioni dei volumi di Pinot Grigio in ingresso entro il 30 aprile 2026, abbiamo chiuso il cerchio della gestione dell’offerta per questa campagna vendemmiale – commenta Stefano Sequino, Direttore del Consorzio di tutela DOC Delle Venezie – L’obiettivo del Consorzio, soprattutto nell’attuale congiuntura complessa sotto il profilo geopolitico ed economico, è quello di presidiare l’andamento del Pinot Grigio DOC Delle Venezie per mantenere una condizione di stabilità tra domanda e offerta, fattore che rappresenta un grande valore per i mercati esteri e, nonostante le variabili che intervengono a livello internazionale, favorire una crescita equilibrata della denominazione”.

Stefano Sequino, Direttore del Consorzio DOC Delle Venezie

I dati del Consorzio Pinot Grigio DOC Delle Venezie

Il Consorzio Tutela Vini DOC Delle Venezie viene costituito nel 2017 dalla comune volontà dell’intera filiera vitivinicola del Nordest d’Italia di creare il più grande modello di integrazione interregionale, includendo in un’unica grande denominazione di origine la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento ed il Veneto. 

Con una superficie produttiva di 27.000 ettari ed una quantità pari a 230 milioni di bottiglie – nel contesto di una filiera produttiva composta da 6.141 viticultori, 575 aziende di vinificazione e 371 aziende di imbottigliamento – la DOC Delle Venezie rappresenta oggi l’85% del Pinot Grigio italiano ed il 43% di quello mondiale.

Sito web

www.dellevenezie.it