CONCERTI, TEATRO, INCONTRI, FRA GRANDE MUSICA, PAROLE E CREATIVITÀ CONDIVISA

Quinta edizione, quella in arrivo, per Jazz River, il festival che nasce dal desiderio di far fluire la musica come un fiume che attraversa i luoghi e le comunità, creando connessioni, emozioni e dialoghi. Il cartellone del 2025 porta sul palco artisti di spicco come Glauco Venier, Fabrizio Bosso e Bebo Ferra, il duo Bartolomey Bittman, accanto a esperienze che intrecciano teatro, letteratura, arte visiva e riflessione civile per un totale di otto appuntamenti che, dall’11 al 20 settembre, renderanno vivi i borghi e i paesaggi di Polcenigo e Sacile, due città unite in un’unica geografia culturale.

Organizzato da Circolo Controtempo con il Comune di Polcenigo e il sostegno del Comune di Sacile, della Regione Friuli Venezia Giulia e del Ministero della cultura, il festival è stato presentato oggi nel teatro di Polcenigo, con interventi della direttrice artistica Paola Martini, dell’assessore alla cultura del Comune di Polcenigo Fabio Pegoraro, e del’omologo per il Comune di Sacile Ruggero Spagnol, della giornalista Maria Balliana che condurrà alcuni eventi della rassegna e della docente dell’Istituto Galvani di Cordenons Sara Marzari.

Jazz River , che conta inoltre su diverse collaborazioni, fin dalla sua nascita ha scelto di abitare gli spazi naturali e storici di Polcenigo. Quest’anno si apre anche a Sacile, in un’estensione ideale del suo spirito, cercando di generare incontri e nuove prospettive attraverso la musica. Il cuore resta l’esperienza artistica, ma il programma si arricchisce di narrazioni parallele, fra concerti, spettacoli teatrali, incontri con studiosi e laboratori partecipativi, per un mosaico che va oltre i generi e le discipline.

Ad aprire il cartellone sarà, giovedì 11 settembre alle 20.30, Palazzo Ragazzoni di Sacile, con “Armonie in codice”, a ingresso libero, un dialogo dal vivo fra il pianoforte di Gianni Della Libera e le creazioni grafiche e pittoriche di Alberto Della Libera. Le note di Jarrett, Bach, Ligeti, Bartók e Schönberg incontrano il gesto pittorico, dando vita a una tessitura dinamica fra suono e immagine.

Venerdì 12 settembre alle 21, nel Teatro di Polcenigo spazio al nuovo progetto (l’album registrato e prodotto da Stefano Amerio negli studi di Artesuono) di Glauco Venier, il pianista e compositore friulano da anni protagonista della scena jazz, non solo italiana, con il suo “Quartetto nuovo”. Insieme a musicisti del calibro di Mirko Cisilino, Alessio Zoratto e Marco D’Orlando condurrà il pubblico in un viaggio inedito fra composizioni originali, ritmi e melodie che si muovono fra tradizione jazz e linguaggi contemporanei.

Il giorno successivo, sabato 13 settembre, alle 21, lo stesso teatro ospiterà due protagonisti assoluti del jazz italiano, Fabrizio Bosso e Bebo Ferra, con un dialogo serrato fra tromba e chitarra, fatto di brani originali, standard e atmosfere brasiliane, nel segno dell’interazione e della creatività condivisa.

Domenica 14 si aprirà a Sacile con un doppio appuntamento: alle 10.15 la visita guidata alla magnifica Tenuta Vistorta di Sacile sarà il preludio di “Frattaglie Itagliane. Le animelle di Stefano Benni”, spettacolo teatral-musicale diretto e interpretato da Sonia Barbadoro e Lorenzo Acquaviva, con le musiche originali del trio jazz Lune Troublante, composto dai noti musicisti friulani Matteo Sgobino, Didier Ortolan e Alessandro Turchet. 

in scena alle 11. Un omaggio al genio ironico e dissacrante di Benni, seguito da una degustazione dei vini della cantina. Sempre domenica, ma nel pomeriggio alle 17, a Palazzo Scolari di Polcenigo, il ciclo River Stories ospiterà l’incontro “In cammino”, con Andrea Bellavite, camminatore, ricercatore, autore di libri e guide, in dialogo con Maria Balliana, per riflettere sul significato del camminare come esperienza interiore e collettiva.

Giovedì 18 settembre, alle 18.30, ancora nella Tenuta Vistorta, a Sacile, la rassegna ospiterà l’incontro “Tra cambiamenti globali e disturbi locali. La resilienza degli alberi e la rinascita del bosco”, con Giorgio Alberti, professore di Scienze agroalimentari, ambientali e animali, che guiderà il pubblico a scoprire come alberi e boschi siano capaci di adattarsi e rinascere di fronte ai cambiamenti globali, in un parallelo tra la forza silenziosa dell’ambiente e quella delle comunità umane.

A chiudere il festival, sabato 20 settembre alle ore 21.00 al Teatro di Polcenigo, sarà un evento internazionale: il duo austriaco (violoncello e violino) Bartolomey Bittman che propone un affascinante repertorio progressive per strumenti legati alla tradizione classica, presentando il progetto “Zehn”, che celebra dieci anni di ricerca e sperimentazione con un programma originale, capace di unire virtuosismi, riff rock e melodie acustiche di grande intensità.

Accanto ai concerti e agli spettacoli, il festival ospita anche il laboratorio partecipativo Postcards for Peace, realizzato con studenti e studentesse del Liceo artistico “Galvani” di Cordenons. Un percorso creativo che porterà alla realizzazione di cartoline d’artista ispirate ai temi dell’acqua e della pace, completate dal pubblico con segni, collage e parole. Ogni cartolina diventerà un messaggio autentico, affrancato e spedito, a testimoniare che anche un piccolo gesto può trasformarsi in relazione, memoria e speranza.

L’intera programmazione conferma la vocazione di un festival che non è solo palcoscenico, ma anche luogo di incontro e comunità, in cui musica, arte e riflessione si intrecciano per valorizzare il territorio e aprirlo al mondo. Polcenigo Sacile Jazz River rinnova così la sua missione: non solo concerti, ma la creazione di esperienze che restano nella memoria collettiva, in un fluire che somiglia al corso di un fiume, capace di trasformarsi e di trasformare chi lo attraversa.

Info e prevendite abbonamenti e biglietti: 

www.vivaticket.it – [email protected] – www.controtempo.org