Presentato questa mattina il nuovo sportello dedicato a persone anziane non autosufficienti e famiglie attivo, in questa prima fase di avvio, nel front-office della sede centrale del Dipartimento Servizi e Politiche Sociali di via Mazzini 25 il lunedì e mercoledì in orario 14-17, il martedì e giovedì in orario 10-12 (previa prenotazione dell’appuntamento al Numero Unico del Servizio Sociale Comunale raggiungibile al +39 040 9714545 da lunedì a venerdì in orario 9-17.
Per il Comune di Trieste sono intervenuti l’assessore comunale alle Politiche Sociali Massimo Tognolli; il direttore del Servizio Sociale Comunale Stefano Chicco; la Responsabile della Posizione Organizzativa Gestione Attività amministrative per contrasto alla Povertà e Domiciliarità Anziani Sabrina Rudl.

Per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sono intervenuti l’assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione e Famiglia Alessia Rosolen e il direttore del Servizio Coordinamento Politiche per la Famiglia Maria Pia Turinetti.
“Ringrazio la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per il suo fondamentale contributo non solo competenziale ma anche di cuore nel portare avanti assieme all’Amministrazione Comunale questa iniziativa dedicata alle persone anziane non autosufficienti”, ha dichiarato l’assessore Massimo Tognolli: “Il Servizio Sociale è un mondo vasto e multidimensionale, che per sua natura ha bisogno di essere comunicato, in quanto la cittadinanza imparano a conoscerlo solo quando ne viene coinvolta, il che costituisce un momento cui non si è mai sufficientemente preparati. Il nuovo sportello svolge questo ruolo di raccordo informativo tra le famiglie e la Pubblica Amministrazione anche in collaborazione con il servizio regionale SI.CON.TE”.
In via sperimentale il nuovo sportello supporterà le persone nell’accesso ai servizi amministrativi e digitali in particolare per quanto riguarda l’assistenza a domicilio per la cura dei propri cari.

L’attività di supporto sarà gestita da due operatrici formate nel campo dei servizi sociali e sociosanitari, dipendenti della Società cooperativa la Quercia di Trieste, nel contesto dell’appalto per l’accesso al Servizio Sociale Comunale.
L’iniziativa risponde agli obiettivi di una delle linee di intervento del Piano nazionale per la non autosufficienza (Piano FNA) per il triennio 2022-2024, approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 ottobre 2022, quale strumento programmatico per l’utilizzo delle risorse del Fondo per le non autosufficienze (articolo 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296), istituito per garantire l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali da garantire su tutto il territorio nazionale con riguardo alle persone non autosufficienti: risorse aggiuntive rispetto a quelle destinate alle prestazioni e ai servizi a favore delle persone non autosufficienti da parte delle Regioni e delle autonomie locali.
Fra gli aspetti innovativi del Piano l’individuazione delle aree in cui sono erogati i servizi socioassistenziali volti a promuovere la continuità e la qualità della vita a domicilio e nel contesto sociale di appartenenza delle persone anziane non autosufficienti.
La Regione FVG, con Delibera della Giunta Regionale n. 929 del 16 giugno 2023, ha approvato il proprio quadro programmatico degli interventi e dei servizi necessari per dare attuazione al Piano Nazionale, a valere sulle risorse nazionali e sulle risorse regionali che le integrano, e ha ripartito agli Ambiti i relativi fondi, fra cui quelli destinati all’erogazione degli interventi per le persone anziane non autosufficienti e per le persone anziane fragili di cui al comma 162 lettere a), b) e c) della legge n 234/2021, ovvero all’erogazione di servizi sociali di supporto per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie, quali la messa a disposizione di strumenti qualificati per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro degli assistenti familiari, in collaborazione con i Centri per l’impiego del territorio, e l’assistenza gestionale, legale e amministrativa alle famiglie per l’espletamento di adempimenti.

Proprio in quest’ambito si inserisce la nuova iniziativa del Comune di Trieste (il quale costituisce ambito territoriale sociale unico).
In tal senso l’attività sarà caratterizzata anche dalla collaborazione con il servizio SI.CON.TE, che fa capo al Servizio coordinamento politiche per la famiglia della Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia della Regione FVG: si tratta di un servizio pubblico specialistico dedicato all’intermediazione tra domanda e offerta di lavoro per le figure professionali di assistenza familiare e di consulenza a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori. Il servizio è attivato con la finalità di facilitare l’incrocio, regolare e qualificato, di domanda e offerta di lavoro nell’ambito dell’assistenza familiare per persone che necessitano, in aggiunta o in alternativa ai servizi esistenti, di prestazioni individualizzate. Il servizio è erogato dagli sportelli SI.CON.TE, collocati nelle principali sedi dei Centri per l’impiego della Regione.
Gli sportelli si occupano dell’incontro domanda e offerta nel settore domestico, accogliendo da un lato le famiglie in cerca di un aiuto per sé, per la propria casa e per i propri familiari minori o anziani non autosufficienti, e dall’altro i lavoratori interessati a candidarsi come assistenti familiari, colf o babysitter.
A Trieste il servizio è erogato da uno sportello fisso, aperto da lunedì a venerdì. Gli operatori del servizio SI.CON.TE hanno un ulteriore importante obiettivo relativo al lavoro di rete, che si sviluppa lungo due direttrici: quella più propriamente relativa al mercato del lavoro e alle sue prospettive e quella relativa al sistema di welfare territoriale. Il consolidamento della rete sul tema del lavoro domestico ha come focus la sensibilizzazione di datori di lavoro e lavoratori sull’importanza della qualità e regolarità del lavoro, con lo scopo di migliorare la qualità dell’assistenza, le condizioni di lavoro delle persone che operano nel settore domestico, la loro formazione e qualificazione professionale e il supporto alle famiglie in qualità di datori di lavoro.
Nel lavoro di rete con i servizi di welfare locale lo scopo è di far crescere e strutturare la rete e la collaborazione con soggetti pubblici e privati, al fine di migliorare l’accesso dei cittadini alle informazioni, di sostenere buone prassi che supportino le famiglie con carichi di cura verso minori o non autosufficienti, di collaborare a progettualità in ottica di miglioramento del welfare territoriale nonché di promuovere la opportunità formative nel settore domestico, attivare la collaborazione per la diffusione di informazioni alle famiglie anche attraverso eventi serali dedicati. Questa attività ha come interlocutori principalmente i Servizi Sociali comunali, i Centri famiglia, gli Enti e associazioni aderenti al progetto SIFARETE ed Enti locali e del terzo settore.
Da ultimo, gli operatori degli sportelli SI.CON.TE raccolgono le disponibilità e promuovono la formazione dei lavoratori nel settore del domestico per invitarli a fruire dell’offerta formativa che la Regione ha espressamente progettato per queste figure.
Lo sportello comunale e quello regionale potranno generare reciproche fruttuose alleanze, con l’obiettivo di agevolare chi deve affrontare un percorso faticoso per la definizione del progetto di vita e di assistenza della persona cara non autosufficiente, faticoso anche per i risvolti emotivi e organizzativi, e spesso complicato dalla poca conoscenza dei servizi e delle opportunità offerte dal territorio in questo settore. L’Amministrazione Comunale e l’Amministrazione Regionale potranno, ciascuno in ossequio alla propria missione ed alle proprie competenze istituzionali:
mantenere un costante scambio di informazioni sui servizi e gli interventi attivi sul territorio e sulle modalità di accesso;
definire protocolli di lavoro condiviso, che semplifichino alle persone non autosufficienti ed ai loro familiari la ricerca di un’assistente familiare e la gestione del relativo rapporto di lavoro;
individuare progettualità comuni per supportare le famiglie e i lavoratori domestici nella gestione di specifici aspetti contrattuali (assenze, ferie, formazione sia dei lavoratori dei delle famiglie, specifiche esigenze di assistenza, integrazione nel sistema dei servizi degli interventi sociali e socio-assistenziali);
condividere strategie comuni per obiettivi chiave come il contrasto al lavoro sommerso, la qualificazione dei lavoratori/lavoratrici e la disponibilità di lavoratori/lavoratrici in linea con i crescenti bisogni di assistenza del territorio.
Lo sportello fungerà anche da osservatorio delle reali necessità e difficoltà delle famiglie, con l’obiettivo di rendere più accessibili i servizi, anche mediante una migliore diffusione delle informazioni e lo sviluppo di un proficuo interscambio fra le istituzioni locali coinvolte nella pianificazione e realizzazione dei servizi stessi.