Lunedì 8 settembre, all’Antico Caffè San Marco, con un evento promosso da Triestebookfest 2025 – “L’isola che non c’è”
La compositrice Luisa Antoni presenta a Trieste l’album “Fruscii risuonanti, da Venezia ai Balcani, passando per Cividale, Trieste, l’Istria” dialogando con Guido Barbieri, storico della musica e drammaturgo, per vent’anni critico musicale del quotidiano La Repubblica. L’evento – promosso da Triestebookfest 2025 “L’isola che non c’è” – si tiene a Trieste, lunedì 8 settembre, alle 18.30, all’Antico Caffè San Marco, a conclusione di un percorso decennale di registrazioni effettuate tra il 2013 e il 2023 in studi e sale da concerto in Italia e Slovenia (Etichetta / Produzione: EMA Vinci) da poco finalizzate in un disco che intreccia radici e futuro, corpo e sogno, attraverso 11 brani che disegnano un paesaggio sonoro profondo, mobile, intensamente umano.
Luisa Antoni firma un’opera multiforme e poetica, dove ogni composizione si fa nodo di memoria e atto di rinnovamento. Dall’omaggio a Niccolò Castiglioni del brano … un’ape o due… , fino alla riflessione sulla scala istriana in Istrska, il percorso sonoro attraversa canti popolari, figure storiche, testi poetici e suggestioni pittoriche, sempre rielaborati con uno sguardo originale.
“Tra le fonti d’ispirazione” – anticipa Luisa Antoni – “Emily Dickinson, Giuseppe Tartini, Adelaide Ristori, Wislawa Szymborska, melodie bosniache, balcaniche e resistenziali, il canto degli Indiani d’America e le i suoni armonici dell’arpa. Interpreti di altissimo livello – ricorda la compositrice citando Riccardo Pes, Alessandra Trentin, Tommaso Luison, Margherita Crisetig, Pierluigi Piran, Marko Jugovic, Francesca Cescon, Beatrice Zonta, Duo Sagitta, Ex novo ensemble e FontanaMIX Ensemble – danno voce a una scrittura musicale colta ma comunicativa, densa ma sempre accessibile. Una musica che non descrive, ma interroga. Che non consola, ma illumina. Che non si impone, ma resta. Un album da ascoltare con attenzione, come si sfoglia un diario segreto o una mappa antica tracciata a mano: per ritrovare, nota dopo nota, una parte dimenticata del Sé”.
L’album è liberamente ascoltabile sulle varie piattaforme, ma ne esiste anche una versione audio/video su DVD.

Luisa Antoni
Dopo la maturità classica al Liceo France Prešeren di Trieste si è iscritta all’Università di Trieste laureandosi con una tesi di laurea dal titolo “Musica e filosofia nel ‘900: Pierre Boulez” (relatore Michele Ciliberto). Per la tesi di laurea ha ricevuto il primo premio della fondazione “T. Tončič”.
Si è diplomata in pianoforte come privatista nel 1989 al Conservatorio di Trieste, dove – due anni dopo – si è iscritta al corso di clavicembalo e successivamente a quello di composizione con F. Nieder per poi traferirsi al Conservatorio di Firenze nella classe di M. Cardi.
Dopo la laurea ha vinto diverse borse di studio in Italia, Slovenia e Danimarca. Nell’estate 1999 ha vinto una borsa di studio della Hong Library del college americano St. Olaf nel Minnesota (USA) che le ha permesso di approfondire la filosofia di Soeren Kierkegaard con particolare riguardo alla concezione della musica del filosofo danese. A settembre dello stesso anno ha discusso la tesi di Master “La via di Ansermet nella fenomenologia della musica contemporanea” alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Lubiana. Nel giugno 2006 ha discusso la tesi di dottorato dal titolo “Antonio Banfi in njegova smer v sodobni glasbeni umetnosti” (“Antonio Banfi e il suo indirizzo nell’estetica musicale contemporanea”) all’Università di Lubiana (relatori Lev Kreft e Giovanni Guanti). Per la tesi di laurea e di Master ha ricevuto il primo premio della fondazione “T. Tončič” (il Presidente della commissione era Pavle Merkù), per il dottorato il premio musicologico “S. Sasso”. La tesi di dottorato è stata pubblicata sia in italiano dalla casa editrice Trauben di Torino che in sloveno dalla casa editrice Mladika.
Dal 1990 in poi ha collaborato con trasmissioni radiofoniche della RAI di Trieste (Struttura di programmazione slovena), con la RTV Slovenija e con la RTV Koper – Capodistria (programmi sloveni e italiani). È stata programmista-regista presso la RAI di Roma, presso il terzo programma radiofonico della RTV di Lubiana ed attualmente è giornalista presso la redazione culturale italiana di RTV Koper-Capodistria, dove cura e conduce il quindicinale televisivo “Quarta di copertina”.
Guido Barbieri
Per vent’anni critico musicale del quotidiano La Repubblica Guido Barbieri scrive attualmente per pagine culturali de Il Manifesto. Dal 1980 voce “storica” di Radio 3 e docente di Storia della musica nei conservatori italiani, si dedica principalmente, oggi, alla drammaturgica musicale, rivolgendo una particolare attenzione alla musica della realtà e alle scritture biografiche.
Ha scritto testi, libretti e readings destinati ad alcuni dei maggiori compositori italiani: Ennio Morricone, Adriano Guarnieri, Azio Corghi, Ivan Fedele, Lucia Ronchetti, Silvia Colasanti, Riccardo Nova, Andrea Molino, Fabio Cifariello Ciardi, Fabrizio De Rossi Re, Claudio Rastelli, Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Paolo Marzocchi, Massimo Marchi, Michele Tadini, Luigi Sammarchi, Carla Magnan, Carla Rebora, Marcello Fera, Gabrio Taglietti, Massimo Pupillo, Orazio Sciortino, Giovanni Bonato e molti altri.
Ha condiviso il palcoscenico, nel ruolo di voce narrante e recitante, con musicisti come Mario Brunello, Giuliano Carmignola, Andrea Lucchesini, Marco Rizzi, Alessio Allegrini, Luca Franzetti, Francesco Dillon, Gabriele Mirabassi, Michele Marco Rossi, Massimo Mercelli, Laura Catrani, Monica Bacelli, Ramin Bahrami, Maurizio Baglini, Silvia Chiesa, Gabriele Pieranunzi, Francesco Senese, Roberto Prosseda, Federica Lotti, Giuseppe Andaloro, Valentina Coladonato, Manuel Zurria, Oscar Pizzo, Carlo Guaitoli, il Quartetto Prometeo, l’Ensemble Ars Ludi, il quartetto vocale Faraualla, Il Duo Alterno, l’Ensemble Musagète, Frankie Hi-Nrg.
I suoi testi sono stati messi in scena e interpretati, in diversi teatri italiani e stranieri, da personalità dell’arte e del teatro come Giorgio Barberio Corsetti, Elio De Capitani, Fabio Cherstich, Alessio Pizzech, Cesare Scarton, Carlo Cecchi, Ottavia Piccolo, Iaia Forte, Elena Bucci, Toni Servillo, Maria Paiato, Sonia Bergamasco, Moni Ovadia, Vinicio Marchioni, Gabriella Compagnone, Astra Lanz, Vanessa Beecroft e altri.
Tuttora scrive saggi e tiene conferenze per le maggiori istituzioni musicali italiane. Ha collaborato come tutor alla Biennale Musica di Venezia ed è stato direttore artistico della stagione “Contemporanea” presso la Fondazione Musica per Roma, della Società Aquilana dei Concerti, del Teatro delle Muse di Ancona e della Società dei Concerti “Guido Michelli” di Ancona.
Attualmente è consulente musicale dell’American Academy in Rome e della Fondazione Merz, nonché consigliere artistico della Fondazione Nazionale Archivio del Diario. È consulente editoriale della rivista “IF. Il racconto dei festival”. Dal gennaio del 2024 è membro della Commissione Musica presso il Ministero della Cultura.

