È stato presentato ieri giovedì 4 settembre nell’ambito della 82^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nello Spazio della Regione Veneto, il racconto che indaga il legame che permane oggi tra le splendide dimore e la comunità in cui sono inserite e con la quale dialogano e collaborano da secoli.
L’incontro è stato promosso in collaborazione con la presidente della VI Commissione consiliare della Regione Veneto Francesca Scatto, IRVV – Istituto Regionale Ville Venete e Veneto Film Commission.
Non più mura difensive ma barchesse che ricordano braccia aperte e pronte all’accoglienza: nella conformazione stessa delle Ville Venete risiede la vocazione al dialogo e allo scambio con il territorio e con la comunità di appartenenza, che costituisce il focus de “Il tempo delle Ville Venete – HUMUS e HUMANITAS”, il nuovo docufilm realizzato dall’Associazione per le Ville Venete – APS per la Giornata delle Ville Venete 2025, promossa con IRVV – Istituto Regionale Ville Venete e patrocinato da ENIT e Regione Veneto. Presentato ieri, giovedì 4 settembre, in occasione della 82^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nello Spazio della Regione Veneto all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, alla presenza dell’assessore alla Cultura Cristiano Corazzari e davanti ad una folta platea, il nuovo lavoro cinematografico segue “Il tempo delle Ville Venete: real life stories”, realizzato nel 2024 e presentato nella medesima sede lo scorso anno, che attraverso le voci dei proprietari ha svelato le loro real life stories, dalle quali emerge il legame profondo con queste dimore.
Questo secondo lavoro, che è stato accolto dal pubblico in sala con grande interesse, allarga il campo di osservazione, per condurci in un’esplorazione profonda e indissolubile della relazione che unisce queste magnifiche architetture non solo ai loro custodi, ma all’intera comunità, di ieri e di oggi. Villa dopo villa, storia dopo storia, si scopre come il paesaggio agricolo, con la sua terra verde e generosa, sia l’humus vitale che nutre non solo i campi, ma anche le radici più profonde della storia. I tempi sono cambiati e le sfide si sono susseguite, eppure le Ville Venete e i loro proprietari hanno mostrato una sorprendente resilienza, capacità di adattarsi, di rinascere: la terra racconta e la humanitas si rivela in un legame autentico e vibrante.
Attraverso le voci e le esperienze dei proprietari ci si addentra nella “vita di villa”, scoprendo le molteplici relazioni che animano la quotidianità delle splendide dimore venete e friulane, le modalità con cui si aprono all’esterno e al pubblico, il contributo che offrono al territorio e ciò che da esso ricevono. Ci si accorge di quanto le ville siano ancora oggi interconnesse con il contesto in cui sono inserite, di come il dialogo sia ricco, intenso e necessario. E, soprattutto, della misura in cui siano rimaste fedeli, nonostante il trascorrere dei secoli, all’originaria vocazione di “hub territoriale”.
Concetti che sottolinea anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia nel corso dell’intervento inserito nel docufilm, sottolineando il ruolo identitario delle Ville Venete che “sono il Veneto”.
“Il titolo del docufilm che abbiamo presentato tocca il cuore, – sottolinea la presidente della VI Commissione consiliare della Regione Veneto Francesca Scatto – perché il tempo delle Ville Venete è sempre e perché mette in connessione l’humus, la terra fertile, il cuore pulsane della terra, appunto, con il concetto stesso di umanità (humanitas), cioè la responsabilità, la cura, il rispetto degli altri. Ricordo, così come ha fatto anche il presidente Luca Zaia nel docufilm, che gli elementi che caratterizzano le Ville Venete sono i medesimi che caratterizzano la nostra regione: sono le caratteristiche del Veneto stesso e ne siamo orgogliosi.”
“Le Ville Venete sono qui oggi non come un semplice contenitore per riprese cinematografiche, – ha sottolineato la presidente dell’Associazione per Ville Venete – APS Isabella Collalto –ma come un contenuto di altissimo valore: artistico, storico e umano, fatto di memorie, racconti che meritano di essere condivisi. E il docufilm che presentiamo ne dà prova, indagando il legame con l’humus, la terra fertile del Veneto che era il cuore pulsante della loro esistenza e rimane oggi un elemento cruciale, con molte Ville Venete che continuano a produrre prodotti d’eccellenza grazie all’agricoltura, spesso con un occhio sempre più attento alla sostenibilità, e la rete di relazioni che costituiscono l’humanitas, un tempo espressa nel legame tra il ‘dominus’ e i suoi lavoratori, nella condivisione di un destino comune legato alla produttività dei campi, e ora nell’apertura delle Ville Venete a molteplici attività, dall’accoglienza turistica e ristorativa all’offerta culturale e all’ospitalità di eventi pubblici, privati e aziendali”.
“Le Ville Venete sono il frutto di una cultura unica e irripetibile. – spiega l’architetto Andrea Valentini, responsabile dell’area tecnica valorizzazione e restauro dell’Istituto Regionale Ville Venete – Nascono dall’incontro tra humus e humanitas, tra la sapienza della Serenissima nel governo del territorio, la disponibilità dei patrizi ad investire capitali, la creatività di architetti e artisti e il lavoro di tanti operai e contadini: un mix perfetto, che ha trasformato un territorio aspro in un paesaggio di incomparabile bellezza. Il docufilm che abbiamo presentato è un lavoro assolutamente pregevole e sarà senza dubbio uno strumento importante di valorizzazione del patrimonio inestimabile che le Ville Venete rappresentano e che oggi abbiamo narrato attraverso la passione, la cultura e la competenza dei proprietari e di quanti sono chiamati a conservare questo bene.”
