20 GIOVANI STUDENTI E RICERCATORI DA TUTTA EUROPA

Venti giovani studiosi di discipline umanistiche, sociologiche, antropologiche e linguistiche, provenienti da diversi Paesi europei – tra cui Italia, Germania, Inghilterra, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia – e dalla Cina, sono giunti a Gorizia per l’International Summer School promossa dall’associazione culturale Kulturhaus Görz. Fino alla fine della settimana saranno protagonisti di un ricco programma di incontri, lezioni, visite guidate ed escursioni tra Gorizia e Nova Gorica.

L’iniziativa, sostenuta dal bando Borghi – Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e culture, si inserisce pienamente nell’anno di GO! 2025, offrendo a studenti e ricercatori un’occasione unica per approfondire storia, lingue e culture di confine. Ad accoglierli, insieme al team del progetto, l’Assessore alla Cultura Fabrizio Oreti che ha sottolineato come questa esperienza multiculturale e multilinguistica rappresenti un unicum in regione: un percorso formativo di valore internazionale e, al tempo stesso, una vetrina per la città.

Il programma della Summer alterna momenti accademici e attività sul territorio. Dopo la lezione inaugurale dello storico Marko Klavora e la prima esplorazione del centro cittadino, i partecipanti visiteranno i luoghi simbolo della memoria goriziana e slovena: dalla stazione Transalpina al Museo “Lasciapassare/Prepustnica”, dal Sacrario di Redipuglia al Museo della Cantieristica di Monfalcone, fino agli scavi di Aquileia. Centrale il tema dei confini e delle loro trasformazioni: lo storico Stefan Čok analizzerà l’impatto del confine italo-sloveno sulla vita quotidiana, mentre laboratori artistici e giochi strategici offriranno strumenti creativi per riflettere sull’esperienza della frontiera. La vocazione transfrontaliera si traduce anche nella sessione a Nova Gorica, in collaborazione con la locale Università, con incontri istituzionali, una lezione sulla storia della Primorska e una visita guidata alla città. Non mancano escursioni di respiro europeo: da Caporetto/Kobarid, teatro della Grande Guerra, fino a Cividale del Friuli, antica capitale longobarda.

Nelle giornate finali l’attenzione si concentrerà sul multilinguismo, cifra identitaria di Gorizia. Studiosi provenienti da università italiane, slovene, austriache e tedesche affronteranno temi cruciali: il rapporto tra lingue e potere, le narrazioni storiche divergenti, la presenza della comunità ebraica e l’eredità friulana. L’esperienza culminerà il 5 e 6 settembre innestandosi sulla terza edizione del Festival delle Lingue, la manifestazione aperta a tutti ad ingresso libero ideata e curata da Jens Kolata, Majda Bratina e Rossana Puntin, e realizzata con il contributo della Regione, che riunitrà a Gorizia studiosi, scrittori, giornalisti e artisti di diversi Paesi per incontri, lezioni e spettacoli in cui le lingue si rivelano strumenti di relazione e chiavi di lettura del presente. Con queste iniziative, Kulturhaus Görz rinnova la sua missione: partire dalla memoria e dal patrimonio culturale del territorio per immaginare scenari di convivenza futura. Una sfida che guarda all’intera Europa, ma che trova in Gorizia il suo punto di partenza privilegiato.