Mercoledì 3 settembre 2025, sette soci del G.A.R.S. Gruppo Alpinisti Rocciatori Sciatori della Società Alpina delle Giulie APS – Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano, pariranno alla volta del Pakistan per una spedizione alpinistica di esplorazione sulle montagne della regione dello Swat: il progetto “Swat GARS 2025”.
Dopo gli ultimi preparativi e test sui materiali in quota, il gruppo formato da Lorenzo Adamo, Mauro Bologna, Mauro Dall’Argine, Mauro Florit, Giorgio Gregorio, Paolo Pezzolato e Giulio Valenti è pronto per affrontare questa nuova sfida.


Adamo, Bologna, Gregorio e Valenti si dedicheranno all’esplorazione di una zona ancora sconosciuta, percorrendo un trekking che verrà tracciato e di cui la mappatura e le foto serviranno ad arricchire la conoscenza di questa zona, in vista della pubblicazione di una guida di itinerari, realizzata da Carlo Alberto Pinelli, fondatore di Mountain Wilderness e responsabile del Asian Desk dell’associazione ambientalista. Il gruppo si propone anche di tentare la scalata di alcune vette dai 5000 ai 5500 metri di quota, mai salite.
Dall’Argine, Florit e Pezzolato si dedicheranno all’apertura di una parete inviolata, lo scudo di granito di Diwangar, posta nella valle, che presenta un altezza di circa 700 metri e che si estende per oltre 10 chilometri, attualmente mai scalata. In questa zona, che si presta anche ad essere utile per i futuri corsi di formazione delle giovani guide locali, il gruppo individuerà un’area da attrezzare come palestra di arrampicata.
Le montagne dello Swat sono a rischio ambientale a causa di un turismo irrispettoso dell’ambiente naturale che ha già inquinato alcuni splendidi luoghi di questa regione, facilmente raggiungibili, così come le più famose vette himalayane. Il progetto di Mountain Wilderness è quello di giungere invece ad una forma di tutela da parte del governo pakistano per questa regione e da anni ha promosso lo “Swat Project” che ad oggi ha visto la realizzazione di corsi di formazione di giovani ragazzi e ultimamente anche ragazze delle comunità locali per prepararli al compito di guide turistiche di trekking e di alta quota.

Il volume in fase di ultimazione con gli itinerari di trekking a cui contribuirà il gruppo di alpinisti del GARS e i corsi realizzati da Mountain Wilderness serviranno a promuovere nella regione un turismo rispettoso dell’ambiente e gestito dalle popolazioni locali, in grado da poterle sostenere anche economicamente. Le guide locali accompagneranno in futuro alpinisti ed escursionisti alla scoperta di queste montagne e dei loro tesori archeologici, studiati a partire dagli anni 1950 da Giuseppe Tucci, orientalista, esploratore, storico delle religioni, che durante le sue esplorazioni archeologiche nello Swat, avviò la nascita di un museo, nel 1958, attualmente attivo e fulcro di equipe italiane che continuano il suo lavoro.
Il progetto “Swat GARS 2025”, è finanziato dalla Società Alpina delle Giulie APS con il contributo del Club Alpino Italiano. Media partner: Lo Scarpone. Mountain Wilderness International sostiene l’iniziativa offrendo la partecipazione a un giovane ragazzo pakistano, Ibrar Khan, che ha frequentato il corso organizzato nel 2018 e che conosce la zona, sostenendone i costi. Sponsor di alcuni materiali tecnici Ferrino.
Il gruppo di alpinisti del progetto “Swat GARS 2025” resterà tra le montagne dello Swat per un periodo di circa 12 giorni e rientrerà in Italia il 23 settembre.

