Dal 3 al 6 settembre oltre 300 ricercatori al congresso della Società botanica italiana e alla conferenza internazionale sulle piante
Dal 3 al 6 settembre, Gorizia, nell’ambito di Go!2025, ospiterà il 120° congresso della Società botanica italiana (https://www.societabotanicaitaliana.it/) corrispondente all’11esima conferenza internazionale sulle piante intitolata “Overcoming barriers in plant science and beyond”. L’iniziativa scientifica è promossa dalla Società botanica italiana con le Università di Udine e di Trieste e l’Orto botanico dell’Università di Lubiana. Parteciperanno oltre 300 ricercatori italiani, di altri Paesi europei e da oltre oceano, con una significativa presenza di giovani studiosi che si confronteranno sulle grandi sfide delle scienze delle piante. Al centro del congresso vi sarà il tema dei confini, intesi in senso biogeografico, disciplinare e culturale e le possibilità di superarli attraverso il dialogo e la ricerca.
I lavori si apriranno mercoledì 3 settembre, alle 9.30, nell’Auditorium della cultura friulana (via Roma 23). Nei giorni successivi proseguiranno nella stessa sede e presso il polo di Santa Chiara (via Santa Chiara 1).
Sempre il 3 settembre, alle 20.30, l’auditorium ospiterà un appuntamento divulgativo. Parteciperà, fra gli altri, il climatologo Luca Mercalli, della Società metereologica italiana. Con la presidente della Società botanica italiana, Antonella Canini, Alessandro Chiarucci dell’Università di Bologna, Piero Genovesi dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e Alessandro Petraglia dell’Università di Parma, affronteranno il tema: “Piante, confine tra terra e cielo: impatto dei cambiamenti climatici ai limiti della vita”. Modererà Marco Virgilio.
Sarà un’occasione per parlare di cambiamenti climatici. Ma anche per riflettere su come la biodiversità, in particolare quella vegetale, stia rispondendo alle sfide poste in ambienti estremamente sensibili ai cambiamenti come quelli delle alte quote o ai limiti delle condizioni di vita.
«La scelta di Gorizia come sede non è casuale – spiegano, per il comitato organizzatore, Francesco Boscutti ed Enrico Braidot, docenti del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Università di Udine –. Da sempre terra di incontro e, talvolta, di scontro tra mondi diversi, collocata tra Mediterraneo e Mitteleuropa, tra Stati e culture differenti, la città rappresenta un luogo simbolico per riflettere sul valore della diversità e sulla necessità di integrazione. Gli stessi territori del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia sono state nei secoli corridoi privilegiati di passaggio per popoli, specie animali e vegetali e oggi tornano a essere crocevia di esperienze e conoscenze».
I contenuti
Il programma prevede sessioni plenarie, simposi tematici e relazioni che spaziano dalla biogeografia all’ecologia vegetale e forestale, dalle collezioni botaniche alla fisiologia delle piante, fino alla gestione della biodiversità. Ampio spazio sarà riservato agli effetti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi e al tema della diffusione delle specie aliene invasive. Accanto agli appuntamenti scientifici, il congresso proporrà anche momenti aperti alla cittadinanza, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo tra comunità scientifica, istituzioni e pubblico.
Go!2025, città dei parchi
La manifestazione si inserisce infatti nella Settimana della biodiversità “Verde capitale, GO!2025 Città dei parchi” (https://www.go2025.eu/it/whats-up/eventi/verde-capitale), organizzata dal Comune di Gorizia dal 1° al 7 settembre. In quei giorni la città proporrà un ricco calendario di attività dedicate al tema della biodiversità: passeggiate nei parchi, conferenze, laboratori per bambini, mostre, e persino una caccia al tesoro botanica. Un’occasione unica per valorizzare gli spazi verdi e il patrimonio naturale e culturale del territorio transfrontaliero, in linea con i valori e gli obiettivi di Go!2025.